Taiwan

Template:Incostruzione Taiwan, detto anche il Molise asiatico, non esiste (come il Molise, appunto). Si tratta dello stato sovrano dei taiwanesi, famoso per l'esportazione di prodotti di imitazione talmente scadenti da fare invidia al Mede in China. In realtà non si tratta di uno stato sovrano, dato che è riconosciuto solo dal Vaticano e da Grande Puffo. In effetti il suo nome non è neppure Taiwan, ma Repubblica di Cina ed i suoi abitanti sono detti formosani (dal portoghese form-osa, ovvero donna in carne, il che la dice lunga sul turismo sessuale dei gesuiti).

Ricapitolando, Taiwan non è uno stato sovrano, quindi è uno stato abusivo, si chiama Cina, sta a Sud della Cina, produce merce d'imitazione del Made in China e tutti parlano il cinese; ma non siamo in Cina, e incredibilmente neppure a Prato. La capitale di Taiwan, Nanchino, non si trova a Taiwan (sarebbe troppo ovvio) ma in Cina, anche se il governo della Repubblica di Cina si trova a Taipei, che non è in Cina ma a Taiwan. Tutto chiaro fino a qui.

Storia

La storia di Taiwan è indistinguibile da quella della Cina (che sorpresa) fino al 1945, anno in cui un cittadino indignato decise che non voleva più pagare le tasse al legittimo governo cinese, che ne aveva abbastanza di coltivare bonsai, di tatuarsi dragoni e praticare il kongfu quando poteva essere addirittura un comunista. Così Mao costruì con le sue stesse mani un tanko (poetica imitazione dei carri di Metal Slug) e fondò un governo tutto suo, alternativo alla Repubblica Cinese che chiamò con estremo slancio di fantasia Repubblica Popolare Cinese. Il governo cinese (ovvero di Taiwan) fu in seguito sconfitto nella leggendaria Guerra dei Cloni cinesi, in cui la Cina dichiarò guerra alla Cina, che uscì vincitrice a scapito della Cina. Il governo si rifugiò quindi a Taiwan arroccandosi sull'isola per la resistenza eterna al comunismo. Il governo si portò con se le armi, la flotta, l'aviazione, i soldi delle tasse, l'oro degli imperatori, le fabbriche e tutto quello che aveva un valore economico; per questo un miliardo di pidocchiosi elettori cinesi fu abbandonato sul continente. D'altro canto se Mao fosse stato Grillo avrebbe attraversato lo stretto di Taiwan a nuoto per recuperare i soldi dei cinesi, ma come è noto i cinesi non possono nuotare nel mare perché scoloriscono.

Geografia e amministrazione territoriale

Essendo l'unica e vera Cina, Taiwan ha il legittimo controllo su tutto il continente est-asiatico, ovviamente, compresa la Mongolia, mezza Russia, mezza India e già che c'era pure della Cina stessa. Tuttavia ogni tentativo del governo di riscuotere le sue tasse nelle sue terre non è mai riuscito, con il risultato che la Repubblica di Cina ha il 99,9% dell'evasione fiscale. Secondo il governo questa disubbidienza civile è dovuta a una temporanea e innocua manifestazione comunista sul continente, secondo i giornalisti formata da almeno un miliardo di dissidenti, ma secondo la questura sono al massimo mille No Tav provenienti dai centri sociali.

Popolazione

La popolazione è formata al 60% da cinesi, al 70% da cinesi immigrati, al 80% da veri cinesi, al 90% da cinesi made in Taiwan; per un totale del 300% di cinesi (e saranno sempre di più, come in ogni altro angolo del mondo). Secondo alcuni antropologi a Taiwan esisterebbero anche esemplari di taiwanesi originali, insomma di coloro che abitavano l'isola prima che sbarcassero i cinesi. Ma sembrerebbe una leggenda per spaventare i bimbi asiatici, al pari dell'esistenza dello Yeti o del Tibet.

Diplomazia estera

Taiwan, come si diceva, non esiste. A meno che tu non sia un abitante di Nauru, del Gambia, dello Swaziland, del Vaticano o di un'altra di queste nazioni che hanno riconosciuto lo stato solo per darsi importanza all'ONU (ma fu uno sforzo inutile).

Esercito

Secondo la CIA il governo di Taiwan starebbe addestrando un imponente armata di fanteria e di cavalieri imperiali cinesi, finalizzata a riconquistare la capitale e riportare il sovrano sul trono del celeste impero. Ma dato che Taiwan non esiste nessuno ne preoccupa, neppure la Cina.