Truzzu reggino: differenze tra le versioni
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Lontano figlio del Truzzo calabrese. |
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[[File:S-truzzo2.jpg|right|thumb|140px| Una rara specie di truzzo rriggitanu spiega le ali e lancia richiami, tipico comportamento da corteggiamento.]] |
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{{Cit2|La mia fidanzata deve essere o emo o punk, o comunque alternativa, che altrimenti è conformista|Truzzo rriggitanu che ascolta poser metal, mentre fa affermazioni lapalissiane}} |
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Lontano discendente del [[truzzo]] calabrese, notevole animale da cortile, situato nei pressi di Reggio, ama riunirsi in gruppi da [[cento]], spulciare i rispettivi compagni e avere rapporti con femmine di truzze rriggitane durante il periodo dell'accoppiamento; cioè sempre. |
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⚫ | * I '''cardoli''': Provenienti dall'entroterra aspromontano, essi "calano" in [[città]] in massa cercando "u [[pilu]] rregginu": le "cardole" infatti non sono appetibili per la loro elevata dose di testosterone all'interno del corpo. I loro luoghi di incontro sono le discoteche o, al massimo, i locali adibiti a [[discoteca]], o al massimo qualsiasi luogo che puzzi di piscio, sia dotato di luci sparaflashanti e produca della musica ''house'': cioè, fatta in casa. <br/> |
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* I ''' cristianuni''': Sono considerati i "normali", coloro che vestono roba acquistata ai mercatini rionali spacciandoli per vestiti firmati originali. Frequentano i locali adibiti a discoteca, rifiutando le discoteche.<br/> |
* I ''' cristianuni''': Sono considerati i "normali", coloro che vestono roba acquistata ai mercatini rionali spacciandoli per vestiti firmati originali. Frequentano i locali adibiti a discoteca, rifiutando le discoteche.<br/> |
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* Gli ''' snob ''': la punta della piramide. I figli dei cosidetti "cafunazzi i paisi" (= cafoni di paese, cioè quelli dell'hinterland reggino che sono divenuti ricchi per motivi oscuri). Vestono roba esclusivamente originale che non costi sotto i 500 [[euro]] e frequentano locali chic molto, ma molto fuori città. Sono disprezzati dai "cristianuni" perché quest'ultimi rosicano tremendamente non avendo i soldi per comprarsi la cintura [[D&G]] di 780 euro o quella da pistolero, che va molto di moda da quelle parti. |
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⚫ | Altra particolarità del '''truzzu rreggitanu''' è la voglia di divertimenti fino a scoppiare. Per questo alcuni [[truzzo|truzzi]] hanno creato vere e proprie organizzazioni (criminali) per mettere su festini in locali adibiti a discoteca, per conoscere gente nuova o per scambiarsi i batteri. Peccato che ci vadano sempre i soliti, nonostante non riescano a distinguersi tra di loro. Dalle foto dei loro festini, che non alleghiamo perché requisiteci dal dipartimento di [[polizia]] perché considerate armi improprie, si può notare al meglio la loro natura: <br/> |
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* Jeans strappati direttamente dai denti di [[Roberto Cavalli]]. <br/> |
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* Scarpe Silver o Rich per uomo, ballerine o scarpe [[Hogan]] beige per la [[donna]] truzza che non deve chiedere mai. <br/> |
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È interessante notare l'uso delle ballerine per le esponenti femminili del truzzu rriggitanu per risvegliare l'istinto feticista dei maschi della loro specie. Esistono diverse versioni con molti colori, adornate o da brillantini o fiocchettini o teste di cervo impagliate. Circolano voci che alcuni siano morti di attacchi di [[epilessia]] per l'esposizione prolungata ai brillantini di alcune ballerine. Inoltre i peli del petto, considerati un ''must'' della virilità, sono barbaramente schifati e ci si chiede se un truzzo reggino sia [[gay]] o meno. <br/> |
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⚫ | I truzzi reggini si rivolgono agli altri simili con la formula ''"Compareeee"'' o ''"'mpareeee"'', seguito da stretta di mano e [[bacio]] sulla guancia con schiocco rumoroso, oppure usano produrre muggiti o barriti in presenza di femmine. Il resto è un [[italiano]] misto a dialetto reggino: nemmeno i più illustri scienziati dell'università di Cambridge sono riusciti a tradurre quel tremendo biascichio di lettere raddoppiate. <br/> |
