Narcolessia

dà noccicolopedia lencicopedia libbera da lortografia
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
ATTENZIONE
Questo utente possiede poteri paranormali.
Trattare con cautela.

La narcolessia è una misteriosa capacità extrasensoriale (v. oltre), di frequente riscontro in individui affetti da un comune disturbo del sonno noto in ambiente medico come cecagna.

Cenni sulla malattia

La cecagna è una patologia subacuta che si manifesta con attacchi di sonnolenza improvvisa che spingono il malato a lasciarsi cadere in avanti (da cui il termine scientifico: abbiocco). Le cause scatenanti possono essere innumerevoli; inoltre si osserva una predisposizione genetica, la cui frequenza aumenta secondo un cline da nord a sud.

Un raro caso di narcolessia precoce

Ad ogni modo, la cecagna tipica colpisce i giovani di età compresa tra i 15 e i 25 anni, soprattutto maschi, in cui gli attacchi di abbiocco si concentrano nel momento di dedicarsi allo studio - tanto che la cecagna è stata anche soprannominata "morbo dello studente".
La patogenesi è incerta. Si ritiene che il cervello di questi soggetti sfrutti le noiose ore di studio e di lezione per riposarsi e recuperare le energie spese in attività ben più importanti, come le nottate con gli amici o al computer scaricando porno da Nonciclopedia[1].

Fasi

Nella forma classica, l'attacco di cecagna da studio segue questo schema:

  1. Stato di veglia iniziale: il soggetto ha appena aperto il libro.
  2. Intorpidimento: si comincia ad avvertire la sonnolenza, generalmente già dal primo paragrafo.
  3. Abbiocco: il soggetto cede e si accascia sul tavolo. La rapidità con cui questo accade è proporzionale alla capacità del libro di far cascare le pall-... le palpebre.
  4. Risveglio momentaneo parziale: se ne possono verificare diversi, che si alternano agli abbioccamenti, in un ciclo che dura diverse ore.
  5. Fase REM
  6. Fase Losing My Religion: il risveglio all'ora dei pasti, seguito da una scarica di mosconismi per la consapevolezza di aver sprecato ore senza concludere nulla.

L'esperimento di Cassano

I pazienti durante l'esperimento

Nel 1965 l'emerito professor Antonio Cassano e la sua équipe del MIT effettuarono osservazioni dal vivo su 10 volontari affetti da cecagna da studio, i quali a causa di questo problema erano costretti a passare sui libri molto più tempo di quello necessario a leggerli, sottraendo così ore preziose a pratiche ben più adatte ad un sano sviluppo, quali lo sport, la masturbazione e lo sparticulo agonistico.
Analizzando i filmati, lo scienziato scoprì che questi studenti rimanevano svegli, ed effettivamente studiavano, in media 2 minuti per ogni ora trascorsa piegati sui libri (o meglio, sdraiati sui libri).

Tuttavia, inaspettatamente, questo dato contrastava con la velocità di lettura rilevata nello stesso esperimento, che era di circa 10 pagine l'ora. Infatti, sebbene disastroso, questo rendimento era troppo elevato rispetto al tempo effettivo trascorso da svegli dai soggetti: era impensabile che fossero in grado di studiare ben 5 pagine al minuto, specie considerate le capacità cerebrali dei soggetti in esame.

Studentessa impegnata in una sessione di narcolettura

L'esperimento fu ripetuto 3 volte con diversi campioni, ma la discrepanza tra tempo di veglia e pagine studiate rimaneva invariata. Fu così che il professor Cassano avanzò l'unica spiegazione plausibile: ossia che gli studenti, seppur lentamente, continuavano a leggere anche durante il sonno - "narco-leggere", da cui narcolessia.

Conoscenze attuali

Inizialmente accolta con scetticismo, la teoria del Cassano si fece rapidamente strada nella comunità medica man mano che altri scienziati trovarono riscontri e conferme dei suoi esperimenti. Oggi la capacità di narcoleggere di alcuni individui è riconosciuta quasi all'unanimità, benché resti ignoto come sia possibile.

Inoltre, studi successivi hanno dimostrato come il concetto di narcolessia sia generalizzabile ad altri fenomeni.

La prof. Surround

Nel 1973 la professoressa Dolby Surround scoprì che l'87% degli studenti capaci di narcoleggere si addormentavano anche durante le lezioni, ma erano in grado di prendere appunti nel sonno. Tali appunti erano ovviamente inservibili, ma ciò non toglie nulla all'eccezionalità del fatto.

Altri esperimenti furono condotti su campioni non composti da studenti, e anche lì si osservavano esempi di attività in stato catatonico.
Così ad oggi il termine di "narcolettico" si è esteso ad indicare tutti quegli individui, affetti da sonnolenza cronica, che si addormentano continuamente ma sono in grado di svolgere le proprie mansioni anche nel sonno, senza interrompersi.

In particolare, sono tipicamente esercitate da narcolettici le professioni di:

e tante altre.

Note

  1. ^ Oh, io non vi ho detto nulla...
  2. ^ "Mamma, guarda, in questa polpetta c'era un anello!"


In dettaglio

Dopo questa breve introduzione, passiamo ora alla descrizione particolareggiata della narcolessia. La patofisiologia della narcolessia è basata su alterazione . . . . . . del sistema nervoso centrale, ed in particolare dei centri . . . . . . per la regolazione del ritmo sonno-veglia. I sintomi fondamentali della narcolessia (cataplessia, allucinazioni ipnagogiche e . . . . . paralisi . . . nel . . . sonno) sembrano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .