Nicola Carrassi

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File:Nicola Bartolini Carrassi.jpg
Nicola Bartolini Carrassi: lo trovate in edicola al reparto anime, pronto ad affrontarvi in un match di boxe se comprate i manga sbagliati
« Carrassi è uno dei nostri, deve avere il suo spazio! »
(Diego Dalla Valle su Nicola Bartolini Carrassi)
« Carrassi è i miei occhi e la mia bocca. Non deve andare niente in onda sulle reti se prima non lo dice lui. È come se parlassi io. Quindi ascoltate ed eseguite. Compreso il concetto? »
(Alessandra Valeri Manera su Nicola Bartolini Carrassi)
« È il mio migliore amico mio! »
(MOIGE su Nicola Bartolini Carrassi)

Nicola Bartolini Carrassi Serbelloni Mazzanti Vien Dal Mare (Superdotati, 1971-ivi, molto presto) è il nome di un tipo che, conosciuto come doppiatore, ha deciso di punto in bianco di adattare gli anime per un pubblico di pirla. In realtà, dietro questo mestiere di censore e un'aria da orsacchiotto, Carrassi ha le mani in pasta ovunque. Piano piano, ha salito gradino dopo gradino, da sconosciuto ha realizzato il marketing del primo congresso di Forza Italia, ha creato il club dei giovani milanisti. Non solo: ha cominciato a viaggiare e a coltivare amicizie con personaggi come Tom Cruise (da qui il legame con Scientology), Brad Pitt, amico di sbronze e orge con Colin Farell. Produce film per conto terzi, decide chi deve lavorare e chi no. Ancora oggi ha un'influenza sui produttori giapponesi impressionante e una rete di appoggi politici da fare invidia a Craxi.

Basta digitare il suo nome e si trovano pagine e pagine in tutto il mondo. Provate anche con Ryan carrassi e scoprirete il grande burattinaio.

La vita

Concepito durante la realizzazione di un porno girato a La Spezia e in seguito partorito in una fumetteria di Fanculo, il piccolo Nicola si appassionò ai manga fin dalla più tenera età. Dopo aver passato l’adolescenza a studiare la filosofia giapponese che sta alla base della realizzazione di tutti gli anime e i manga, decise di fare il fumettista.

Purtroppo per lui, lo studio non era il suo forte e all’accademia dei mangaka (quella che ha fatto da modello a Masashi Kishimoto per l’accademia ninja di Naruto) venne fatto bersaglio di lanci di shuriken e legato a un palo senza mangiare per tre giorni. Dopo questa traumatica esperienza, Carrassi lasciò l’accademia per cercare altrove la propria strada. La svolta ci fu un bel giorno in cui il giovane Nicola vide un film doppiato da Donatella Fanfani, che lo ispirò talmente tanto da fargli desiderare ardentemente di diventare doppiatore.


Le opere

Nicola in veste serale

Appena maturata questa grande vocazione dentro di sé, il geniale Carrassi fece le valigie per Sofia per frequentare un prestigioso corso di censura bulgara istituito da uno dei massimi esperti nel settore. Dopo uno stage di tre mesi ad Arcore, durante il quale conobbe la sua grande amica e collega Alessandra Valeri Manera, il Carrassi approdò a Mediaset dove, per la gioia del Moige e il dolore degli appassionati di anime, divenne l’adattore/direttore del doppiaggio/megapresidente di tutti cartoni presenti e futuri. Da allora il mondo dell’animazione nipponica in Italia venne ridotto a uno scempio totale, al cui confronto la Gomorra di Roberto Saviano pareva Disneyland: titoli tradotti che non c’entravano nulla con gli originali, nomi giapponesi non già tradotti o abbreviati (come succedeva prima) ma inventati di sana pianta, regole di ortografia calpestate, violentate e uccise (si pensi a Mery e Steave in Piccoli problemi di cuore), episodi costruiti con un metodo che ricorda più un copia/incolla impazzito piuttosto che un montaggio serio etc… Esempi lampanti di cotanta atrocità sono le serie-martiri Sailor Moon, Marmalade Boy, ossia Piccoli problemi di cuore[1], Slayers, conosciuto come Un incantesimo dischiuso tra i petali del tempo per Rina che andò al mercato e un cavolo comprò ma poi ci ripensò e non se lo mangiò, o Rayearth, meglio noto come Una porta socchiusa ai confini del Sole tra Roncobilaccio e Barberino del Mugello.

