Tre metri dentro al culo

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"Tre metri dentro al culo" o "Tre metri sotto terra", e secondo certi studiosi anche "Tre peti dal mio culo", è il titolo originale dell'aborto letterario meglio noto come "Tre metri sopra il cielo", scritto da una sottospecie di entità aliena chiamata Moccia, durante un violento attacco di aerofagia. Pare che il nome dell'autore rimandi all'etimologia di Moccio ossia Muco, e sta ad indicare la sostanza fluida e melmosa che occupa in toto la cavità cranica del suddetto.


Un'immagine che ritrae il maestro Moccia in un attimo di ispirazione
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Un'immagine di Babi nel fiore dei suoi anni


Brevi cenni storici

Secondo i più autorevoli filologi l'originale manoscritto risale al XVI Secolo a.C., epoca assai nota per la devastante carestia che investì le popolazioni del globo terracqueo e che li costrinse a cibarsi costantemente di merda per oltre otto secoli. Chiarissima traccia della cultura coprofaga di quel periodo è questo capolavoro dello schifo universale, dalla trama assai contorta e sibillina, che nemmeno Petronio col Satyricon seppe far meglio.


Trama

Il romanzo narra la saga di Babi, una ricca adolescente viziata con problemi di candidosi e piattole vaginali. Come se non bastasse Babi è in piena tempesta ormonale e soffre di una rara sindrome che le procura violenti orgasmi una volta ogni dieci minuti, causandole terribili figuracce, specialmente difronte ai parenti, un clan mafioso di papponi ricottari della Roma bene. Infatti le nonne di Babi, delle vecchie ex prostitute pentite, sono terrorizzate dalla precoce sessualità della nipotina, e per questo decidono di spedirla in un terribile collegio di monache orsoline. Babi però ad un coca party per adolescenti mondani incontra il vigoroso Step, figlio di papà superdotato che ama devastare case e pisciare nella sangria alle feste. Babi sorprende Step che caga in un vaso di fiori e minaccia di denunciarlo, allora lui la afferra caricandosela in spalla e la violenta clamorosamente sulla sua moto, sodomizzandola anche (da qui la scena madre del racconto, e coloro che sostengono il titolo: "Tre metri dentro al culo"). Babi scopre poi che Step è un adoratore del demonio e decide di arruolarsi con lui nell'esercito del male, capitanato da Chuck Norris, al quale offre come vittima sacrificale la sua migliore amica Pallina, una matrona di 120 chili per 120 centimetri con una particolare predisposizione al rimbalzo. Dopo aver sterminato l'intera sua famiglia, Babi scappa con Step in Burkina Faso, dove i due aprono un bar e una casa di tolleranza. Dopo aver trascorso una vita all'insegna dello sfruttamento e del sesso perverso, Step si ammala per un'acuta forma di gonorrea che gli causa un repentino appassimento dei genitali e in due mesi tira le cuoia. Babi decide di seppellirlo, secondo un antico rituale del Burkina, tre metri sotto terra (e da qui chi sostiene la seconda variante del titolo). La terza e la quarta variante probabilmente sono un'invenzione di qualche malparliere.


Babi a 11 anni dopo aver perduto la verginità
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Babi e Step in amore
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Il pene di Step espiantato dopo la gonorrea


La versione cinematografica

Nella versione cinematografica il ruolo di Step è interpretato da Riccardo Scamorza, nuova icona latina delle teen agers italiane e acerrimo nemico di Silvio Muccino. Secondo alcune voci indiscrete, Riccardo Scamorza ha un pene di tre centimetri e per girare la parte del priapico personaggio gliel'hanno dovuto ricorstruire con della carta pesta, il che ha creato non pochi problemi durante le scene di copulazione con Babi. Babi è interpretata da una lavandaia presa in mezzo alla strada e strappata alla prostituzione. La sua pessima recitazione non ha costituito un problema, dato che nel 99,9periodico% delle scene in cui compariva ha la bocca piena e non può parlare. Tuttavia hanno deciso di conferirle l'Oscar come miglior attrice protagonista per le sue immense doti di recitazione attraverso i peti.


L'idolo delle teenagers Riccardo Scamorza


Spunti critici

Secondo alcuni studiosi Moccia è l'erede di Nietzsche. Secondo altri in realtà è solo l'incarnazione del nichilismo. Assieme ad altri due analfabeti d'eccezione, Melissa la P. e a Pulsatilla, Moccia fonda una vera e propria scuola letteraria patrocinata dalla P2 e da Maurizio Costanzo, la cui critica si scaglia ferocemente contro i nemici del trendy e di Buona Domenica: Dante Alighieri, Uberto Eco, Pier Paolo Pasolini e Oscar Wilde. La retorica mocciana tocca i suoi livelli più eccelsi nell'episodio in cui Step ha la diarrea fulminante, dove secondo Getto e Auerbach, è in grado di farci sentire il fetore con l'arte della parola. In realtà le voci di Getto e Auerbach sono state smentite da un maghrebino di venticinque anni, il quale ha scoperto che Moccia ha scorreggiato su ogni singola pagina, per dare maggior realismo al romanzo.