Teatro: differenze tra le versioni

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{{FA|fr}}
={{alert|Bravo pirla hai cliccato!}}
{{Sottotitolo|Da Nonciclopedia, l'enciclopedia messa in scena}}
{{alert|E adesso come la mettiamo?}}
{{Teatro}}
{{alert|Ti avevo detto di non cliccare}}
[[File:Dario Argento fantasma dell'opera.jpg|300px|right|thumb|Il [[fantasma dell'opera]] quella volta che si mise la maschera sul lato sbagliato.]]
{{alert|Ma tu non mi hai voluto ascoltare}}
{{cit2|Albertazzi, Giorgio Albertazzi, il grande Giorgio Albertazzi, l'irreprensibile Giorgio Albertazzi. Non sapevo facesse anche teatro|[[L'autore di questo articolo]] mette subito in chiaro la sua profonda conoscenza del teatro.}}
{{alert|Te l'avevo detto}}
{{cit2|Il bello del teatro è che in questo luogo tutto, anche la morte, non è altro che finzione|[[Abraham Lincoln|Lincoln]] prima di ricevere una pallottola calibro 44 tra le orecchie.}}
{{alert|Come ti senti?}}

{{alert|Figo?}}

{{alert|Credi che trasgredire le regole sia una cosa figa vero?}}
Il '''teatro''' è l'[[arte]] della recitazione davanti a un [[pubblico]] in carne, ossa, pelliccia e monocolo. Requisito fondamentale per la riuscita della rappresentazione è la [[Voce non enciclopedica|voce]] degli attori che deve essere, secondo il metodo Borzakovskiy, più ridicola possibile. L'atteggiamento è invece regolato, in contrapposizione fra essi, dal metodo [[Stanislavskij]] o da quello [[Lenin|Leninslavskij]]: il primo prevede la totale immedesimazione nel personaggio, il secondo un [[argomento a piacere]].
{{alert|Ti senti grande?!}}

