Nonvoyage:Turismo odontoiatrico

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«Sei pronto? Dovrò trapanare per almeno quattro ore...»
« Amsterdam, Berlino, Eurodisney, Barcellona... ormai hanno stufato! Invece mi hanno parlato molto bene di città come Srebrenica, Oradea, Chişinău. Sto andando a fare un giretto da quelle parti! »
(Uno dei primi turisti dentali in procinto di partire.)

Chi vive al confine con la Svizzera sa bene quanto sia conveniente fare benzina oltre frontiera. Allo stesso modo, in molti si sono resi conto quanto possa essere conveniente rifarsi la bocca nell'Europa orientale. Dopo i primi viaggi pionieristici, conclusi con soddisfazione, le agenzie di viaggi hanno fiutato l'occasione, ed hanno iniziato a proporre pacchetti "tutto compreso" che contemplano:

Il tutto a prezzi incredibilmente stracciati: la stessa agenzia di viaggi proporrà una vacanza di una sola settimana in Sardegna, tutto escluso, anche i palloncini, e con dentista a proprio carico, ad un prezzo almeno dieci volte superiore. A partire da questo momento la pratica del turismo odontoiatrico si sviluppa in maniera esponenziale.

Ulteriori sviluppi

 
A Timisoara si fanno i migliori denti del mondo, e gli italiani lo sanno. E i gestori delle linee aeree rumene sanno che gli italiani lo sanno.

Le mete del turismo odontoiatrico, tra i Carpazi ed il Mar Nero, hanno quindi assistito ad un progressivo afflusso di italiani, portatori di euro freschi, ed hanno fatto le cose in grande: le agenzie dedicate al turismo dentale sono quadruplicate, e nuovi studi dentistici sono sorti un po' dappertutto come funghi. Dall'operaio al maniscalco, dal fabbro all'asinaio, dal contadino al casellante, tutti si sono reinventati dentisti, allestendo ognuno il proprio studio nel soggiorno di casa ed operando i pazienti sul tavolo di cucina, utilizzando ketamina come anestetico e strumenti recuperati nei cantieri edili e nelle falegnamerie. Insomma, sul turismo odontoiatrico sono state costruite innumerevoli truffe. La persona avveduta dovrà prestare molta attenzione ai bidoni, vagliando con cura ogni singola proposta di viaggio, ma ciò potrebbe non bastare: gli errori umani sono possibili a qualunque latitudine, dunque anche il più affidabile dei dentisti dell'Est potrebbe fare danni nella bocca di un turista italiano. È quanto sperano ogni giorno i dentisti italiani, che così potranno cazziare lo sprovveduto turista:

« Te l'avevo detto che ti avrebbero rovinato! Anch'io ti avrei rovinato, economicamente parlando, ma adesso avresti la bocca perfetta! »

Siccome il turista gabbato è assai maldisposto verso l'autocritica, ribatterà:

« E cosa ci avrei fatto con la bocca perfetta, se non ho niente di commestibile da infilarci? Invece adesso posso nutrirmi solo di pappette, ma tu non ti farai lo yacht con i miei soldi. E poi, sapessi quanto ho trombato, tra una seduta e l'altra! »

Ma il dentista nostrano vorrà avere l'ultima parola:

« Ecco, fossi in te andrei a farmi qualche esame del sangue! »

Risultati attesi e risultati reali

 
Per il turista dentale la bocca sana non è il fine, ma il mezzo.
« In verità, noi che discendiamo tutti dal Conte Dracula, non abbiamo problemi con i denti: semplicemente, quando ci cadono, ricrescono. In compenso ci vengono le carie alle unghie dei piedi! »
(Confessione estorta ad un dentista di Timisoara.)

Se l'intervento del dentista slavo o transilvano si conclude positivamente dal punto di vista tecnico, il turista dentale potrà finalmente sfoggiare la sua scintillante dentiera davanti a nugoli di ragazzine estasiate; potrà sorridere sprezzantemente a quel pirla del suo vicino, che ancora non ha avuto il coraggio di intraprendere lo stesso viaggio della speranza; potrà tentare la fortuna in qualche reality show. Preso da tutte le amene novità che sembrano quasi travolgerlo, il turista dentale finirà per trascurare, come in fondo ha sempre fatto, ogni più elementare norma di igiene orale, saltando ripetutamente gli appuntamenti con spazzolino e dentifricio, le annuali ablazioni del tartaro, e usando il filo interdentale al posto della lenza nelle gare di pesca sportiva. Nel giro di pochi anni si ritroverà con una bocca in condizioni anche peggiori di prima, e potrà così riorganizzare un nuovo tour nei Paesi dell'Est, alla ricerca del sorriso (ri)perduto.

Turismi assimilabili