Regola della L
La regola della L dice che La lunghezza del pene è inversamente proporzionale all'altezza dell'individuo preso in considerazione.
Esatta formulazione della regola
La formula precisa che esprime la regola della L è stata ricavata da un matematico indiano di nome Srinivasa Ramarujan ed è la seguente:
dove è l'altezza della persona e la lunghezza del pene.
Il teorema ha una semplice dimostrazione geometrica che si vede qui a lato: nei due triangoli la somma dei lati e degli angoli è la stessa, ma la lunghezza del cateto inferiore (detto in gergo "spranga") è ben diversa.
Aspetti biologico-evoluzionistici della regola
Prime ipotesi della regola
Fu Charles Darwin il primo a ipotizzare tale legge dopo aver osservato le tartarughe delle isole Galapagos, infatti le tartarughe più piccole potevano vantare dimensioni maggiori del membro e viceversa.
In generale dai rettili in poi la regola si verifica in tutte le specie del mondo animale: fu lo stesso Darwin a dare una spiegazione di questo fatto in chiave evoluzionistica, infatti gli individui di altezza minore sono meno appariscenti e tendono perciò ad avere difficoltà a trovare un partner per l'accoppiamento. Perciò una grandezza superiore del pene servirebbe a farsi notare da individui di sesso femminile e ad appagare maggiormente gli stessi, garantendo la continuità della specie.
Ultimi sviluppi nello studio della regola
Nel 1951 un biochimico kazako scoprì il gene che determina la regola della L e dai suoi esperimenti è nato Rocco Siffredi. Allora lo scienziato provò a usare le sue conoscenze su se stesso, con il risultato di diventare alto 2 metri e 20 con un pistolino di 3 cm.
Nota bene
Questa legge è valida solo ed esclusivamente per individui maschili completamente sviluppati sessualmente.
Posizione della Chiesa sull'argomento
La Chiesa rifiuta l'evoluzionismo, ritenendo vera la creazione avvenuta come scritto nella genesi, quindi Dio avrebbe dotato gli uomini più bassi con peni più lunghi perché vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole e più non dimandare.
Alcuni illustri teologi avanzano inoltre l'ipotesi che Caino abbia ucciso Abele per un complesso di inferiorità circa le dimensioni del pene.
Diversi preti hanno confermato che la regola non vale su coloro che non hanno completato la crescita, cioè i bambini. Almeno per quel che riguarda i chierichetti.
Aspetti legali
Con il Decr. Min. 4501 del 23 Maggio 2002 la regola della L è legge dello stato italiano. Il testo recita così:
Art. 1 (Definizioni)
1. Ai sensi della presente legge si intende per
(a) altezza, la misura in senso verticale che partendo dal livello del suolo, e posto l'individuo su un piano orizzontale, giunge su di una scala graduata secondo l'unità di misura «metro» sino al punto più alto della fronte dell'individuo stesso;
(b) pene, l'organo genitale maschile, considerato nel momento della sua massima erezione;
(b-bis) erezione, situazione fisiologica nella quale i corpi cavernosi sono riempiti di sangue proprio del soggetto cui il pene è fisicamente attaccato a seguito di qualsiasi forma di stimolazione sessuale, operata da terzi o dal soggetto medesimo, o anche solo immaginata dal soggetto medesimo;
(c) lunghezza del pene, la misura in senso orizzontale che parte dalla radice del pene e giunge fino alla sua estremità anteriore la quale prima verrebbe a incontrare un apparato sessuale femminile a ciò predisposto, ovvero altre parti del corpo femminile adattabili a tale accoglienza.
2. Per tutto quanto non definito dalla presente legge, si rimanda ai film di Cicciolina.
Art. 2 (Legge della L)
1. La lunghezza del pene sarà inversamente proporzionale all'altezza dell'individuo preso in considerazione secondo un coefficiente definito annualmente con proprio decreto dal Presidente del Consiglio dei Ministri
2. Chiunque sia trovato in possesso di un pene, suo proprio e collegato al corpo di se medesimo, il quale pene contravvenga alla disposizione di cui al comma 1 del presente articolo del presente decreto è punito con la pena dell'eviramento nonché con 4 anni di reclusione e 5000 euro di multa.
3. La cognizione del delitto di cui al comma 2 del presente articolo del presente decreto compete ai tribunali militari ai sensi del Codice Penale Militare di Guerra.
Il premier ha sottolineato che, pur essendo una sua legge (e perciò ad personam), essa non contraddice nessun articolo della costituzione italiana.
Spiegazione di codesta legge sulla donna
La larghezza della vagina è inversamente proporzionale all'altezza dell'individuo preso in considerazione. Da cui: Donna nana tutta tana
Nota bene
Questa legge è valida solo ed esclusivamente per individui femminili completamente sviluppati sessualmente e non affetti da verginità.
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