Nonnotizie:Mestre: è emergenza clowns in piazza Ferretto

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31 marzo 2009


Mestre - Si sa: al giorno d’oggi non c‘è piaga peggiore dei romeni e dei testamenti biologici, ma ora su tutta la penisola è allarme pagliacci. Dopo It e Patch Adams, un nuovo inquietante accadimento ha rivelato il lato oscuro dei clown, notoriamente tanto amati dagli adulti quanto ammirati dai pargoli per il loro sincero buonumore.

Ronald non ha esitato neppure quando il piccolo Kevin ha cercato di ripararsi alla benemmeglio. Sarà una risata che lo seppelirà?

Al centro dell'episodio di violenza, l'insospettabile Ronald Mc Donald, la mascotte ufficiale dell’omonima nota catena di fast-food, oramai diffusa in tutto il mondo civile. L'affabile burlone ha infatti aggredito, sotto gli occhi di numerosi avventori, il piccolo Kevin Cosmo, un ragazzino di Mestre solito gustarsi lì l’Happy Meal con i suoi coscritti. Un gesto furioso, costata alla vittima cinque giorni di ricovero in ospedale per ferite lacero-contuse e fratture alle mani, riportate nel vano tentativo di difendersi dalla piovutagli gragnuola di sventole.

All'origine di tutto, sembra, un diverbio tra Ronald Mc Donald e il giovane virgulto. Quest'ultimo avrebbe ripetutamente vilipeso la mascotte dapprima facendosi fotografare mentre gli tastava il pacco, quindi schizzandolo con le bustine del ketchup, sostenuto dalle risa e dagli schiamazzi dei compagni.

Il paziente pagliaccio avrebbe dapprima chiesto venia alla giovine masnada, ottenendo invece una sonora pernacchia in risposta. Esasperato, Ronald avrebbe infine aggredito a ceffoni e spintoni Kevin, che insisteva mimando un coito sulla gamba del placido clown. Gli amici sono riusciti a sottrarlo alla furia del clown, che già stava infierendo orinando sulle sue ferite, e chiamare la Polizia e il Suem.

Un episodio che pone molti interrogativi sulla fiducia che le persone spesso ripongono in chi, all'apparenza bonario e disponibile, rivela un temperamento violento pronto ad esplodere.

Il segretario bolscevico della CGIL Guglielmo Epifani sostiene che i problemi sorgono quando una facciata è imposta come ruolo nella propria carriera professionale soprattutto quando questi clown McDonald’s, malpagati e frustrati sono costretti a sorridere e fare i buffoni lavorando con contratti a progetto di tre mesi, aggiungendo inoltre che non se la sente di biasimare Ronald se, riducendo in fin di vita un bambinetto stronzo, ha individuato il modo per rifarsi di una vita di angherie.

Ma in quanto giornalisti missionari della Verità e del Sapere Libero noi della redazione di Nonciclopedia preferiamo avere un parere più autorevole e scientifico: lo psicologo Raffaele Morelli infatti invita ad affrontare la vicenda con pacatezza, senza tracciare un solco netto tra buoni e cattivi: “Il clown triste è una figura archetipica della mia disciplina - ci dice al telefono - È l'espressione più lapalissiana della frattura tra ribalta e retroscena: solari nello spazio pubblico, spesso queste persone rivelano un animo malinconico e collerico nel privato. Vorrei azzardare che il clown evochi inoltre soprattutto oralità e analità, dunque una sessualità antica, sepolta e contestata dall’adulto superegoico. Freud sosteneva che noi sorridiamo o ridiamo dell’ingenuità solo se siamo convinti che chi la commette non è soggetto alle nostre inibizioni, altrimenti ci indigniamo!”

Parole dure. Parole dure che non nascondono la condanna anche da parte del mondo scientifico, perché una giusta pena e aiuti mirati ed efficaci agli individui in difficoltà sono l’unica soluzione per un possibile futuro finalmente avulso dalla violenza.