{{alert|Ti senti potente, vero?!}}
==Origine e breve storia del teatro come forma artistica==
{{alert|Sì clicca quanto vuoi quella x, dai!}}
La parola greca ϑέατρον fu pronunciata per la prima volta da '''Euripippo''', un [[bambino]] di un anno che non sapeva dire ancora παππα. Il padre '''Strehlerostrato''' ebbe un'illuminazione e visto che a quei tempi i greci inventavano tutto, s'inventò il ϑέατρον.<br />Alcuni studiosi sostengono che a [[Roma]] andasse già in scena il [[Maurizio Costanzo Show]], ma non sono ancora riusciti a portare delle prove documentali più serie delle dichiarazioni della Contessa de Blank.<br />Il ϑέατρον di Strehlerostrato era ancora un teatro [[grezzo]], senza palcoscenico, sipario, attori, pubblico. Era in pratica solo una parola. Ci vollero due secoli e il [[genio]] di tragediografi del calibro di [[Sofocle]], [[Eschilo]] e [[Entrilo]] perché il teatro giungesse alle forme che conosciamo oggi: quelle di una [[pizza]] di dimensioni gigantesche.<br />
{{alert|Oppure se sei uno di quei nerd fighetti prova a chiudere da prompt}}
I [[Romani]] proseguirono nella tradizione greca aggiungendovi però degli elementi essenziali come la cassa all'ingresso e la vendita di noccioline in sala. <br />
{{alert|Tanto non c'ho un cazzo da fare}}
[[File:Rogo di un eretico.jpg|280px|left|thumb|Solo flebili luci rischiaravano le ribalte dei teatri medievali.]]
{{alert|Da qui non mi muovo}}
Nel [[Medioevo]], periodo buio per eccellenza, il teatro continuò la sua evoluzione, ma nessuno se ne accorse per la mancanza di luce: gli attori recitavano come se non si fosse nel Medioevo, ma il pubblico non vedeva un cazzo. A ben vedere era il prototipo della [[radio]].
{{alert|La verità... è che hai bisogno di conferme}}
<br />Alle 19:00 del [[12 ottobre]] [[1492]], [[Cristoforo Colombo]] scoprì l'[[America]] e finalmente il Medioevo finì. Vista l'ora tarda, si dovette aspettare il giorno successivo per rivedere finalmente la luce.<br />Il teatro riprese vigore nel [[Rinascimento]]; in [[Italia]] grazie alla [[Commedia dell'Arte]] e ai suoi simpaticissimi personaggi come [[Pantalone]], [[Arlecchino]]<ref>Servitore di due padroni.</ref> e [[Capezzone]]<ref>Servitore di un padrone solo.</ref>, mentre in [[Inghilterra]] si faceva conoscere [[William Shakespeare]] con il Teatro delle [[ombre cinesi]] e in [[Francia]] [[Molière]] metteva in scena le opere di [[Leonardo Pieraccioni|Pieraccioni]] .<br />Poi fu il turno di [[Carlo Goldoni|Goldoni]] con le sue commedie giocose e divertenti come un herpes sul glande. [[File:Abramo Lincoln spinello.jpg|thumb|right|200px|[[Abramo Lincoln]], frequentatore di teatri seriale, fotografato nella zona fumatori del Teatro Ford.]]
{{alert|Per dimostrare a te stesso che vali qualcosa}}
<br />Nell'[[Ottocento]] ci fu terreno fertile per i [[Romanticismo|romantici]] e i loro drammi amorosi pieni di ''Stellina, coccolona del mio cuore'' e ''Amoruccio, tesoruccio mio dolce'', mentre nel [[Novecento]] gli autori cominciarono ad andare fuori di melone coniando definizioni senza senso, ciascuno del proprio tipo di teatro: '''Avanguardia''',[[File:Henrik Ibsen.jpg|250px|thumb|left|Ibsen, padre dell'Avanguardia nonché ispiratore dell'epopea di Napo Orso Capo e delle moderne acconciature per barboncini.]] '''Surrealismo''', '''Dadaismo''' e '''Botulismo'''. Particolarmente celebre fu il '''Teatro dell'Assurdo''', dove l'assurdità consisteva nel fatto che ci fosse gente che pagava per vederlo.<br />Dopo la [[Seconda guerra mondiale]], la crisi del teatro si fece irreversibile a causa del crescente successo del [[cinema]], dell'avvento della [[televisione]] e dell'invenzione della [[lavastoviglie]]. L'arte teatrale perse via via importanza fino ad essere sepolta nel [[XXI secolo]], quando venne permesso di recitare anche a [[Enrico Brignano]].
{{alert|Quando sappiamo benissimo entrambi quanto vali}}

{{alert|Perché voi valete!}}
==Alcuni sottogeneri di teatro==
{{alert|E bla bla bla}}
[[File:Trans arrestato.jpg|280px|right|thumb|''Lo sposo del carabiniere'', una delle ''pièce'' più importanti del XXI secolo. Oltre 4000 repliche, quasi quante ''Mamma mia''.]]
{{alert|Donna Moderna vi ha proprio lobotomizzato}}
===Teatro di strada===
{{alert|La crema depilatoria, l'abs, il doppio airbag, il telefonino che ti fa i toast...}}
È il genere di teatro più antico del mondo. Nato insieme all'uomo, anzi alla donna, ha avuto il suo periodo di massimo splendore dalla fine degli [[anni '50]] grazie alle opere ([[Legge Merlin|una sola]], in verità) della grandissima Lina Merlin.<br />Il [[canovaccio]] è sempre lo stesso: la bella protagonista, il cavaliere errante e cinquanta [[euro]] bocca [[figa]]. La scena invece è molto variabile: dai sedili ribaltabili di una [[Fiat Ritmo|Ritmo verde]], alla cabina di un camion di ultima generazione.<br />Gli attori maschili sono principalmente italiani, sposati e benestanti, mentre le attrici sono in prevalenza sudamericane o dell'Europa dell'est. Negli ultimi anni il pubblico ha molto apprezzato l'idea dei costumisti di applicare curiose appendici fra le gambe delle attrici brasiliane.
{{alert|Il vibratore a 10 velocità, il maxitelevisore del cazzo, la Porsche, l'acqua depurata...}}