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* ''"Vuoi sciarra 'mpare?"'' (= ''Vuoi |
* ''"Vuoi sciarra 'mpare?"'' (= ''Vuoi che io ti faccia tremenda violenza, compare?'') <br/> |
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* ''"Cchi cazzu ti uardi?"'' (= ''Che cosa stai ordunque fissando?'') <br/> |
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* ''"Che cazzu ti vardi?"'' (= ''Che cazzo ti guardi?'' In genere questa è una domanda retorica: il truzzo reggino è talmente ridicolo che non si può fare a meno di guardarlo per scoppiare a ridergli in faccia) <br/> |
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La '''"sciarra"''' non avviene mai per il seguente motivo: il truzzo reggino è un cagasotto e non si sognerebbe mai di |
La '''"sciarra"''' però non avviene mai per il seguente motivo: il truzzo reggino è un cagasotto e non si sognerebbe mai di scontrarsi con anima viva. Utilizzando il suo [[telefono]] cellulare di ultima generazione con suoneria della tarantella e dell'ultimo pezzo house integrato, chiama a raccolta i suoi compari. L'avversario farà lo stesso e i loro compari lo stesso e così via discorrendo. Alla fine tutti i truzzi reggini si riuniranno nel punto prefissato della "sciarra" e uno di loro griderà: «''mpareeee, tutti alla creperia!''». |
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==Antica rivalità con i metallari== |
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⚫ | La minaccia truzza a Reggio Calabria è inestirpabile: i [[metallari]], pochi e sconosciuti fra di loro, sono costretti a emigrare a [[Cosenza]] per evitare il contagio. Lì infatti si è accampata l'armata metallara, in attesa di scendere fino in riva allo stretto, anche se casi di pestaggi di truzzi a suon di catene non risuonano certo per le vie della città come leggenda urbana. Capita infatti che il truzzo reggitano si rivolga con sfrontatezza ai pochi metallari rimasti, chiedendo: ''"'Mpare, ma picchì ti vistiti i niru? Ma chi ssi, a luttu? Ti muriu u iattu?"'' (''"Compare, ma perché ti abbigli con colori poco sgargianti come il nero? Hai avuto qualche perdita in famiglia? T'è venuto a mancare il gatto?"''). Le conseguenze di questa frase sono note a tutti, più per l'offesa ai danni del [[gatto]] del metallaro che per il colore. |
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[[Categoria:Città metropolitana di Reggio Calabria]] |
Versione attuale delle 16:12, 25 dic 2022
Voce principale: Tipi di truzzo (origine geografica) |
Lontano discendente del truzzo calabrese, notevole animale da cortile, situato nei pressi di Reggio, ama riunirsi in gruppi da cento, spulciare i rispettivi compagni e avere rapporti con femmine di truzze rriggitane durante il periodo dell'accoppiamento; cioè sempre.
Comportamenti
È inutile domandarsi cosa ci facciano tutti quanti riuniti con i loro motorini e macchinette 50 anziché essere in qualche discoteca: a Reggio Calabria infatti le stesse discoteche sono etichettate dagli stessi truzzi rriggitani come luoghi "tamarri". Infatti fra gli stessi gruppi di truzzi in città vi è una gerarchia:
- I cardoli: Provenienti dall'entroterra aspromontano, essi "calano" in città in massa cercando "u pilu rregginu": le "cardole" infatti non sono appetibili per la loro elevata dose di testosterone all'interno del corpo. I loro luoghi di incontro sono le discoteche o, al massimo, i locali adibiti a discoteca, o al massimo qualsiasi luogo che puzzi di piscio, sia dotato di luci sparaflashanti e produca della musica house: cioè, fatta in casa.
- I cristianuni: Sono considerati i "normali", coloro che vestono roba acquistata ai mercatini rionali spacciandoli per vestiti firmati originali. Frequentano i locali adibiti a discoteca, rifiutando le discoteche.
- Gli snob : la punta della piramide. I figli dei cosidetti "cafunazzi i paisi" (= cafoni di paese, cioè quelli dell'hinterland reggino che sono divenuti ricchi per motivi oscuri). Vestono roba esclusivamente originale che non costi sotto i 500 euro e frequentano locali chic molto, ma molto fuori città. Sono disprezzati dai "cristianuni" perché quest'ultimi rosicano tremendamente non avendo i soldi per comprarsi la cintura D&G di 780 euro o quella da pistolero, che va molto di moda da quelle parti.
