Roman Abramovich

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« Le offro cento miliardi »
(Roman Abramovic)

Roman Abramovich è un noto magnate russo, famoso per il suo lavoro di beneficenza. Senza di lui infatti squadre di poca importanza troverrebbero molte difficoltà a piazzare alcune delle loro promesse.

Origini della sua fortuna

Nato in grande terra di Russia Comunista, nessuno sa con precisione quando e da chi sia nato. Alcune leggende dicono che sia la reincarnazione dei grandi padri comunisti, come Marx, Stalin o Gandhi. Qualche invidioso ha detto che ci sono origini losche sulle origini della sua fortuna, ma Abramovich ha subito zittito i suoi detrattori con buoni motivi.

Roman e il Calcio

Pur capendo di calcio come Costantino Vitagliano capisce di Dinamica dei processi Chimici, decide di acquistare una squadretta inglese semisconosciuta, il Cesso FC, e la rende glande sborsando l'equivalente della spesa dei campioni di Moratti acquistati in anni di grandi trofei.

La sua tattica vincente era molto semplice: acquistare giovani di belle speranze a prezzi astronomici per poi rivenderli a cifre circa cento volte inferiori, strategia inventata qualche anno prima da qualcun altro, che però a differenza di Roman i calciatori preferiva tenerseli piuttosto che ammettere di aver sbagliato acquisto.

Acquisti storici

Di sicuro l'affare più grande è stato strappare ai campioni del mondo del Bilan il calciatore Andriy Shevchenko, che in breve tempo divenne il pupillo di Roman per modo comune a entrambi di parlare come gente dell'est, cioè mettere invece di verbo in forma normale verbo in forma infinito e non pronunciare articoli determinativi avanti parole, insomma come io scrivere in questo momento vergognando di me stesso e sentendo me stesso grande comunista. Peccato che succesivamente Shevchenko realizza in due anni solo un gol, no aspetta il tiro fù deviato, insomma Roman passò dall'amore all'odio e tento' di restituire il calciatore alla squadra d'origine almeno a metà del prezzo pagato da lui, ricevendo come risposta "non ce lo riprendiamo nemmeno se ci dai i soldi tu a noi". Dopo episodi del genere chiunque avrebbe mollato, ma non Roman, che con la sua voglia di vincere continuò come non mai nella sua strategia calcistica.