Utente:Connor McSullivan/Sandbox/Sottoscala: differenze tra le versioni

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==Attori==
==Registi==
===Ivo Avido===
===Bruno Liegi Bastonliegi===
{{vedianche|Bruno Liegi Bastonliegi}}
'''Ivano Avido''' ([[Da qualche parte]], [[7 gennaio]] [[1978]]) è sicuramente l'attore che si lava di meno presente nel cast della Trailer Pictures S.P.A. Durante le sue apparizioni è sempre caratterizzato dai [[rasta]] o quantomeno dai vestiti da barbone, dai quali si presume che vita facesse prima di essere scoperto dal grande Bruno Liegi Bastonliegi. Appare in numerosi film, come ''"Il sesto scemo"'' e ''"L'uomo che usciva la gente"'', ma il suo ruolo più grande è sicuramente l'interpretazione dell'assassino disturbato nella fiction ''"Padre Maronno"''. Attualmente è tornato da dove è venuto: sulle strade, a vivere di elemosine.
===Herbert Ballerina===
===Pelo Ponneso===
{{vedianche|Herbert Ballerina}}
{{vedianche|Pelo Ponneso}}
===Maccio Capatonda===
===Ando Vais===
{{vedianche|Maccio Capatonda}}
===Fabbio Di Ninno===
{{Cit|Lei non si attiene alle sacre scritture! Lei non segue Il Libbro!|Fabbio Di Ninno durante l'interpretazione del reverendo Scarlett Johassen }}
'''Fabbio Di Ninno''' ([[Caracas]], [[14 gennaio]] [[1969]]) è un enigmatico attore dalla vita privata molto tormentata. Nato da buona famiglia, passa un'infanzia felice. Dopo poca gavetta e tante [[raccomandazione|raccomandazioni]] da parte del ricco padre, Di Ninno comincia a sfondare nel mondo dello spettacolo. Al massimo della sua notorietà viene ingaggiato per far la parte di un truffatore nel film ''"Il vecchio conio"'', per poi sparire dal grande schermo per più di due anni. Torna a farci sognare nella fiction ''"Padre Maronno"'' dove interpreta il ''reverendo Scarlett Johassen'', un infido uomo di Chiesa che mette in discussione la santità di Padre Maronno.
===Riccardino Fuffolo===
[[Immagine:Fuffolo.jpg|left|thumb|160px|Riccardino Fuffolo in un inedito costume di scena.]]
Non si sa nulla di '''Riccardino Fuffolo''', tranne che viene chiamato ''"'''il piccolo'''"'' e che indossa un burka disegnato da [[ricchione|Dolce]] e [[gay|Gabbana]]. È apparso in grandi film diretti dai più prestigiosi registi, quali Ennio Annio, Pelo Ponneso e Ando Vais. Il suo ruolo è sempre quello del cattivo di turno, permeato da un fitto mistero e anche da un [[eh?|pessimismo alquanto eschileo]]. Dai film a cui ha partecipato, si può intuire come egli sia il motore centrale delle storie e che le trame girino sempre intorno alle sue malefatte. La sua massima espressività recitativa si ha quando alza le mani al cielo per compiere i suoi [[omicidio|omicidi]]. Spalla del famoso attore Maccio Capatonda, Riccardino ci ha sempre deliziato con performance di alta qualità cinematografica, attirando la nostra attenzione e facendo fantasticare la nostra mente, nonostante l'assenza di [[tette]].
===Geeno===
{{Cit|Ma questo è un coglione!|[[Rupert Sciamenna]] su Geeno}}
[[Immagine:Ahia ma sei scemo.jpg|right|thumb|170px|Geeno [[anziano|nel pieno della sua giovinezza e forza]] nel film ''"Ahia ma sei scemo"''.]]
'''Gino ''"Geeno"'' Lo Pugno''' ([[Hong Kong]], [[9 ottembre]] [[1972]]) fa parte di quella ristretta cerchia di attori che hanno raggiunto la notorietà solamente grazie alla propria abilità nel campo delle arti marziali, pur avendo lo stesso talento recitativo di un criceto lobotomizzato. Da piccolo fu iscritto dai genitori alla ''"Palestra delle sacre arti del combattimento di [[Roncobilaccio]]"'', dove imparò il [[karate]], il judo, l'aikido, e a la ricetta del [[tacchino]] in salsa di mirtilli. Grande amico di [[Steven Seagal]] e di [[Jean Claude Van Damme]], riuscì a creare, con l'aiuto degli amici, la famosa e micidiale tecnica del ''"pugno di lato"'' ed è tutt'ora l'unica persona in grado di saper usare questa pratica senza essere sopraffatto dalla sua stessa forza distruttiva. Geeno fu scoperto per la prima volta dal regista Pelo Ponneso, che lo osservò combattere e sgominare una pericolosa gang di bambini armati di super-liquidator. Ha recitato nei film ''"Ahia ma sei scemo"'', nel ruolo di Pappo, e in ''"Rocchio 47"'', facendo la parte di Joe Rocchio da giovane, nonchè numerose altre comparse.
Si dice che sia il fratello segreto del famosissimo ballerino [[Billy Ballo]] a causa dell'incredibile somiglianza fra i due. Ma sono solamente voci di corridoio.


