Pandora Hearts

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« Se quello che cerchi è un cuore da amare... un piccolo cuore per farti sognare, un giorno d'estate... »
(Sigla.)
« Non me la ricordavo proprio così. »
(Lewis Carroll su Alice/B-Rabbit.)
« Oz! »
(Gilbert su Qualunque Cosa.)
« È molto intelligente, ma ha la personalità di un idiota. »
(Spiegazione esauriente di Leo su Elliot Nightray.)
« L'incendio di Sabrie? Mmmh, no, non mi dice proprio nulla. Sapete, il trauma. Thè al cianuro? »
(Vincent Nightray, tanica di benzina dietro la schiena, su Ospitalità.)
« Ma che caz...? »
(Chiunque su Ultimo Episodio.)


Pandora Hearts (titolo originale: パンドラハーツ) è l'ennesimo capolavoro dell'animazione nipponica, tratto dall'omonimo manga di Jun Mochizuki...


Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Pandora Hearts

Pandora Hearts (let. 'Cuori di Panna Dorata') è il nome dell'ultimissima linea di prodotti Algida. I cornetti sono così buoni che ci hanno fatto su uno spot lungo 25 episodi!

Cuori di Pandora!


Trama

Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Una volta avevo un criceto di nome George che lesse la trama di "Bianca e Bernie nella terra dei Borghezio" prima di vedere il film e si suicidò. Quindi fate attenzione, non voglio avere altre morti pelose sulla coscienza.

Non arraparti, andiamo... ricorda che è come farlo col criceto di tua sorella!

Lo spot mostra i Cuori di Panna, opportunamente mascherati e impapocchiati di quei gadget che piacciono tanto ai niubbi del Sol Levante (aka pistole truccate, scettri luccicanti, unicorni nebulosi, cappelli a cilindro e una quantità assolutamente ingiustificata di flashback e lampi di luce colorata), scannarsi tra loro per il possesso della Volontà dell'Abisso, ossia il grande potere di scoprire i gusti dei consumatori. Il termine abisso si riferisce appunto allo stomaco del consumatore medio, traboccante di bambole parlanti e conigli indemoniati. Chi riesce a mettere per primo le mani sull'ambito aggeggio salva l'Algida dal fallimento e si fa un sacco di soldi. Finalmente un anime dove si combatte per un motivo serio!

La trama è finita, leggete in pace.