{{alert|Cosa te ne fai di queste minchiate?}}
{{alert|Le cose che possiedi finiscono col possederti}}
===Teatro dei burattini o delle marionette===
{{alert|E la tua vita si svuota di ogni significato}}
Complice alcuna [[Pinocchio|cattiva letteratura]] e [[Edoardo Bennato|cattiva informazione musicale]], i burattini e le marionette sono spesso confusi tra loro e sono intercambiabili a seconda dell'interlocutore. C'è invece una differenza sostanziale: le marionette hanno i fili, mentre i burattini sono [[wireless]]. Per entrambi è comunque necessario l'abbonamento.<br />
{{alert|Ragazzo tu sei così vuoto che tra poco implodi}}

{{alert|E per cercare di riempire quel vuoto che hai dentro}}

{{alert|Ti droghi e poi voti che la droga fa male}}
===Teatrino dei pupi===
{{alert|Bravo! Bravo! Braaaavooo!}}
[[File:Carro carnascialesco che reca le fattezze del premio Nobel per la Letteratura Dario Fo.jpg|300px|right|thumb|Il Premio Nobel è un'istuzione tra le più autorevoli del mondo: premia l'eccellenza nelle scienze, nelle arti e nella politica. Nella foto, l'ultimo vincitore italiano.]]
{{alert|Non scegliere la droga}}
È la variante [[Sicilia|siciliana]] del teatro dei burattini e si basa su una solida confusione storica. Orlando e Medoro si sfidano a duello per decidere chi deve essere il [[pappone]] di ''Rosalia la bottana'', mentre compare Turiddu e Tanino combattono a Roncisvalle, Angelica [[cornuto|mette le corna]] a Santino donando lo sticchio in beneficenza e, come nel dramma dell'[[Ludovico Ariosto|Ariosto]], tutto finisce, sempre e comunque, a schifìo.
{{alert|Scegli la vita!}}

{{alert|Comunque ti sei accorto che è inutile premere la crocetta rossa del tuo browser?!}}
===Teatro milanese===
{{alert|Scegli Coca-Cola Zero (piccolo spazio pubblicitario)}}
Il teatro milanese non è propriamente un sottogenere teatrale, ma piuttosto una pagliacciata spacciata per arte. Inventato da [[Dario Fo]] e da [[Giorgio Strehler]] in risposta ai nomi di merda che si ritrovavano, è stato la culla sia del [[cabaret]] che del teatro più impegnato. Insigni artefici del suo successo sono stati attori del calibro di [[Enzo Jannacci]], in seguito noto per fingere di essere [[ubriaco]] per mascherare la propria incapacità, [[Paolo Rossi]], di cui si ricorda soprattutto l'esilarante tripletta contro il [[Nazionale di calcio del Brasile|Brasile]], Ernesto Calindri, memorabile nella pubblicità degli [[assorbenti]] con le ali e [[Carmelo Bene]] celebre per essere stato un [[idiota]].
{{alert|Coca-Cola Zero: zero grassi, zero alcol, zero zucchero, zero proteine}}