'''Ando Vais''' è un regista di fama mondiale. O più che altro è affamato. Nasce a [[Canicattì]] ([[Sicilia|Siciglia]]) il [[23 marzo]] 1953. Fin da giovane è attratto dal mondo del cinema e comincia dai [[pompino|lavori più umili]] per giungere al mestiere di regista come [[sesso anale|allievo]] di [[pecorina|Frank Capra]]. Seguendo le orme di quest'altro regista siciliano arriva ad Hollywood dove entra in contatto con varie correnti, tra le quali quella elettrica, infatti da allora in poi si sentirà spesso dire "Ma sei folgorato?".
[[Immagine:Katerine J. Junior.jpg|left|thumb|180px|La travolgente bellezza di Katerine J. Junior.]]
===Katerine J. Junior===
'''Katerine J. Junior''', pseudonimo di '''Caterina G. Giuniori''' ([[Babilonia]], [[23 marzo]] [[3000]] [[raffreddore|a.C.]]) è un nuovo astro nascente, o astro morente, del cinema internazionale. Ha cominciato la sua carriera da attrice a soli 73 anni, recitando una piccola parte nel famoso programma ''"[[Mummia|Mummie]]"'', condotto da [[Tutankhamon]]; per l'esattezza recitò per alcuni minuti la parte della mamma di [[Anubis]]. Ma la sua vera carriera nel mondo della recitazione cominciò quando fu scoperta per sbaglio, nei bagni di un autogrill, dal famoso regista Ando Vais; grazie al suo talento e a [[sesso|qualche raccomandazione]], riuscì ad avere parti di rilievo in film come ''"Ahia ma sei scemo?"'', nel ruolo della madre di Pappo, e ''"Rocchio 47"'', nel ruolo della moglie di Rocchio. Recentemente ha recitato nella parte della fedele devota nella fiction Padre Maronno, dove ha lavorato con un cast d'eccezione, come Mario Maria Mario, Ivo Avido e Cameron Diaz.
===Mario Maria Mario===
[[Immagine:Mario Maria Mario.JPG|right|thumb|230px|<center>''«Redimimi!»''</center>]]
{{dialogo|Mario in lacrime|Ho rubato delle mele per sfamare i miei orfanelli|[[Ispettore Catiponda]]|A morte!}}