Personaggi

  • Oz Vessalius: o forse Bezarius, o forse Mastella. C'è ancora una feroce disputa in corso al riguardo. Un simpatico (come no?) signorino dell'aristocrazia inglese (perché Vessalius è un nome così tipico), ennesimo orfanello, ottenuto dall'incrocio perfetto tra Alois Trancy, ma senza le manie sadomasochiste, e Miharu Rokujo, ma senza le stelline ninja. In compenso è inutile esattamente al pari loro. Il suo ruolo nella vicenda prevede, nell'ordine: addormentarsi al suono di un orologio, svegliarsi al suono di un orologio, farsi rapire al suono di un orologio, liberarsi... be', no, senza orologio, ma con un gran botto di culo. E comunque non si scampa, alla fine l'orologio glielo tatuano sul capezzolo [1]. Perché? Ma perché ha fatto un contratto col Bianconiglio - che per sfuggire a problemi di Copyright si chiama Neroconiglio o l'equivalente in una lingua sconosciuta. Chiaro, no? Ci sarebbero altre cose da dire sul suo conto, tipo che gli prende la sindrome di Stoccolma unita alla zoofilia compulsiva, o che nel tempo libero si fa impossessare da un tizio che gli somiglia come una goccia d'acqua, solo che essendo più alto e con un'acconciatura modello Raperonzolo si fa rispettare da tutti, mentre il fesso di Oz è ricercato in centododici continenti per la sua immensa accoppabilità. Ah, e ha una sorellina pressoché muta di cui si dimentica completamente per tre quarti di serie. D'altronde, a nessuno importa.
Questa NON è Alice.
  • Alice/B-Rabbit [2]: se avete passato l'infanzia immaginando che aspetto avrebbe avuto la progenie del Bianconiglio e di Alice qualora questi si fossero accoppiati, ora avete la risposta. Alice era una dolce bambina che viveva beata nel Paese delle Meraviglie, anche noto come Sabrie [3], finché l'immancabile gruppetto di terroristi col cappuccio non ha fatto saltare tutto in aria, per poi ammazzare la piccola con un paio di forbicine dalla punta arrotondata (eh?). Rinata nei graziosissimi panni di un coniglio alto quanto Gundam (e con la stessa voce, in perfetto stile Transilvania), Alice si trasferisce nel quartiere periferico di Abyss, aspettando un inquilino cui fittare la casa per il modico prezzo della schiavitù fino all'ultimo respiro. Qualsiasi cretino avrebbe evitato un contratto del genere, tranne il protagonista, ché altrimenti non si poteva cominciare un bel niente. Fatto il misfatto, il coniglio parte alla ricerca dei propri ricordi che si sono sparpagliati un po' ovunque [4], per nessuna buona ragione se non quella di sterminare un casotto di gente nel frattempo. Sì, perché in effetti Alice voleva dimenticare. Non ricordare. Proprio dimenticare. Ditemi voi se non è geniale.
Questa... be', nemmeno. Però non si può mai dire.
  • Raven/Gilbert Nightray (avere una sola identità pare sia ritenuto maleducazione da queste parti): da bambino era lo scendiletto di Oz, che però lo considerava un vero amico - chiuderlo nei barilotti di vino e spingerlo giù per le cascate è una forma d'amore come un'altra. Diventato grande... no, niente, è ancora lo scendiletto di Oz, con in più l'umiliazione che questi ha conservato l'aspetto di un moccioso [5]. La sua funzione primaria è quella di squittire "bocchan!", nella prima parte della storia, e "Oz!", nella seconda, IN CONTINUAZIONE. Occasionalmente spara a qualcosa, perde il cappello, si sbronza - quando, s'intende, non sta facendosi scamazzare dal suo padrone o insultare dalla dolce Alice, che ha un vocabolario degno dei peggiori scaricatori di porto. Raggiunge l'apice della sua utilità nella battaglia contro lo Stregatto, svenendo dopo cinquanta secondi (dimentico anche del suo adorabile padroncino in pericolo di vita) perché "ha paura dei gatti". D'altra parte questo si dovrà pure al suo segno zodiacale, l'uccellaccio del malaugurio: infatti tende a perdere piume ogni quattro puntate. Tutto sommato la cosa più interessante di Gilbert è suo fratello minore, il che la dice lunga.
  • Kevin Regnard/Xerxes Break (altro nome tipico, come no): pasticcere bulimico col vizio di sputare sangue nelle tazze di thè altrui, dove spesso ficca anche le dita. Con queste abilità sociali non stupisce cha la sua migliore amica sia una bambola di pezza posseduta. Durante un momento di confusione si è cavato un occhio e lo ha dato in pasto allo Stregatto. In realtà, malgrado le apparenze, è un super forte cazzutissimo e blablabla. La sua eccezionale abilità, in linea con i tipici furbacchioni da manga, consiste nello starsene da parte a sogghignare mentre gli altri si fanno il mazzo a tarallo per combattere. E questo nonostante possegga il potere di annientare in un colpo solo tutta la popolazione dell'Abisso.
"Qui, cuoricino di zio..." (Vincent Nightray su insospettabili metodi d'adescamento)
  • Sharon Rainsworth: è un personaggio femminile eterosessuale in uno shonen, non si fa il protagonista e non mostra mai una tetta. Deducete da qui la sua importanza nella serie.
  • Vincent Nightray: fratello minore nonché amante e fungirl sfegatata di Gilbert, è il classico buono-manonproprio, noncattivo-ma quasi, fesso-maviprendoperilculo (sul modello, per intenderci, Tobièunbravoragazzo-ma Madara Uchiha ti sta guardando). Anche questo è un personaggio studiato accuratamente per fregare il Copyright, dato che avere gli occhi di due colori diversi lo salva dall'accusa di plagio verso Fish di Saint Seiya, cui ha rubato tutte le rose nere per farci un giardinetto molto kitsch alla sede dell'Algida [6]. Quando non sta giocando a scacchi con gli animaletti domestici dei suoi colleghi (è forse colpa sua se quando muove il cavallo ne rapisce automaticamente uno vero?), progetta attentati terroristici che però falliscono puntualmente perché è convinto che portare il cappuccio come i suoi compagni gli rovinerebbe irrimediabilmente l'acconciatura. Ha una relazione limpida ed innocente con una bimbetta di nome Echo che usa come paperella nella vasca da bagno.
L'avreste mai detto?
  • Reim [7] Lunettes [8]: è stato inserito nella storia per far sembrare più intelligenti e accattivanti gli altri Cuori di Panna, e anche perché Break aveva bisogno di un anti-stress per tutte le volte che la sua bambola di pezza è in lavanderia. Punto.
  • Jack Vessalius: poteva forse mancare lo spiritello pronto a parare il culo al protagonista quando le cose si mettono male? Poteva. Però c'è. Da vivo designer di carillon, plagiatore di composizioni per piano, stalker ed emerito coglione, rivive negli interminabili flashback dei protagonisti quale glorioso eroe per non aver sventato una trucidazione di massa [9]. Dopo aver fatto l'uomo del mistero per le prime 247 apparizioni, si scopre che Jack Vessalius è una specie di antenato di Oz. Come dite? Ci eravate arrivati subito dopo averlo visto in faccia, dato che è la sua fotocopia, e avevate anche notato che hanno lo stesso cognome? Allora avete ufficialmente superato la soglia d'intelligenza tollerata per la visione di questo anime. Fuori di qui, scio'!
  • Elliot Nightray: si presenta dapprima come l'esame d'autocoscienza del mangaka, che da bravo otaku ha pensato di infilare un fanatico o due mimetizzati nella serie. Questo qui, in particolare, è capace di applicare sistematicamente il metodo decostruttivo su una saga fantasy per spiegare fin nei più minuti dettagli che Oz è un pirla, ma la sua saggezza si rivela completamente inutile, dato che a questo punto dell'anime se n'erano già accorti tutti, Oz compreso. Per rimediare alle lacune intellettuali Elliot cerca di affettare il Re Leone con uno spiedo del trinciapollo sottratto alla merenda pomeridiana di Alice - risultati prevedibili. Alla fine deve accontentarsi di consacrare la sua vita a insultare Oz, funzione che, comunque, lo rende tra i personaggi più apprezzati di tutto l'ambaradan.