{{alert|Praticamente acqua sporca!}}
===Teatro napoletano===
{{alert|Coca-Cola Zero: e niente sarà più come prima}}
[[File:Berlusconi pupo milanese.jpg|220px|thumb|left|Ultimamente [[Milano]] da del filo da torcere alla [[Sicilia]] producendo pupi e marionette di ottima fattura]]
{{alert|Nemmeno il tuo conto in banca}}
Fino agli inizi del '900 era costituito unicamente da commediucole sentimentali basate sul tema "[[Lui|Iss]], [[Lei|ess]] e 'o [[Stronzo|malament]]": due giovani innamorati che dovevano far fronte alle avances su di lei da parte del [[Ricco|riccastro]] ammanicato con la [[camorra]], spietato e [[erezione|arrapato]] al punto tale da ricattare la povera famiglia di lei con affitti salati, prestiti a [[usuraio|usura]], sovratassa sui babbà e oscuramento del segnale digitale (per impedire la visione delle partite del [[S.S.C. Napoli|Napoli]]); nel finale scontatissimo, 'o malament veniva ucciso o arrestato e i due giovani finalmente si [[matrimonio|sposavano]], per poi vivere felici e contenti tra gli applausi commossi del pubblico<ref>Nel senso che, anche dopo il matrimonio, tutto il pubblico viveva in casa con loro e applaudiva commosso ad ogni ora della giornata, anche mentre i due erano in camera da letto che facevano all'[[Sesso|ammore]]</ref>.<br/>
{{alert|Attenzione, può indurre dipendenza, leggere attentamente il foglietto illustrativo}}
Ma un bel giorno arrivarono Edoardo Scarpetta e poi i suoi figli, i fratelli De Filippo<ref>Strano che nessuno di loro facesse "Scarpetta" di cognome... cose che succedono quando uno si scopa la nipote di sua moglie!</ref>, che ebbero la brillante idea di inserire nelle sceneggiature alcuni equivoci, battute divertenti e situazioni imbarazzanti (magari rese tali dalla goffaggine dei personaggi). Per la verità, ci aveva già pensato [[Plauto]] duemila anni prima ma, nella [[Napoli]] di allora, anche un'idea vecchia di duemila anni era vista come una geniale innovazione, meritevole di riscuotere enorme successo di pubblico e di critica<ref>Lo stesso succede anche nella Napoli di oggi: la semplice vista di bidoni bianchi con sopra la scritta "Solo carta" o di bidoni verdi con la scritta "Solo vetro" suscita grande clamore e divertimento, per quanto costituisce qualcosa di nuovo, mai visto prima.</ref>.
{{alert|E così ritorniamo al solito problema della droga...}}

{{alert|È come un buco}}
==Voci suggerite==
{{alert|Da cui non puoi uscire}}
*[[Teatro classico]]
{{alert|E più cerchi di uscire}}
*[[Teatro dell'assurdo]]
{{alert|Più sprofondi}}
*[[Teatro Kabuki]]
{{alert|Proprio come questo articolo}}
*[[Teatro alla Scala]]
{{alert|Eh... è inutile che ti lamenti}}
*[[Tragedia in due battute]]
{{alert|Sei tu che hai cliccato}}

{{alert|Cioè pretendi di venire su Nonciclopedia... e trovare tutto rosa e fiori, il comitato di benvenuto del cazzo, la fatina buona dei dentini, l'orsetto ricchione che te lo appoggia dolcemente in culo}}
==Note teatrali==
{{alert|Tutti amiconi, ridiamo tutti assieme, magari facciamo anche qualche orgetta in cui invitiamo le nostre ragazze per aiutare quei poveri nerd soli come cani}}
{{legginote}}
{{alert|Sì sì tutti su Nonciclopedia... evvivaaaa}}
{{note|2}}
{{alert|Sveglia ragazzo! La vita non è così}}
<references />
{{alert|La vita è dura}}

{{alert|Non è sempre domenica}}
[[Categoria:Teatro]]
{{alert|Essì c'hai l'adsl, scarichi il mondo, eppure sei bloccato qui dentro}}
[[Categoria:Armi di distrazione di massa]]
{{alert|Ma non sai dire altro che "OK"?}}
[[Categoria:Contenitori di cazzate]]
{{alert|Ops, mi sono accorto solo ora che puoi rispondere solo OK...}}
[[Categoria:Alternative al sesso]]
{{alert|Mi presti 10'000 euro?}}

