Tomb Raider

D4 n0nCic10P3d1A, l'3ncIc10p3D14 L337
Versione del 14 ago 2006 alle 21:40 di Godo-fuffix (rosica | curriculum)
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Tomb Raider è un videogioco in quattro dimensioni (altezza, larghezza, profondità e libido sessuale) che si ispira prevalentemente ad un classico del cinema degli anni 80 il cui protagonista maschile si chiamava Fantozzi.

Rivisitazione di un mito

I programmatori della Eidos si sono detti: "che cazzo tiriamo fuori per far soldi a palate? Da buoni americani, da chi copiamo questa volta?". Alcuni giorni dopo la risposta venne fuori per caso. "Perchè non ispirarsi ad un mito del cinema degli anni 80?" si chiese l'allora ermafrodita Donald Rumsfeld.

E così nel 1995 venne pubblicato Tomb Raider, avventura dinamica in cui una protagonista dalle tette sproporzionate rivive ambientazioni ed enigmi sviluppati sulla falsariga delle gag di Fantozzi, il povero impiegato rincoglionito.

Lara

Lara Croft, copia identica di Paolo Villaggio ma con le pere enormi, si sveglia la mattina con affianco un mostro di marito che non chiede altro che del sano sesso per colazione, e deve immediatamente fiondarsi in ufficio, dove troverà il megadirettore come boss finale da sconfiggere. Ma lungo il tragitto le succederà di tutto, come perdere il tram sovraffollato e montare con un balzo su una bicicletta senza sellino. Starà al giocatore aiutare la povera Lara ad arrivare al pensionamento senza imprevisti, uccidendo il maggior numero di colleghi impiegati e annientando una volta per tutte il megadirettore.