Morirà dopo l'ennesimo tentativo di Oz di diventare maggiorenne, scartavetrato a morte dal guscio di un uovo demoniaco.

  • Leo: come Gilbert, è un pietoso scendiletto, ma di classe addirittura inferiore, poiché ritenuto indegno di avere un cognome o un'arma che sappia usare in maniera decente. Al posto di normali occhiali porta un paio di piattini da caffè che gli nascondono per intero la faccia. Trattandosi di un tizio convinto che lo spoiler sia l'ottavo peccato mortale, probabilmente non è poi questa gran perdita.
  • Rufus Barma: un ciccione con una tazza di thè al posto del cappello, o forse un cappello al posto della tazza del ... ah, no, aspetta, in realtà è un gran figone [10] che sputtana i più torbidi segreti di Break nel giro di otto minuti, dove tutti gli altri non avevano cavato un ragno dal buco in 20 episodi. Da ricordare per lo spiccato senso dell'arredamento che l'ha portato a tenersi in casa un teatrino con tanto di attori e spettatori imbalsamati. No, non scherzo mica.
E questo è tutto ciò che vedrai mai.
  • Charlotte "Lottie" Baskerville: merita una menzione solo per aver leccato la faccia del protagonista, durante uno scontro in cui era affiancata da due di cui non è dato neppure sapere il nome. Va evidenziata la sua tendenza a indossare un cappuccio in ogni momento, tranne sotto una nevicata siberiana. E' odiata dalle fangirls perché ha accettato la proposta di Break di diventare amici.