La sua carriera si sarebbe potuta svolgere interamente negli [[Stati Uniti]] se un giorno [[qualcuno]] non lo avesse [[pecorina|inchiappettato]] alla sprovvista. Indovinate chi era quell'uomo ... Indro Montanelli! Che gli ha detto "Ma cosa ci fai qui? Vai in Itaglia e fai la televisione". Il popolo itagliano ringrazia.
'''Mario Maria Mario''' ([[Vergate sul Membro]], [[0 gennaio]] [[1912]]) è l'autentica rivelazione della fiction ''"[[Padre Maronno]]"'', ma tutti quanti ci ricordiamo di lui semplicemente per il suo [[nomi che nessuno vorrebbe mai avere|nome di merda]]. Figlio di una nevrotica [[schizofrenia|schizofrenica]] e di uno [[scolapasta]], Mario cresce allevato da un branco di lupi di montagna fino alle età di [[diciasedici]] anni. Dopo aver preso il diploma in pulizia rettale all'istituto tecnico ''"[[Gustavo La Mazza]]"'' di [[Torino]], comincia a lavorare in [[FIAT]] nel reparto di produzione di [[Sonda anale|sonde anali]]. È proprio qui che all'età di [[cinquantundici]] anni viene colpito improvvisamente da un [[ictus]] che gli paralizzerà gran parte dei muscoli facciali, donandogli così la tipica espressione da [[ebete]] che si porta sempre dietro. Ma non tutti i mali vengono per nuocere. Un giorno [[Lele Mora]], in visita alla fabbrica di Mario per l'acquisto di un [[vibratore]], si accorge della straordinaria mimica facciale dell'uomo, prendendolo in simpatia. Dopo aver sbrigato un paio di [[sesso anale|pratiche necessarie]], Mora consacra il talento di Mario facendolo esordire nel celeberrimo film ''"[[Tre Mazzate Sui Coglioni]]"'', qui viene notato dal regista, [[Tafazzi]], che lo farà conoscere all'intraprendete Maccio Capatonda, il quale trasformerà sin da subito Mario in una grande star del cinema internazionale. Attualmente Mario è impegnato nella produzione della pellicola ''"Mario Maria Mario, una vita di stenti e di miserie"'', pellicola autobiografica scritta e diretta da lui stesso.

===Anna Pannocchia===
Ando Vais nei suoi film fa ampio uso della suspense e di tecniche quali il ''coupe-de-teatre'', il ''coupe-de-etat'', l'''escamotage'' e l'''escargot''.
{{vedianche|Anna Pannocchia}}

===Rupert Sciamenna===
Ma Ando Vais è famoso soprattutto per i suoi thriller [[puzza|mozzafiato]] come il suo film d'esordio ''L'ammazzatore'' premiato dalla critica con 33 telecazzi d'oro.
{{vedianche|Rupert Sciamenna}}

Nel capolavoro ''Pazienza'' che lo ha definitivamente affermato sulla scena mondiale e che gli è valso l'Oscarrafone nella categoria Èbbelloammammasua il regista dimostra di essere stato influenzato da stili ugro-finnici e occitani.

Nella sua carriera può vantare numerose collaborazioni con registi del calibro di Bruno Liegi Bastonliegi, Ennio Annio, Alejandro Ramirez Inariditu e Pina Sinalefe, oltre naturalmente a divi da copertina come [[Maccio Capatonda]] e Rupert Sciamenna.

===Michele Muro===

'''Michele Muro''' ([[Reggio Calabria]], [[24 maggio 1955]]) rappresenta l'emblema e il porta bandiera della critica internazionale alle società acquifere, per un mondo privo d'[[acqua]], sostanza tossica pericolosissima. Famosissimo, è anche molto imitato e parodizzato, soprattutto in america, dal comico Michael Moore.

[[Immagine: Sale 2.jpg|left|thumb|Prova inequivocabile dei danni causati dall'acqua: il sale viene sciolto da una quantità minima di liquido]]

Una volta raggiunta l'età adulta tenta di sfondare nel cinema, ed in effetti grazie alla sua stazza sfonda un paio di poltrone nel cinema sotto casa. Michele Muro nella sua vita è stato regista, scrittore, inventore, allevatore, fumatore e gigolò.

Come ha raccontato a diverse riviste, da piccolo fu traumatizzato quando gli cadde il tovagliolo di carta in un bicchiere pieno d'acqua e tirandolo su notò che si era totalmente sciolto. Ma la cosa che lo inorridiva era il fatto che le aziende acquifire fossero in grado di convincere i consumatori, attraverso campagne pubblicitarie ricche di [[messaggi subliminali]], della totale innocuità dell'acqua, anzi, li convincevano che faceva bene alla digestione, alla diuresi e ad una dieta povera di sodio. Per anni ha raccolto documenti e testimonianze raccapriccianti su quello che può fare un consumo continuato d'acqua: deformazioni, lobotomizzazioni, dipendenza, tifo, tifo per l'[[inter]] e molto altro. Le interferenze e l'intromissione nei propri interessi ha scatenato la reazione della potente lobby delle sette società acquifere (le famose sette sorelle) che controlla il governo attraverso il finanziamento ai partiti: presto sono cominciati ad accadere strani incidenti e Michele Muro ha ricevuto molti messaggi minatori firmati completamente anonimi.

