Utente:Eeeeee/Noncipoliziesco

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« E quando niubbi e vandali guarderanno verso le ultime modifiche e chiederanno aiuto, io sussurrerò... "Rollback!" »

Pampa Begins

Ammazzato.
L'hanno ammazzato.
Avvolto nel suo lungo cappotto lacero, il corpo martoriato, la faccia contorta dal dolore, in un ultimo, disperato tentativo di rangeblockare.
Sul cadavere un solo biglietto. Una sola firma: Komandante.
Il piccolo Pampa stringe convulsamente il pupazzo del Papocchio. Eurinome cerca di coprire i suoi occhi, di nascondere l'orrore. Ma ormai è tardi, e l'orrore è solo uno dei tanti che vedrà nella sua vita, anche se ancora non lo sa.
Si ricorda di quando Pfenner li portava a fare una scampagnata, i piccoli pulisher. La sera si sedevano attorno alle ultime modifiche e si raccontavano ridendo le storie di PornoBambino e di De Poli. Che tempi. Poi Pfenner si faceva serio, e parlava di MFH, del Grande MFH; di come fosse migliore di lui, sebbene lui comandasse la squadra.
Ora non ci sono più entrambi. Pfenner si è ritirato prima della catastrofe. E MFH è morto. Morto, cazzo.

È una notte buia per Nonciclopedia. Troppo buia.
"Black Out, cazzo ci fai qui?"
"Scusa, stavo cercando il mio cacciatorpediniere."
Bambini...

Una giornata di merda

Odore di feci. Pungente, terribile. La pioggia sporca della Nonciclopedia di notte non migliora certo la situazione. L'auto è tutta lercia, c'era da aspettarselo. Un solo messaggio, scritto a stronzi cubitali.
Tornerò
L'ispettore Pampa si stringe nel suo cappotto e avvia la macchina. C'è molto lavoro da fare.


"Chi è?"
"Si fa chiamare Tubieras. Un coprofago seriale di origini albanesi. Un cazzo di emule di Gianni Morandi."
L'ispettore Nevermind sogghigna.
"Come lo prendiamo?"
La porta si apre. È Verp, un piccolo ma sfuggente sottoufficiale lettone. Cerca di fare carriera avvelenando le ciambelle dei superiori. E sta avendo successo.
"Credo che abbiamo un problema."
"Di nuovo quello del nord Europa?"
"No, stavolta è un problema interno."


"Ti prego non ce la faccio più!"
La figura esile legata alla sedia ci mette tutte le sue forze per dimenarsi, ma l'omaccione calvo non molla la presa. Noncio, un gigante barbuto delle montagne. Una specie di incrocio fra un montanaro canadese e Claudio Bisio. Con la passione per le rocce.
Nel senso che se le mangia.
Davanti a loro uno schermo proietta le gesta di Goku contro Freezer.
"Guarda bene, adesso sta per trasformarsi!" Noncio sogghigna. Sadico bastardo.
"Nooo, basta! L'avrò vista milioni di volte!"
"E aspetta solo che arrivi Junior!"
"Aaargh! Si chiama Piccolo!" L'uomo agonizza.
"E allora dimmi dove hai nascosto quei cazzo di voti!"
Schizzi di sangue, Teoskaven cade per terra.
"Ti giuro, non lo so, era Aquila a occuparsi di tutto"
Beccato, pensa Noncio. Aquila Nera, un sordido nippofilo con la passione per la robaccia dell'Est. Dirigeva una gang di esaltati paranoidi nota come Portale Manga.
Noncio sta per calare i suoi stivali da montanaro quando la porta si apre.
"Smettila, Noncio." La cavalleria. Sempre al momento più inopportuno.
I due ispettori entrano, seguiti dagli agenti Pediatra e Zenzo.
"Agente Zenzo, controlli il corpo."
Pediatra si abbassa la patta.
"Ho detto Zenzo, cazzo!"
"Ispettore, gli ci vorranno almeno tre articoli su Final Fantasy per riprendersi."
"Oh, Santo Cielo... Va bene, portatelo via. Quanto a te Noncio, che cazzo ti è saltato in mente?!"
"Stavo solo cercando di fare il mio lavoro."
"Il tuo lavoro è controllare i template, porca puttana! Hai lasciato quell'incapace di Se La Merda da solo e ha pisciato su un template di sezione!"


