Utente:Retorico/sandbox/1: differenze tra le versioni

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La parola greca ϑέατρον fu pronunciata per la prima volta da '''Euripippo''', un [[bambino]] di un anno che non sapeva dire ancora ''pappa''. Il padre '''Strehlerostrato''' ebbe un'illuminazione e visto che a quei tempi i greci inventavano tutto, s'inventò il ϑέατρον.<br />Alcuni studiosi sostengono che a [[Roma]] andasse già in scena il [[Maurizio Costanzo Show]], ma non sono ancora riusciti a portare delle prove documentali più serie delle dichiarazioni della Contessa de Blank.<br />Il ϑέατρον di Strehlerostrato era ancora un teatro [[grezzo]], senza palcoscenico, sipario, attori, pubblico. Era in pratica solo una parola. Ci vollero due secoli e il [[genio]] di tragediografi del calibro di [[Sofocle]], [[Eschilo]] e [[Entrilo]] perché il teatro giungesse alle forme che conosciamo oggi: quelle di una [[pizza]] di dimensioni gigantesche.<br />I [[Romani]] proseguirono nella tradizione greca aggiungendovi però degli elementi essenziali come la cassa all'ingresso e la vendita di noccioline in sala. <br />Nel [[Medioevo]], periodo buio per eccellenza, il teatro continuò la sua evoluzione, ma nessuno se ne accorse per la mancanza di luce: gli attori continuavano a recitare, ma il pubblico non vedeva un cazzo. A ben vedere era il prototipo della [[radio]].<br />Alle 19:00 del [[12 ottobre]] [[1492]], [[Cristoforo Colombo]] scoprì l'[[America]] e finalmente il Medioevo finì. Vista l'ora tarda, si dovette aspettare il giorno appresso per rivedere finalmente la luce.<br />Il teatro riprese vigore nel [[Rinascimento]]; in [[Italia]] grazie alla [[Commedia dell'Arte]] e ai suoi simpaticissimi personaggi come [[Pantalone]], [[Arlecchino]]<ref>Servitore di due padroni.</ref> e [[Capezzone]]<ref>Servitore di un padrone solo.</ref>, mentre in [[Inghilterra]] si faceva conoscere [[William Shakespeare]] con il suo [[Teatrino dei puppi]] e in [[Francia]] [[Molière]] metteva in scena le opere di [[Leonardo Pieraccioni|Pieraccioni]] .<br />Poi venne [[Carlo Goldoni|Goldoni]] che, venendo nel [[preservativo|goldone]], non mise [[incinta]] nessuna. Nell'[[Ottocento]] ci fu terreno fertile per i [[Romanticismo|romantici]], con le loro opere piene di ''Pucci pucci bau bau'' e ''Amoruccio tesoruccio mio dolce'', mentre nel [[Novecento]] gli autori cominciarono ad andare fuori di melone coniando definizioni senza senso, ciascuno del proprio tipo di teatro: '''Avanguardia''', '''Surrealismo''', '''Dadaismo''' e '''Botulismo'''. Particolarmente celebre fu il '''Teatro dell'Assurdo''', dove l'assurdità consisteva nel fatto che ci fosse gente che pagava per vederlo.<br />Dopo la [[Seconda guerra mondiale]], la crisi del teatro si fece irreversibile a causa del crescente successo del [[cinema]], dell'avvento della [[televisione]] e dell'invenzione della [[lavastoviglie]]. L'arte teatrale perse via via importanza fino ad essere sepolta nel [[XXI secolo]], quando venne permesso di recitare anche a [[Enrico Brignano]].