Inspiegabilmente i fantasiosi adattamenti del Carrassi fecero girare le palle non solo agli appassionati di anime, comunque avvezzi alle censure targate Mediaset, ma anche tutte le persone con un Q.I normale che, grazie ai tagli a casaccio operati nei cartoni, si erano convinte di avere un cervello regredito allo stato larvale, che non gli permetteva più di capire nemmeno la trama di un cartone animato. Questo finché uno scienziato pazzo non inventò le VHS in versione integrale. Grazie a esse tutti gli amanti degli anime si svegliarono dal loro torpore, avendo constatato che non era colpa loro se guardavano i cartoni alla tele e non capivano mai un cazzo.

Il culmine di questa rinnovata consapevolezza vi fu quando tutti gli otaku i nerd e i bimbiminkia scesero in piazza per il NO CARR DAY, in cui chiedevano al nostro giovane, alto e bellissimo presidente di rimuovere il Carrassi dal suo incarico, altrimenti nessuno di loro avrebbe mai più votato Forza Italia (insomma, la stessa cosa che hanno fatto i romanisti quando Berlusconi voleva comprare Totti). La manifestazione ebbe un successo enorme; basta vedere su Youtube il video di Sabina Guzzanti che sfotte Carrassi vestita da Sailor Moon o di Marco Travaglio che svela in Mondovisione le dimensioni del pene del suddetto. Silvio fu costretto suo malgrado a cacciare il Carrassi a calci in culo.

Fine di un eroe, Inizio del Padrino

Lasciata Mediaset, l’intrepido Carrassi non si perse d’animo. "Con il mio curriculum i datori di lavoro faranno a botte per avermi", pensava l’ingenuo giovine. Continuò a lavorare con la Yamato (aveva iniziato nell'87) Yamato Video, presso la quale massacrò il pur valido anime Slam Dunk. Aveva fatto i conti senza l’oste, però: il pubblico che acquista gli home video, infatti, è leggermente diverso da quello televisivo. Il motivo risiede nel fatto che chi compra VHS e DVD li paga e spesso anche cari, per cui vuole vedere l’anime in versione integrale, comprese le tette delle protagoniste, mentre gli spettatori dei cartoni di Mediaset sono per il 30% bimbiminkia e per il 70% membri del Moige col block notes che un po’ di censura se l’aspettano. A riprova di quanto detto, il Carrassi fu defenestrato dalla Yamato Video dopo che si rifiutò di ridoppiare le parti del cartone animato, dove per assurdo, ha fatto dire tutte le porcate che mai fu capace di inserire sui cartoni mediaset. così il sodalizio tra lui e Fabrizio Ferrario (durato più di 10 anni) andò a remengo di lavoro. Da allora il Carrassi vagò senza meta in cerca di altri anime da rovinare per sempre, ma nessuno era così scemo da affidargli un incarico di qualsiasi genere, fosse anche come spazzino.

Il nostro, parte così per il Giappone e adorato da mangaka e animatori, si fa ficcare in ogni produzione direttamente dalla casa madre. I suoi colleghi, ex colleghi e futuri colleghi si sentono rodere ancora oggi.

Il nostro è salito così sul carrozzone di Forza Italia, è poi passato a Mediolanum diventando il pupillo di Ennio Doris. Nel 2001 ha iniziato ad acquistare film e cartoni animati per la Medusa e La Fox. Di fatto, è andato alla sorgente: ha cominciato ad acquistare gli anime come facevano Mediaset e Yamato, ad assegnarli alle case di doppiaggio. A decidere chi doveva dirigere il doppiaggio e doppiare. "Le critiche degli otaku sono state la mia fortuna" ha confidato una volta Carrassi ai suoi fidi "Comprano il mio libro o leggono le mie riviste solo per darmi del macellaio e altre cazzate. Ma comprano. E io porto a casa la pagnotta, mentre loro si consumano per non aver visto un po' di sangue dal naso o perché abbiamo chiamato Peter uno che in giappone si chiama Kazzzoooo". Signori si nasce!!

Note

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  1. ^ Che pare più un episodio di Dottor House che un cartone animato

Voci Correlate

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