Nonnotizie:Jihad islamica e influenza suina

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L'agente chimico visto al microscopio. Notare l'estrema aggressività della sostanza.

4 maggio 2009

Tortillas (Messico) ‒ Mentre gli scienziati di mezzo mondo sono impegnati a trovare una cura alla terribile piaga dell'influenza suina, un documento sconcertante ritrovato dalle forze di polizia messicane sembra finalmente far luce sull'origine del virus.

Ritenuto dai più un semplice sfogo di Madre Natura contro gli zotici messicani, in realtà, come si apprende da un video in lingua araba ritrovato in un porcile della città di Tortillas, l'epidemia è esplosa grazie ad un agente chimico rilasciato nell'aria da un kamikaze iraniano e rappresenta a tutti gli effetti il primo passo per attuare la Jihad nei confronti dell'occidente.

Nel video un giovane terrorista, Ahmed Allahinarritu, spiega come sia stato possibile utilizzare i simpatici animali (ritenuti impuri dagli amici musulmani) come vere e proprie armi di distruzione di massa, condendo il tutto con le classiche gag sull'apocalisse e sulla distruzione del nemico capitalista.

Barack Obama ha già preso un impegno concreto con Fiat per convertire le fabbriche della Chrysler in mattatoi al fine di decimare la popolazione suina prima che l'epidemia distrugga il popolo americano, prendendo spunto dalla manovra attuata dall'Egitto. Nel frattempo la comunità europea avrebbe già inviato i propri ispettori in Iran per verificare la presenza di altri agenti chimici in grado di convertire i nostri amici a quattro zampe in terrificanti armi non convenzionali.

La Jihad potrebbe estendersi anche all'Italia. Proprio in queste ore è giunta notizia che il presunto flirt di Silvio Berlusconi con la giovane Noemi Letizia sarebbe dovuto proprio all'influenza suina. Secondo le prime indiscrezioni, il premier sarebbe stato contagiato dal maiale con cui Roberto Calderoli usava uscire la sera e fare lunghe passeggiate per luoghi di culto dell'islam. L'animale è stato prontamente abbattuto, mentre il maialino è stato espatriato in Padania.

Fonti