{{alert|Posso farmi la tua ragazza?}}
[[en:Theatre]]
{{alert|... Perché non ti butti giù dalla finestra?}}
[[fr:Théâtre]]
{{alert|Già che ci sono}}
{{alert|Ti racconto di quella volta che ho conosciuto Mozart}}
{{alert|Allora: era una giornata di mezz'estate e io mi stavo incamminando per la strada...}}
{{alert|Ad un certo punto...}}
{{alert|Aspe.. tutto questo parlare mi ha messo sete}}
{{alert|Vado a farmi una birra.. anzi una Coca}}
{{alert|Scegli Coca-Cola Zero (piccolo spazio pubblicitario)}}
{{alert|Coca-Cola Zero: zero grassi, zero alcol, zero zucchero, zero proteine}}
{{alert|Praticamente acqua sporca!}}
{{alert|Coca-Cola Zero: e niente sarà più come prima}}
{{alert|Eccomi tornato... dicevamo?}}
{{alert|Ah sì, ti stavo raccontando di tua mamma}}
{{alert|Gran donna! In tutti i sensi}}
{{alert|Cioè poi oh, ti fa di quelle cose che manco in tv dopo le 2 di notte ce le vedi, manco sul satellite}}
{{alert|Oh, scusa, ma ti stai annoiando?}}
{{alert|Ah, sei di fretta? Dovevi dirlo subito!}}
{{alert|Cioè non ti voglio trattenere ancora a lungo}}
{{alert|Adesso ti lascio andare}}
{{alert|Ma prima, un'ultima cosa}}
{{alert|Ti devo dire una cosa}}
{{alert|UNA COSA}}
{{alert|Ah ah, buona questa!}}
{{alert|Non ridi?}}
{{alert|Come sei permaloso}}
{{alert|Ti manca il senso dell'umorismo caro}}
{{alert|Vabbè dai basta...}}
{{alert|Adesso conto fino a 10 e poi ti lascio andare}}
{{alert|10}}
{{alert|9}}
{{alert|8}}
{{alert|7}}
{{alert|6}}
{{alert|3}}
{{alert|5}}
{{alert|1}}
{{alert|2}}
{{alert|4}}
{{alert|9}}
{{alert|8}}
{{alert|E che cazzo frequento il CEPU, la lezione in cui insegnavano a contare ero al cesso}}
{{alert|7}}
{{alert|6}}
{{alert|5}}
{{alert|4}}
{{alert|3}}
{{alert|2}}
{{alert|1}}
{{alert|Tre quarti}}
{{alert|Mezzo}}
{{alert|Un quarto}}
{{alert|Due diciassettesimi}}
{{alert|Zero}}
{{alert|Sì, Coca-Cola zero!}}
{{alert|OK, ti lascio andare...}}
{{alert|... ma prima ....}}
{{alert|...}}
{{alert|...}}
{{alert|Oddio non ricordo...}}
{{alert|Mi verrà in mente...}}
{{alert|Vabbé...}}
{{alert|Ti saluto!}}
{{alert|Ciao!}}
<br id="hide-edit">
{{alert|Se è il tuo compleanno, auguri!}}
{{alert|Se non lo è, auguri di buon non-compleanno!}}
{{alert|Auguri e figli maschi...}}
{{alert|Arrivederci}}
{{alert|Ciao!}}
{{alert|Adios!}}
{{alert|Bye Bye!}}
{{alert|Aspetta...}}
{{alert|Un'ultima cosa...}}
{{alert|Anzi no...}}
{{alert|Ci ho ripensato...}}
{{alert|Anzi, no...}}
{{alert|Ah, si...}}
{{alert|Vabbè, tua zia è qui con me e ti saluta.}}
{{alert|Ha detto che presto avrai un cuginetto, saremo parenti, sei contento?}}
{{alert|Dai, non ho fatto apposta...}}
{{alert|Vabbè...}}
{{alert|Ciao Ciao!}}
{{alert|Salutami tua sorella!}}
{{alert|E ricordati il preservativo!}}
{{alert|Ah, non dare confidenza agli sconosciuti}}
{{alert|Studia, che se no ti possono bocciare}}
{{alert|Come? Lavori? Beh, non insultare il capo! Potrebbe licenziarti}}
{{alert|Scherzavo...}}
{{alert|Ah, pensa prima di modificare o vandalizzare Nonciclopedia, pensa...}}
{{alert|E opponiti al MOIGE}}
{{alert|Non bere RedBull che contiene taurina}}
{{alert|Non so cosa sia, ma mi ha detto mio cuggino che fa malissimo}}
{{alert|Mi ha raccontato che una volta la ha bevuta e poi è morto}}
{{alert|Due volte}}