Truzzate
Altra particolarità del truzzu rreggitanu è la voglia di divertimenti fino a scoppiare. Per questo alcuni truzzi hanno creato vere e proprie organizzazioni (criminali) per mettere su festini in locali adibiti a discoteca, per conoscere gente nuova o per scambiarsi i batteri. Peccato che ci vadano sempre i soliti, nonostante non riescano a distinguersi tra di loro. Dalle foto dei loro festini, che non alleghiamo perché requisiteci dal dipartimento di polizia perché considerate armi improprie, si può notare al meglio la loro natura:
- Sguardo da pesce lesso con pupille dilatate per via dell'uso di cocaina tagliata col coltellino delle Barbie.
- Bocca spalancata con lingua di fuori per mettere in mostra la propria avvenenza fisica.
- Rivoli di bava che colano nelle bocche delle loro consorti affamate di pene.
Importante anche il loro vestiario dettato da un rigido codice di onore:
- Magliettina rosa o a strisce multicolorate con scollatura a V fino all'ombelico.
- Jeans strappati direttamente dai denti di Roberto Cavalli.
- Scarpe Silver o Rich per uomo, ballerine o scarpe Hogan beige per la donna truzza che non deve chiedere mai.
È interessante notare l'uso delle ballerine per le esponenti femminili del truzzu rriggitanu per risvegliare l'istinto feticista dei maschi della loro specie. Esistono diverse versioni con molti colori, adornate o da brillantini o fiocchettini o teste di cervo impagliate. Circolano voci che alcuni siano morti di attacchi di epilessia per l'esposizione prolungata ai brillantini di alcune ballerine. Inoltre i peli del petto, considerati un must della virilità, sono barbaramente schifati e ci si chiede se un truzzo reggino sia gay o meno.
Linguaggio
I truzzi reggini si rivolgono agli altri simili con la formula "Compareeee" o "'mpareeee", seguito da stretta di mano e bacio sulla guancia con schiocco rumoroso, oppure usano produrre muggiti o barriti in presenza di femmine. Il resto è un italiano misto a dialetto reggino: nemmeno i più illustri scienziati dell'università di Cambridge sono riusciti a tradurre quel tremendo biascichio di lettere raddoppiate.
Per attaccare briga o rissa, il truzzo reggino usa le seguenti formule:
- "Vuoi sciarra 'mpare?" (= Vuoi che io ti faccia tremenda violenza, compare?)
- "Cchi cazzu ti uardi?" (= Che cosa stai ordunque fissando?)
- "Stai uardandu a me zzita 'mpare?" (= Stai rimirando la mia femmina?)
La "sciarra" però non avviene mai per il seguente motivo: il truzzo reggino è un cagasotto e non si sognerebbe mai di scontrarsi con anima viva. Utilizzando il suo telefono cellulare di ultima generazione con suoneria della tarantella e dell'ultimo pezzo house integrato, chiama a raccolta i suoi compari. L'avversario farà lo stesso e i loro compari lo stesso e così via discorrendo. Alla fine tutti i truzzi reggini si riuniranno nel punto prefissato della "sciarra" e uno di loro griderà: «mpareeee, tutti alla creperia!».
Antica rivalità con i metallari
La minaccia truzza a Reggio Calabria è inestirpabile: i metallari, pochi e sconosciuti fra di loro, sono costretti a emigrare a Cosenza per evitare il contagio. Lì infatti si è accampata l'armata metallara, in attesa di scendere fino in riva allo stretto, anche se casi di pestaggi di truzzi a suon di catene non risuonano certo per le vie della città come leggenda urbana. Capita infatti che il truzzo reggitano si rivolga con sfrontatezza ai pochi metallari rimasti, chiedendo: "'Mpare, ma picchì ti vistiti i niru? Ma chi ssi, a luttu? Ti muriu u iattu?" ("Compare, ma perché ti abbigli con colori poco sgargianti come il nero? Hai avuto qualche perdita in famiglia? T'è venuto a mancare il gatto?"). Le conseguenze di questa frase sono note a tutti, più per l'offesa ai danni del gatto del metallaro che per il colore.