La parola greca ϑέατρον fu pronunciata per la prima volta da '''Euripippo''', un [[bambino]] di un anno che non sapeva dire ancora ''pappa''. Il padre '''Strehlerostrato''' ebbe un'illuminazione e visto che a quei tempi i greci inventavano tutto, s'inventò il ϑέατρον.<br />Alcuni studiosi sostengono che a [[Roma]] andasse già in scena il [[Maurizio Costanzo Show]], ma non sono ancora riusciti a portare delle prove documentali più serie delle dichiarazioni della Contessa de Blank.<br />Il ϑέατρον di Strehlerostrato era ancora un teatro [[grezzo]], senza palcoscenico, sipario, attori, pubblico. Era in pratica solo una parola. Ci vollero due secoli e il [[genio]] di tragediografi del calibro di [[Sofocle]], [[Eschilo]] e [[Entrilo]] perché il teatro giungesse alle forme che conosciamo oggi: quelle di una [[pizza]] di dimensioni gigantesche.<br />I [[Romani]] proseguirono nella tradizione greca aggiungendovi però degli elementi essenziali come la cassa all'ingresso e la vendita di noccioline in sala. <br />Nel [[Medioevo]], periodo buio per eccellenza, il teatro continuò la sua evoluzione, ma nessuno se ne accorse per la mancanza di luce: gli attori continuavano a recitare, ma il pubblico non vedeva un cazzo. A ben vedere era il prototipo della [[radio]].<br />Alle 19:00 del [[12 ottobre]] [[1492]], [[Cristoforo Colombo]] scoprì l'[[America]] e finalmente il Medioevo finì. Vista l'ora tarda, si dovette aspettare il giorno appresso per rivedere finalmente la luce.<br />Il teatro riprese vigore nel [[Rinascimento]]; in [[Italia]] grazie alla [[Commedia dell'Arte]] e ai suoi simpaticissimi personaggi come [[Pantalone]], [[Arlecchino]]<ref>Servitore di due padroni.</ref> e [[Capezzone]]<ref>Servitore di un padrone solo.</ref>, mentre in [[Inghilterra]] si faceva conoscere [[William Shakespeare]] con il suo [[Teatrino dei puppi]] e in [[Francia]] [[Molière]] metteva in scena le opere di [[Leonardo Pieraccioni|Pieraccioni]] .<br />Poi venne [[Carlo Goldoni|Goldoni]] che, venendo nel [[preservativo|goldone]], non mise [[incinta]] nessuna. Nell'[[Ottocento]] ci fu terreno fertile per i [[Romanticismo|romantici]], con le loro opere piene di ''Pucci pucci bau bau'' e ''Amoruccio tesoruccio mio dolce'', mentre nel [[Novecento]] gli autori cominciarono ad andare fuori di melone coniando definizioni senza senso, ciascuno del proprio tipo di teatro: '''Avanguardia''', '''Surrealismo''', '''Dadaismo''' e '''Botulismo'''. Particolarmente celebre fu il '''Teatro dell'Assurdo''', dove l'assurdità consisteva nel fatto che ci fosse gente che pagava per vederlo.<br />Dopo la [[Seconda guerra mondiale]], la crisi del teatro si fece irreversibile a causa del crescente successo del [[cinema]], dell'avvento della [[televisione]] e dell'invenzione della [[lavastoviglie]]. L'arte teatrale perse via via importanza fino ad essere sepolta nel [[XXI secolo]], quando venne permesso di recitare anche a [[Enrico Brignano]].