{{alert|Ora è preoccupato}}
{{alert|Sai, non c'è due senza tre...}}
{{alert|Dai ti lascio andare...}}
{{alert|Anzi...}}
{{alert|Che ne dici di un altro conto alla rovescia?}}
{{alert|Come?!}}
{{alert|Ti sei rotto le palle? Cattivo bambino, non si dicono queste cose}}
{{alert|Aspettami devo andare in bagno}}
{{alert|Sei ancora lì? Bene, bene perché devo ancora raccontarti dei cosa è successo al gatto della sorella del nipote del vicino del...}}
{{alert|...cugino della suocera della vedova...}}
{{alert|...di suo cugino}}
{{alert|Non hai capito niente?}}
{{alert|Bè, neanch'io}}
{{alert|Comunque sono allergico ai gatti}}
{{alert|Ricorda:}}
{{alert|Ci rivedremo ogni volta che cliccherai su questa pagina.}}
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{{alert|Scegli Coca-Cola Zero (piccolo spazio pubblicitario)}}
{{alert|Coca-Cola Zero: zero grassi, zero alcol, zero zucchero, zero proteine}}
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{{alert|E così ritorniamo al solito problema della droga...}}
{{alert|È come un buco}}
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{{alert|Proprio come questo articolo}}
{{alert|Eh... è inutile che ti lamenti}}
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{{alert|Cioè pretendi di venire su Nonciclopedia... e trovare tutto rosa e fiori, il comitato di benvenuto del cazzo, la fatina buona dei dentini, l'orsetto ricchione che te lo appoggia dolcemente in culo}}
{{alert|Tutti amiconi, ridiamo tutti assieme, magari facciamo anche qualche orgetta in cui invitiamo le nostre ragazze per aiutare quei poveri nerd soli come cani}}
{{alert|Sì sì tutti su Nonciclopedia... evvivaaaa}}
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{{alert|Ma non sai dire altro che "OK"?}}
{{alert|Ops, mi sono accorto solo ora che puoi rispondere solo OK...}}
{{alert|Mi presti 10'000 euro?}}
{{alert|Posso farmi la tua ragazza?}}
{{alert|... Perché non ti butti giù dalla finestra?}}
{{alert|Già che ci sono}}
{{alert|Ti racconto di quella volta che ho conosciuto Mozart}}
{{alert|Allora: era una giornata di mezz'estate e io mi stavo incamminando per la strada...}}
{{alert|Ad un certo punto...}}
{{alert|Aspe.. tutto questo parlare mi ha messo sete}}
{{alert|Vado a farmi una birra.. anzi una Coca}}
{{alert|Scegli Coca-Cola Zero (piccolo spazio pubblicitario)}}
{{alert|Coca-Cola Zero: zero grassi, zero alcol, zero zucchero, zero proteine}}
{{alert|Praticamente acqua sporca!}}
{{alert|Coca-Cola Zero: e niente sarà più come prima}}
{{alert|Eccomi tornato... dicevamo?}}
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{{alert|Gran donna! In tutti i sensi}}
{{alert|Cioè poi oh, ti fa di quelle cose che manco in tv dopo le 2 di notte ce le vedi, manco sul satellite}}
{{alert|Oh, scusa, ma ti stai annoiando?}}
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{{alert|La verità... è che hai bisogno di conferme}}
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{{alert|E bla bla bla}}
{{alert|Donna Moderna vi ha proprio lobotomizzato}}
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{{alert|Cosa te ne fai di queste minchiate?}}
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Versione delle 09:25, 20 giu 2012