Ma questo non lo ha fermato, anzi lo ha reso ancora più caparbio ed il suo grido di protesta contro un mondo insozzato continuamente dall'[[acqua]] lo ha portato a vincere la prestigiosa Parma d'Argento al Festival di San Daniele, con il suo documentario-denuncia ''Fernet 9/11°''. Il premio è stato consegnato direttamente dalle mani di [[Quentin Tarantino]].

===Alejandro Ramirez Inariditu===

'''Alejandro Ramirez Inariditu''' è un [[fancazzista|regista]] [[A nessuno importa|famoso]] in tutto il [[monte]].
[[Immagine: michele_il_ciccione.jpg|right|thumb|Una foto recente del regista: il colore dei capelli gli è procurato da una [[digestione inversa|rara malattia]] che lo costringe a cibarsi con l'[[ano]] e a defecare con la bocca]]
Nato da un coppia di cartomanti boliviani, Alejandro nasce in quel di Cittiglio (provincia di Varese) il 29 Febbraio 1968. La madre, Antonietta de la Cruz, vede per lui un futuro da [[pornostar]] e lo presenta al maestro dei porno-film [[Gerard Damiano]].

Alejandro diventerà "[[smegma|aiuto-eiaculatore]]" dei più celebri attori del panorama pornografico ma perderà il lavoro in seguito ad una diatriba circa le vere dimensioni del [[pene]] di [[Rocco Siffredi|Rocco]].

Dopo una breve relazione con [[Lucrezia Borgia]], decide di [[verginità|sfondare]] nel cinema: infatti si schianta con la sua [[Fiat]] Ritmo nel Multiplex di Paderno, riportando ferite sul 78% il corpo. La degenza dura 33 mesi, nei quali Alejandro impara a leggere e a scrivere; è pronto dunque ad esordire nella regia di un film autobiografico ma, le numerose pressioni di [[Maccio Capatonda]], lo portano a dirigere "Ahia, ma sei scemo".

Nel [[2005]] dirige un [[film]] molto forte chiamato ''Ahia, ma sei scemo?'' tratto dal romanzo di Homer Jujanjuje.

Il film tratta la vicenda di un ragazzo, Geeno, che butta la sua vita facendo la strada casa baretto, baretto casa, finché non incontra l'allenatore Capatonda.

Da quel momento la sua vita cambia: diventa un puggile di alto successo e forte carica.

Versione delle 11:26, 10 giu 2009

Registi

Bruno Liegi Bastonliegi

   La stessa cosa ma di più: Bruno Liegi Bastonliegi.

Pelo Ponneso

   La stessa cosa ma di più: Pelo Ponneso.

Ando Vais

Ando Vais è un regista di fama mondiale. O più che altro è affamato. Nasce a Canicattì (Siciglia) il 23 marzo 1953. Fin da giovane è attratto dal mondo del cinema e comincia dai lavori più umili per giungere al mestiere di regista come allievo di Frank Capra. Seguendo le orme di quest'altro regista siciliano arriva ad Hollywood dove entra in contatto con varie correnti, tra le quali quella elettrica, infatti da allora in poi si sentirà spesso dire "Ma sei folgorato?".

La sua carriera si sarebbe potuta svolgere interamente negli Stati Uniti se un giorno qualcuno non lo avesse inchiappettato alla sprovvista. Indovinate chi era quell'uomo ... Indro Montanelli! Che gli ha detto "Ma cosa ci fai qui? Vai in Itaglia e fai la televisione". Il popolo itagliano ringrazia.

Ando Vais nei suoi film fa ampio uso della suspense e di tecniche quali il coupe-de-teatre, il coupe-de-etat, lescamotage e lescargot.

Ma Ando Vais è famoso soprattutto per i suoi thriller mozzafiato come il suo film d'esordio L'ammazzatore premiato dalla critica con 33 telecazzi d'oro.

Nel capolavoro Pazienza che lo ha definitivamente affermato sulla scena mondiale e che gli è valso l'Oscarrafone nella categoria Èbbelloammammasua il regista dimostra di essere stato influenzato da stili ugro-finnici e occitani.