Forse prima o poi qualcuno cercherà di convincervi che esistono altri personaggi, tipo Ada, Oscar, Mrs. Kate, Shelley-sama e compagnia bella. Vi sta mentendo. Qualcuno non ha mai visto lo spot per intero. Fate un favore a voi stessi e a tutti i conigli del mondo: pestate Qualcuno selvaggiamente, scombinategli l'orario sullo Swatch e ficcategli due gocce di veleno giù per la gola con la vostra lingua. Se siete dei veri consumatori di Cuori di Panna, questo non vi ucciderà. In caso contrario c'è sempre il Cornetto di Condoglianze per la famiglia.

Verità incontrovertibili sul mondo di Pandora

Il vero volto dell'Abisso.
  • Se tuo fratello ti rompe i giocattoli e acceca il gatto non è un'innocua marachella da bambini, ma il primo segno che diventerai un mostro gigante affetto da schizofrenia e tutte le persone sul tuo cammino verranno inghiottite in un mondo sotterraneo dove è sempre l'ora del thè e un'orchestra di marionette assatanate suona la sigla di Uomini & Donne 24 ore su 24.
  • L'istrice gigante è l'animale più agile del mondo.
  • Un esercito specializzato di militari addestrati appartenenti a una società segreta sarà sempre più debole di uno schiavo, un clown, una signorina e un bamboccio con rispettivi animaletti domestici.
  • Se sei amico del protagonista e un demone sanguinario dell'Abisso, la prima cosa cancellerà tranquillamente l'altra, così non verrai risucchiato dal potere che distrugge tutti i tuoi simili più sfigati.
  • Ventagli e caramelle sono armi di distruzione di massa.
  • Non ha importanza dove tu viva, è un dato di fatto che la tua casa brucerà e la tua città sarà rasa completamente al suolo, in modo da alimentare una serie infinita di flashback struggenti.
  • Prima o poi tutti si scoprono parenti di Gilbert.
  • È di vitale importanza ai fini della battaglia psicanalizzare il tuo nemico e sentirti dispiaciuto per lui dopo averlo massacrato di botte.
  • Presentarsi a qualcuno è completamente inutile, tanto nessuno usa mai il suo vero nome o possiede meno di 2/3 identità segrete.

Note

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  1. ^ Immaginate il piacere quando la lancetta si muove!
  2. ^ L'unico coniglio che mangia cosciotti di pollo.
  3. ^ Pensavate ad Arcore, ammettetelo.
  4. ^ Ho detto ovunque, esatto. Sicuro di non averne uno su per il sedere proprio adesso?
  5. ^ Ulteriore indice dello smisurato amore del padrone nei confronti di Gil sta nel fatto che quello non lo riconosca, una volta uscito dall'Abisso, nonostante sia completamente identico a prima.
  6. ^ Sarà per questo che Fish viene preso regolarmente a calci nel sedere?
  7. ^ Se non ha neanche il cognome figuratevi un po' quanto viene calcolato.
  8. ^ Okay, ho mentito, ma tanto nessuno resta mai ad ascoltarlo quando si presenta, quindi perché dovreste farlo voi?
  9. ^ Non c'è logica che tenga contro il potere della raccomandazione.
  10. ^ Guai a creare un personaggio parlante poco avvenente - dall'art. 1264 del Manuale del Mangaka Amato dalle Fungirls.
  11. ^ Nel senso più letterale del termine: la sua faccia è avvolta dall'oscurità per l'intera durata della serie.

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