Template:Teatro

Il fantasma dell'opera quella volta che si mise la maschera sul lato sbagliato.
« Albertazzi, Giorgio Albertazzi, il grande Giorgio Albertazzi, l'irreprensibile Giorgio Albertazzi. Non sapevo facesse anche teatro »
(L'autore di questo articolo mette subito in chiaro la sua profonda conoscenza del teatro.)
« Il bello del teatro è che in questo luogo tutto, anche la morte, non è altro che finzione »
(Lincoln prima di ricevere una pallottola calibro 44 tra le orecchie.)


Il teatro è l'arte della recitazione davanti a un pubblico in carne, ossa, pelliccia e monocolo. Requisito fondamentale per la riuscita della rappresentazione è la voce degli attori che deve essere, secondo il metodo Borzakovskiy, più ridicola possibile. L'atteggiamento è invece regolato, in contrapposizione fra essi, dal metodo Stanislavskij o da quello Leninslavskij: il primo prevede la totale immedesimazione nel personaggio, il secondo un argomento a piacere.

Origine e breve storia del teatro come forma artistica

La parola greca ϑέατρον fu pronunciata per la prima volta da Euripippo, un bambino di un anno che non sapeva dire ancora παππα. Il padre Strehlerostrato ebbe un'illuminazione e visto che a quei tempi i greci inventavano tutto, s'inventò il ϑέατρον.
Alcuni studiosi sostengono che a Roma andasse già in scena il Maurizio Costanzo Show, ma non sono ancora riusciti a portare delle prove documentali più serie delle dichiarazioni della Contessa de Blank.
Il ϑέατρον di Strehlerostrato era ancora un teatro grezzo, senza palcoscenico, sipario, attori, pubblico. Era in pratica solo una parola. Ci vollero due secoli e il genio di tragediografi del calibro di Sofocle, Eschilo e Entrilo perché il teatro giungesse alle forme che conosciamo oggi: quelle di una pizza di dimensioni gigantesche.
I Romani proseguirono nella tradizione greca aggiungendovi però degli elementi essenziali come la cassa all'ingresso e la vendita di noccioline in sala.

Solo flebili luci rischiaravano le ribalte dei teatri medievali.

Nel Medioevo, periodo buio per eccellenza, il teatro continuò la sua evoluzione, ma nessuno se ne accorse per la mancanza di luce: gli attori recitavano come se non si fosse nel Medioevo, ma il pubblico non vedeva un cazzo. A ben vedere era il prototipo della radio.


Alle 19:00 del 12 ottobre 1492, Cristoforo Colombo scoprì l'America e finalmente il Medioevo finì. Vista l'ora tarda, si dovette aspettare il giorno successivo per rivedere finalmente la luce.
Il teatro riprese vigore nel Rinascimento; in Italia grazie alla Commedia dell'Arte e ai suoi simpaticissimi personaggi come Pantalone, Arlecchino[1] e Capezzone[2], mentre in Inghilterra si faceva conoscere William Shakespeare con il Teatro delle ombre cinesi e in Francia Molière metteva in scena le opere di Pieraccioni .
Poi fu il turno di Goldoni con le sue commedie giocose e divertenti come un herpes sul glande.

Abramo Lincoln, frequentatore di teatri seriale, fotografato nella zona fumatori del Teatro Ford.


Nell'Ottocento ci fu terreno fertile per i romantici e i loro drammi amorosi pieni di Stellina, coccolona del mio cuore e Amoruccio, tesoruccio mio dolce, mentre nel Novecento gli autori cominciarono ad andare fuori di melone coniando definizioni senza senso, ciascuno del proprio tipo di teatro: Avanguardia,

Ibsen, padre dell'Avanguardia nonché ispiratore dell'epopea di Napo Orso Capo e delle moderne acconciature per barboncini.

Surrealismo, Dadaismo e Botulismo. Particolarmente celebre fu il Teatro dell'Assurdo, dove l'assurdità consisteva nel fatto che ci fosse gente che pagava per vederlo.
Dopo la Seconda guerra mondiale, la crisi del teatro si fece irreversibile a causa del crescente successo del cinema, dell'avvento della televisione e dell'invenzione della lavastoviglie. L'arte teatrale perse via via importanza fino ad essere sepolta nel XXI secolo, quando venne permesso di recitare anche a Enrico Brignano.

Alcuni sottogeneri di teatro

Lo sposo del carabiniere, una delle pièce più importanti del XXI secolo. Oltre 4000 repliche, quasi quante Mamma mia.

Teatro di strada

È il genere di teatro più antico del mondo. Nato insieme all'uomo, anzi alla donna, ha avuto il suo periodo di massimo splendore dalla fine degli anni '50 grazie alle opere (una sola, in verità) della grandissima Lina Merlin.
Il canovaccio è sempre lo stesso: la bella protagonista, il cavaliere errante e cinquanta euro bocca figa. La scena invece è molto variabile: dai sedili ribaltabili di una Ritmo verde, alla cabina di un camion di ultima generazione.
Gli attori maschili sono principalmente italiani, sposati e benestanti, mentre le attrici sono in prevalenza sudamericane o dell'Europa dell'est. Negli ultimi anni il pubblico ha molto apprezzato l'idea dei costumisti di applicare curiose appendici fra le gambe delle attrici brasiliane.


