Ore 8.31: Sandro Bondi mi fa complimenti espliciti.
Ore 8.35: Pennichella in una delle salette del Parlamento, Schifani fa da palo.
Ore 9.00: Vladimir Luxuria entra nel bagno degli uomini mentre sto ultimando la minzione. Non mi fido di quell'individuo per cui accelero le pratiche e dopo che Sallusti me l'ha sgrullato lo ripongo rapidamente nelle mutande, abbandonando di corsa i bagni.
Ore 9.01: Gianfranco Fini in Transatlantico non mi saluta. Stronzo!
Ore 9.02: Rientro in Parlamento e provo a lavorare da vero operaio, ma la Mara Carfagna oggi ha un completino davvero sexy. Vorrei incontrarla per un po' nel pomeriggio ma le salette di Montecitorio hanno tutte le scrivanie di vetro.
Ore 9.03: Videochiamata al responsabile che controlla lo stato dei restauri. Il mio chirurgo plastico.
Ore 10.30: Ricreazione. Insieme a La Russa minaccio quell'idiota di Bertinotti e mi faccio dare i suoi soldi per la merenda.
Ore 10.35: Corrompo Fabrizio Corona per non far pubblicare quelle foto in cui ballo sui tavoli con le mutandine della D'Addario in testa. Poi mi telefona Bertolaso che mi chiede una mano anche per lui, l'altra sera con la scusa della visita ai terremotati c'erano preservativi dappertutto.
Ore 12.00: Ritorno a casa con Emilio Fede che mi salta addosso e mi fa le fusa.
Ore 12.31: Discussione del dopo pranzo con Fini, Casini e Bossi. Fini rifiuta il dessert, come se sapesse che nel suo c'ho messo dentro il lassativo. Maledetto!
Ore 12.32: Bossi mi invita per l'ennesima volta a quelle manifestazioni idiote dove lui si fa i gargarismi con l'acqua del Po, ma io rifiuto.
Ore 13.00: Pennichella pomeridiana.
Ore 14.00: Scritta e cantata una nuova canzone in napoletano con il fido Mariano Apicella.
Ore 15.00: Invitate tre cubiste brasiliane mentre mia moglie è in giro a fare compere.
Ore 15.05: Rientro inaspettato di mia moglie, spaccio le cubiste per sottosegretarie.