La notte non va certo meglio per l'ispettore Pampa. Il letto sembra duro come marmo e le coperte di Hello Kitty non lo consolano come farebbero di solito. Domande senza risposta lo tormentano e fantasmi del passato, fantasmi Senza Nome, lo assalgono.
La Foca, che in realtà è una talpa, ha fatto la soffiata: non è uno dei soliti noti. Ma allora chi è e, soprattutto, perché?
Un rumore lo desta dai suoi pensieri. Un tonfo sordo, un'ombra davanti alla finestra passa sfuggente. L'ispettore mette mano all'istante al suo Ban calibro .44 cromato nascosto sotto al cuscino. Poi si ricorda. Che idiota, sarà solo il piccolo President che dorme in cucina: un bambinetto rubato alla strada, la madre lo aveva abbandonato per scappare con Max Pene. Ogni tanto ha gli incubi e si sveglia di soprassalto, temendo che qualcuno lo possa scaricare all'orfanotrofio di Soggettopedia. Pampa reinfodera il cannone e torna a dormire, ma con l'orecchio vigile.
È alla mattina che tutto accade. L'urlo di President lacera il dormiveglia dell'ispettore, il quale fa detonare all'improvviso una statua di Pistacchio dal nervosismo. Poi si riprende e si guarda intorno. L'inconcepibile: tutta la casa è disseminata di merda. Ovunque. Merda ovunque: sui suoi documenti, nel suo armadio, persino sulla discografia di Avril Lavigne. Avril no, però. Tutto ma non lei.
Il Tubero ha colpito ancora. Stavolta avrebbe potuto farlo secco. Invece si diverte a giocare, come un gatto col topo. Una preda diventata predatore.
Ancora a torso nudo, l'ispettore mette mano alla cornetta mentre si prepara.
"Fatelo."
"Cosa? Chi?" La bocca impastata dal sonno del Lord lo riceve.
"Attivate il CU."
L'agente si fa all'improvviso serio. Un brivido di paura misto eccitazione lo scuote mentre pensa a cosa seguirà: rangeblock. E stavolta non ci saranno sopravvissuti.

Niggas

Nero: "Ehi ehi ehi, cazzo! Non mi devi mettere quella merda addosso, mozzarella del cazzo!"
Il nero si agita come Spike Lee in mezzo ad una riunione del Ku Klux Klan. Una sorta di 50 cent, ma senza i muscoli, le pallottole e i soldi. Nero, insomma.
Ten. SeiVocali: "Che succede qui?"
Jack Il Grosso: "Tenente, lo abbiamo beccato mentre spacciava sockpuppet all'angolo fra la quinta e la sedicesima."
Nero: "Ehi amico, il capellone mente, cazzo! Non era un sockpuppet, era mio cugino!"
Il Cugino: "Eh?"
SeiVocali: "Non tu. Dicevamo... ah, certo, tuo cugino. Ora mi dia i suoi nominativi."
Eyry: "Eyrìque Eyrìquez."
Il tenente SeiVocali lo guarda come se avesse appena visto Jimbo Wales in persona ballare nudo sulla sua scrivania.
SeiVocali: "Mi scusi?"
Eyry: "Sono mezzo spagnolo mezzo inuit."
SeiVocali: "Certo, e io sono Eddie Murphy."
Eyry: "Ma allora sei un fratello! Cazzo dammi il five!"
Il Grosso: "Non gli mettere le mani addosso!" Rollback dritto sulle nocche. Da spezzare le ossa.
SeiVocali: "Devi scusare Jack, sono mesi che non ha fra le mani un buon acfc. Sta diventando nervoso. Per il momento ti mandiamo al fresco."
Eyry: "Oh no, amico, non puoi dirmi questo! E tutte le polle là fuori?"
SeiVocali: "Aspetteranno. Intanto dividerai la cella con un feticista della pasta ripiena e dei tooltip. Portatelo via."


Il Grosso: "Ehi svitato, te ne ho portato uno nuovo. Vedi di non romperlo come quello precedente."
Turtelèn: "Piacere, sono un tortellino."
Eyry: "E io sono una lasagna, amico. Sei più fuori di me, cazzo! Comunque, per cosa sei dentro?"
Turtelèn: "Sockpuppet. E masturbazione compulsiva in un negozio di tecnigrafi, ma questa è un'altra storia."
Il suo sguardo si perde nel vuoto per un istante. Poi uno scossone, il ritornare in sé. Fruga freneticamente sotto il letto. Ne escono fuori un paio di giornali consunti e la foto macchiata di un tizio pelato dalla barba che sembra sia stata tagliata da Edward Mani di Forbice.
Turtelèn: "Conosci Oscar Giannino? È il mio giornalista preferito." dice eccitato. Fin troppo eccitato.
Eyry: "No amico, io leggo solo Wesley Snipes."

E fu l'inizio di una grande amicizia. Purtroppo per noi.