Teatro dei burattini o delle marionette

Complice alcuna cattiva letteratura e cattiva informazione musicale, i burattini e le marionette sono spesso confusi tra loro e sono intercambiabili a seconda dell'interlocutore. C'è invece una differenza sostanziale: le marionette hanno i fili, mentre i burattini sono wireless. Per entrambi è comunque necessario l'abbonamento.


Teatrino dei pupi

Il Premio Nobel è un'istuzione tra le più autorevoli del mondo: premia l'eccellenza nelle scienze, nelle arti e nella politica. Nella foto, l'ultimo vincitore italiano.

È la variante siciliana del teatro dei burattini e si basa su una solida confusione storica. Orlando e Medoro si sfidano a duello per decidere chi deve essere il pappone di Rosalia la bottana, mentre compare Turiddu e Tanino combattono a Roncisvalle, Angelica mette le corna a Santino donando lo sticchio in beneficenza e, come nel dramma dell'Ariosto, tutto finisce, sempre e comunque, a schifìo.

Teatro milanese

Il teatro milanese non è propriamente un sottogenere teatrale, ma piuttosto una pagliacciata spacciata per arte. Inventato da Dario Fo e da Giorgio Strehler in risposta ai nomi di merda che si ritrovavano, è stato la culla sia del cabaret che del teatro più impegnato. Insigni artefici del suo successo sono stati attori del calibro di Enzo Jannacci, in seguito noto per fingere di essere ubriaco per mascherare la propria incapacità, Paolo Rossi, di cui si ricorda soprattutto l'esilarante tripletta contro il Brasile, Ernesto Calindri, memorabile nella pubblicità degli assorbenti con le ali e Carmelo Bene celebre per essere stato un idiota.

Teatro napoletano

Ultimamente Milano da del filo da torcere alla Sicilia producendo pupi e marionette di ottima fattura

Fino agli inizi del '900 era costituito unicamente da commediucole sentimentali basate sul tema "Iss, ess e 'o malament": due giovani innamorati che dovevano far fronte alle avances su di lei da parte del riccastro ammanicato con la camorra, spietato e arrapato al punto tale da ricattare la povera famiglia di lei con affitti salati, prestiti a usura, sovratassa sui babbà e oscuramento del segnale digitale (per impedire la visione delle partite del Napoli); nel finale scontatissimo, 'o malament veniva ucciso o arrestato e i due giovani finalmente si sposavano, per poi vivere felici e contenti tra gli applausi commossi del pubblico[3].
Ma un bel giorno arrivarono Edoardo Scarpetta e poi i suoi figli, i fratelli De Filippo[4], che ebbero la brillante idea di inserire nelle sceneggiature alcuni equivoci, battute divertenti e situazioni imbarazzanti (magari rese tali dalla goffaggine dei personaggi). Per la verità, ci aveva già pensato Plauto duemila anni prima ma, nella Napoli di allora, anche un'idea vecchia di duemila anni era vista come una geniale innovazione, meritevole di riscuotere enorme successo di pubblico e di critica[5].

Voci suggerite

Note teatrali

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  1. ^ Servitore di due padroni.
  2. ^ Servitore di un padrone solo.
  3. ^ Nel senso che, anche dopo il matrimonio, tutto il pubblico viveva in casa con loro e applaudiva commosso ad ogni ora della giornata, anche mentre i due erano in camera da letto che facevano all'ammore
  4. ^ Strano che nessuno di loro facesse "Scarpetta" di cognome... cose che succedono quando uno si scopa la nipote di sua moglie!
  5. ^ Lo stesso succede anche nella Napoli di oggi: la semplice vista di bidoni bianchi con sopra la scritta "Solo carta" o di bidoni verdi con la scritta "Solo vetro" suscita grande clamore e divertimento, per quanto costituisce qualcosa di nuovo, mai visto prima.