==Sottogeneri di teatro==
==Alcuni sottogeneri di teatro==
[[File:Trans arrestato.jpg|260px|right|thumb|''La sposa del carabiniere'', una delle ''pièce'' più importanti del XXI secolo. Oltre 4000 repliche, quasi quante ''Il fantasma dell'opera''.]]

===Teatro di strada===
===Teatro di strada===
È il genere di teatro più antico del mondo. Nato insieme all'uomo, anzi alla donna, ha avuto il suo periodo di massimo splendore dalla fine degli [[anni '50]] grazie alle opere ([[Legge Merlin|una sola]], in verità) della grandissima Lina Merlin.<br />Il [[canovaccio]] è sempre lo stesso: la bella protagonista, il cavaliere errante e cinquanta [[euro]] bocca [[figa]]. La scena invece è molto variabile: dai sedili ribaltabili di una [[Fiat Ritmo|Ritmo verde]], alla cabina di un camion di ultima generazione.<br />Gli attori maschili sono principalmente italiani, sposati e benestanti, mentre le attrici sono in prevalenza sudamericane o dell'Europa dell'est. Negli ultimi anni il pubblico ha molto apprezzato l'idea dei costumisti di applicare curiose appendici fra le gambe delle attrici sudamericane.
È il genere di teatro più antico del mondo. Nato insieme all'uomo, anzi alla donna, ha avuto il suo periodo di massimo splendore dalla fine degli [[anni '50]] grazie alle opere ([[Legge Merlin|una sola]], in verità) della grandissima Lina Merlin.<br />Il [[canovaccio]] è sempre lo stesso: la bella protagonista, il cavaliere errante e cinquanta [[euro]] bocca [[figa]]. La scena invece è molto variabile: dai sedili ribaltabili di una [[Fiat Ritmo|Ritmo verde]], alla cabina di un camion di ultima generazione.<br />Gli attori maschili sono principalmente italiani, sposati e benestanti, mentre le attrici sono in prevalenza sudamericane o dell'Europa dell'est. Negli ultimi anni il pubblico ha molto apprezzato l'idea dei costumisti di applicare curiose appendici fra le gambe delle attrici sudamericane.

Versione delle 07:53, 28 set 2011

La linea del cambio di data, secondo la definizione dell'Istituto Geografico Mondiale, è quella linea che corre dal Polo Nord al Polo Sud seguendo la curvatura terrestre e intersecando il paralleli fondamentali con un angolo pari alla metà del raggio di curvatura diviso per Pi greco.
Come però fece notare il cartografo .... già nel XVII secolo, questa definizione è imprecisa perché il Pi greco varia a seconda della latitudine e dell'umidità nell'aria per cui la linea non sarebbe più una retta seppur curva, ma una specie di zigzag semovente.
È irrilevante che il cartografo ... fosse stato rinchiuso in manicomio fin dalla nascita.

Com'era il mondo prima della sua istituzione

Fino al 1612, anno dell'istituzione della Linea del cambio di data, era tutto allo scatafascio: circumnavigando il globo


immaginaria che suddivide il globo tra domenica e lunedì.
Magellano, barbiere,


:

Template:Teatro

« Albertazzi, Giorgio Albertazzi, il grande Giorgio Albertazzi, l'irreprensibile Giorgio Albertazzi. Non sapevo facesse anche teatro »
(Aldo mette in mostra la sua profonda conoscenza del teatro.)

Il teatro è l'arte della recitazione davanti al pubblico in carne, ossa, pelliccia e monocolo. Requisito fondamentale per la riuscita della rappresentazione è la voce degli attori che deve essere, secondo il metodo Borzakovskiy, più ridicola possibile. L'atteggiamento è invece regolato, in contrapposizione fra essi, dal metodo Stanislavskij o da quello Leninslavskij: il primo prevede la totale immedesimazione nel personaggio, il secondo un argomento a piacere.

