Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca

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Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca è il dicastero del Governo italiano preposto allo smantellamento del sistema scolastico nazionale, dell'Università e della ricerca.

Il ministro è l'on. avv. Mariastella Gelmini del Popolo della Libertà, già - nell'ordine - baby-sitter dei figli di Silvio Berlusconi, segretaria di Silvio Berlusconi, portaborse di Silvio Berlusconi.

Cenni Storici

Esistente già dal 1861, sotto il governo di Don Camillo Benson conte di Cavour, e con la denominazione Ministero della Pubblica Istruzione, fu soppresso il 12 settembre 1929 dal "governo" Mussolini in quanto ente troppo libero e troppo intelligente, quale era all'epoca cosiderato, che lo sostituì col Ministero della Maleducazione Nazionale, vero modello del moderno ministero della distruzione pubblica attuale. Nel nuovo dicastero venivano forgiate le brillanti menti delle cosiddette "squadracce", dei "Vigilanti della Morte" ed altri mentecatti del genere.

L'attuale configurazione del Ministero è il risultato della fusione del Ministero della Pubblica Istruzione con il Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica, quest'ultimo nato nel 1987, in pieno regime DC-PSI, al fine di accontentare la sempre crescente sete di potere di politici da quattro soldi.

L'accorpamento fu deciso verso la fine degli anni '90 in seguito all'osservazione del fatto che tanto le scuole quanto le università italiane versavano ormai in condizioni tanto pietose che, per infliggere loro il colpo di grazia, un unico dicastero potesse bastare. Tale decisione fu inserita nella Riforma Bassanini del D. Lgs. n. 300/1999, e attuata dal Governo Berlusconi II, nel 2001.

Nel Governo Prodi II (2006), la necessità di dare a tutti i partiti il giusto numero di poltrone, comportò un ritorno ai due ministeri separati: il Ministero della Pubblica Istruzione e il Ministero dell'Università e della Ricerca. Il Ministero della Pubblica Istruzione venne affidato a Giuseppe Fioroni, ministro talmente inutile da risultare a tutt'oggi sconosciuto persino agli uscieri del Ministero stesso; il Ministro dell'Università e della Ricerca, durante il Governo Prodi II, era invece Fabio Mussi, passato alla storia per il record delle promesse fatte e non mantenute, promesse per le quali si è guadagnato l'appellativo di Ministro Spacco-qua-spacco-là.

Ciononostante, il peggior ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, nella storia della Repubblica Italiana è stato, senza dubbio, Letizia Moratti, un personaggio mitologico con il corpo metà pterodattilo e metà iena ridens, e il cervello ottenuto da un incrocio tra Silvio Berlusconi (di cui possiede l'intelligenza e le capacità politiche) e Hannibal Lecter (da cui ha ereditato esclusivamente il feroce cannibalismo). Infine, in seguito alla Finanziaria 2008, legge n. 244/2007, si decise di ritornare alla Riforma Bassanini reistituendo l'attuale denominazione del Ministero.

Si prevede che lo smantellamento del sistema scolastico e universitario italiano sarà completato entro il 2011; da quel momento il Ministero, non avendo più ragion d'essere, sarà eliminato e saranno istituite nuove cariche indispensabili per l'assorbimento, nel mondo del lavoro, delle persone più incolte e incompetenti d'Europa. È per questo motivo che, del riciclaggio del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, si sta già occupando attivamente il Ministero delle Pari Opportunità.

Struttura

Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (in sigla MIUR), si articola in una serie pressoché infinita di sottostrutture, tutte rigorosamente inutili e piene di fannulloni privi di qualunque competenza.