Nella sua carriera può vantare numerose collaborazioni con registi del calibro di Bruno Liegi Bastonliegi, Ennio Annio, Alejandro Ramirez Inariditu e Pina Sinalefe, oltre naturalmente a divi da copertina come Maccio Capatonda e Rupert Sciamenna.

Michele Muro

Michele Muro (Reggio Calabria, 24 maggio 1955) rappresenta l'emblema e il porta bandiera della critica internazionale alle società acquifere, per un mondo privo d'acqua, sostanza tossica pericolosissima. Famosissimo, è anche molto imitato e parodizzato, soprattutto in america, dal comico Michael Moore.

Prova inequivocabile dei danni causati dall'acqua: il sale viene sciolto da una quantità minima di liquido

Una volta raggiunta l'età adulta tenta di sfondare nel cinema, ed in effetti grazie alla sua stazza sfonda un paio di poltrone nel cinema sotto casa. Michele Muro nella sua vita è stato regista, scrittore, inventore, allevatore, fumatore e gigolò.

Come ha raccontato a diverse riviste, da piccolo fu traumatizzato quando gli cadde il tovagliolo di carta in un bicchiere pieno d'acqua e tirandolo su notò che si era totalmente sciolto. Ma la cosa che lo inorridiva era il fatto che le aziende acquifire fossero in grado di convincere i consumatori, attraverso campagne pubblicitarie ricche di messaggi subliminali, della totale innocuità dell'acqua, anzi, li convincevano che faceva bene alla digestione, alla diuresi e ad una dieta povera di sodio. Per anni ha raccolto documenti e testimonianze raccapriccianti su quello che può fare un consumo continuato d'acqua: deformazioni, lobotomizzazioni, dipendenza, tifo, tifo per l'inter e molto altro. Le interferenze e l'intromissione nei propri interessi ha scatenato la reazione della potente lobby delle sette società acquifere (le famose sette sorelle) che controlla il governo attraverso il finanziamento ai partiti: presto sono cominciati ad accadere strani incidenti e Michele Muro ha ricevuto molti messaggi minatori firmati completamente anonimi.

Ma questo non lo ha fermato, anzi lo ha reso ancora più caparbio ed il suo grido di protesta contro un mondo insozzato continuamente dall'acqua lo ha portato a vincere la prestigiosa Parma d'Argento al Festival di San Daniele, con il suo documentario-denuncia Fernet 9/11°. Il premio è stato consegnato direttamente dalle mani di Quentin Tarantino.

Alejandro Ramirez Inariditu

Alejandro Ramirez Inariditu è un regista famoso in tutto il monte.

Una foto recente del regista: il colore dei capelli gli è procurato da una rara malattia che lo costringe a cibarsi con l'ano e a defecare con la bocca

Nato da un coppia di cartomanti boliviani, Alejandro nasce in quel di Cittiglio (provincia di Varese) il 29 Febbraio 1968. La madre, Antonietta de la Cruz, vede per lui un futuro da pornostar e lo presenta al maestro dei porno-film Gerard Damiano.

Alejandro diventerà "aiuto-eiaculatore" dei più celebri attori del panorama pornografico ma perderà il lavoro in seguito ad una diatriba circa le vere dimensioni del pene di Rocco.

Dopo una breve relazione con Lucrezia Borgia, decide di sfondare nel cinema: infatti si schianta con la sua Fiat Ritmo nel Multiplex di Paderno, riportando ferite sul 78% il corpo. La degenza dura 33 mesi, nei quali Alejandro impara a leggere e a scrivere; è pronto dunque ad esordire nella regia di un film autobiografico ma, le numerose pressioni di Maccio Capatonda, lo portano a dirigere "Ahia, ma sei scemo".

Nel 2005 dirige un film molto forte chiamato Ahia, ma sei scemo? tratto dal romanzo di Homer Jujanjuje.

Il film tratta la vicenda di un ragazzo, Geeno, che butta la sua vita facendo la strada casa baretto, baretto casa, finché non incontra l'allenatore Capatonda.

Da quel momento la sua vita cambia: diventa un puggile di alto successo e forte carica.