Origine e breve storia del teatro come forma artistica

La parola greca ϑέατρον fu pronunciata per la prima volta da Euripippo, un bambino di un anno che non sapeva dire ancora pappa. Il padre Strehlerostrato ebbe un'illuminazione e visto che a quei tempi i greci inventavano tutto, s'inventò il ϑέατρον.
Alcuni studiosi sostengono che a Roma andasse già in scena il Maurizio Costanzo Show, ma non sono ancora riusciti a portare delle prove documentali più serie delle dichiarazioni della Contessa de Blank.
Il ϑέατρον di Strehlerostrato era ancora un teatro grezzo, senza palcoscenico, sipario, attori, pubblico. Era in pratica solo una parola. Ci vollero due secoli e il genio di tragediografi del calibro di Sofocle, Eschilo e Entrilo perché il teatro giungesse alle forme che conosciamo oggi: quelle di una pizza di dimensioni gigantesche.
I Romani proseguirono nella tradizione greca aggiungendovi però degli elementi essenziali come la cassa all'ingresso e la vendita di noccioline in sala.
Nel Medioevo, periodo buio per eccellenza, il teatro continuò la sua evoluzione, ma nessuno se ne accorse per la mancanza di luce: gli attori continuavano a recitare, ma il pubblico non vedeva un cazzo. A ben vedere era il prototipo della radio.
Alle 19:00 del 12 ottobre 1492, Cristoforo Colombo scoprì l'America e finalmente il Medioevo finì. Vista l'ora tarda, si dovette aspettare il giorno appresso per rivedere finalmente la luce.
Il teatro riprese vigore nel Rinascimento; in Italia grazie alla Commedia dell'Arte e ai suoi simpaticissimi personaggi come Pantalone, Arlecchino[1] e Capezzone[2], mentre in Inghilterra si faceva conoscere William Shakespeare con il suo Teatrino dei puppi e in Francia Molière metteva in scena le opere di Pieraccioni .
Poi venne Goldoni che, venendo nel goldone, non mise incinta nessuna. Nell'Ottocento ci fu terreno fertile per i romantici, con le loro opere piene di Pucci pucci bau bau e Amoruccio tesoruccio mio dolce, mentre nel Novecento gli autori cominciarono ad andare fuori di melone coniando definizioni senza senso, ciascuno del proprio tipo di teatro: Avanguardia, Surrealismo, Dadaismo e Botulismo. Particolarmente celebre fu il Teatro dell'Assurdo, dove l'assurdità consisteva nel fatto che ci fosse gente che pagava per vederlo.
Dopo la Seconda guerra mondiale, la crisi del teatro si fece irreversibile a causa del crescente successo del cinema, dell'avvento della televisione e dell'invenzione della lavastoviglie. L'arte teatrale perse via via importanza fino ad essere sepolta nel XXI secolo, quando venne permesso di recitare anche a Enrico Brignano.

Alcuni sottogeneri di teatro

La sposa del carabiniere, una delle pièce più importanti del XXI secolo. Oltre 4000 repliche, quasi quante Il fantasma dell'opera.

Teatro di strada

È il genere di teatro più antico del mondo. Nato insieme all'uomo, anzi alla donna, ha avuto il suo periodo di massimo splendore dalla fine degli anni '50 grazie alle opere (una sola, in verità) della grandissima Lina Merlin.
Il canovaccio è sempre lo stesso: la bella protagonista, il cavaliere errante e cinquanta euro bocca figa. La scena invece è molto variabile: dai sedili ribaltabili di una Ritmo verde, alla cabina di un camion di ultima generazione.
Gli attori maschili sono principalmente italiani, sposati e benestanti, mentre le attrici sono in prevalenza sudamericane o dell'Europa dell'est. Negli ultimi anni il pubblico ha molto apprezzato l'idea dei costumisti di applicare curiose appendici fra le gambe delle attrici sudamericane.


Teatro dei burattini o delle marionette

Complice alcuna cattiva letteratura e cattiva informazione musicale, i burattini e le marionette sono spesso confusi tra loro e sono intercambiabili a seconda dell'interlocutore. C'è invece una differenza sostanziale: le marionette hanno i fili, mentre i burattini sono wireless.


Teatrino dei pupi

È la variante siciliana del teatro dei burattini e si basa su una solida confusione storica. Orlando e Medoro si sfidano a duello per decidere chi deve essere il pappone di Rosalia la bottana, mentre compare Turiddu e Tanino combattono a Roncisvalle, Angelica mette le corna a Santino donando lo sticchio in beneficenza e, come nel dramma dell'Ariosto, tutto finisce, sempre e comunque, a schifìo.


Voci suggerite

Note teatrali

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  1. ^ Servitore di due padroni.
  2. ^ Servitore di un padrone solo.