Mezzi di trasporto truzzi

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Il giovane truzzo preferisce spostarsi in scooter, perciò viene anche definito scuterano (dal latino "SQUOTER ANUS", ovvero "colui che ama assaporare robusti scossoni all'altezza del buco del culo"). La sua più grande passione è acquistare scooter di ultimissima generazione: circolano infatti per le strade con SR, Zip, Phantom F12, Booster e NRG nuovi di zecca, convinti che possano raggiungere velocità elevatissime, squallidamente vicine ai 90Km/h. Come se i modelli più nuovi non fossero già sufficienti, i truzzi hanno iniziato a modificare vecchi modelli come la classica Vespa (rigorosamente originale giusto per incrementare il livello di polveri sottili), dipingendoli di colori assurdi come il rosa shocking (per le femminucce) e il violetto Milka o il verde-piastrella-da-cesso (per i maschietti), riempendolo inoltre di adesivi come 69, A-style, D&G o altre sigle truzziane.

Motorino truzzo: ditemi se non vi viene voglia di dargli fuoco

Riveste comunque un ruolo di indiscutibile importanza nella cultura truzziana l'antica arte delle modifiche del proprio scooter. Quando un truzzo vede uno scooter per gare regolamentari su pista, o comunque con elaborazioni fatte da gente che se ne intende (come meccanici o giovani secchioni che prima dell'acquisto leggono le specifiche del mezzo), non può resistere all'impulso di imitarli rozzamente andando a montare sul loro motorino le parti più inutili e oscenamente costose; un truzzo non è contento finché il suo povero vespino non raggiunge le emissioni di biossido di carbonio (e le prestazioni) di una mietitrebbia. Per la loro mentalità burina il prezzo è un'elemento secondario, anzi, i soldi buttati nel cesso sono sempre motivo di vanto per i truzzi... o per lo meno di quelli abbastanza evoluti da possedere un sistema di numerazione (molti di essi al massimo riescono ad arrivare a "minchia oh questo è uguale a quello").

Il truzzo-scuterano-estremista è ovviamente convinto di padroneggiare perfettamente l'arte delle modifiche scooteristiche, sfondando quindi inevitabilmente in amenità quali "il mio motorino tocca i 140 ed ha ancora 2 fermi", "io ho un elaborazione da pista: carburatore 12' e TT (marmitta identica alla ZX)", "nel variatore metto le palline di carta per andare più forte" oppure "ho montato un cilindro 80". Dopo aver sentito tutto ciò, chiunque si ritenga degno di appartenere al genere umano non può far altro che sbellicarsi e sfottere crudelmente il minorato. Attualmente l'affermazione truzziana peggiore in fatto di scooter è "ho tolto tutti gli adesivi e adesso raggiungo i 100 Km/H con tutti i fermi!!" oppure "il mio motorino fa i 140km/h con i fermi malossi".

Il casco prediletto del truzzo è il "padellino" o "scodella", oppure il casco integrale monocromatico, anch'esso rosa shocking, pieno di scritte e senza visiera. Tale casco, quando non accompagnato da stupido cappellino oberato di paillettes in guisa di coniglio di Playboy, si troverà solitamente nella vacillante posizione dell'Utilizzatore di Cessi Pubblici Che Non Vuole Abbassare Le Chiappe Sull'Asse Altrimenti Prende Le Malattie. L'oggetto, fermato unicamente da una cinghia/cappio posizionata proprio sul pomo d'Adamo, ballonzola grottescamente sul retro della chiorba del soggetto in modo tale da non farlo aderire in nessun modo alla sacra pettinatura ottenuta mediante ore di sapiente impiego del seghino, della pialla e dello scalpello. Qualora un provvidenziale incidente (cui un individuo dotato di casco in postura canonica avrebbe potuto sopravvivere) liberi finalmente il mondo dalla stupida esistenza del truzzo, la sua criniera sarà comunque salva.

La posizione di guida per il truzzo maschio è "seduto in fondo alla sella così sembro più alto" mentre per il truzzo femmina è quella in ginocchio sul poggiapiedi con il culone e relativa cellulite sulla punta della sella a mo' di "Nessuno me lo mette nel culo? Pazienza, c'è sempre la sella del motorino...".

Una volta giunto alla maggior età, il truzzo sostituisce lo scooter con l'auto, in genere una Seat,una Golf GTI oppure una Mini Cooper, possibilmente S(chi non ha la versione S, ovviamente "kittata" Cooper Works, è definito uno straccione sfigato); il modello varia comunque a seconda delle possibilità economiche dei genitori. La quattroruote viene regolarmente equipaggiata con potenti impianti Hi Fi, e tutto ciò che le ultime mode impongono in fatto di "tuning". Musica house, disco, hardcore, techno, reggaeton, remix d'ogni genere, successi della musica napoletana, del Piotta o di Amanda Lear, fino ad arrivare all'inno Maracaibo, vengono sparati a volume da lobotomia dalle potenti casse a beneficio dei propri simili, dei propri nemici e degli ignari cittadini dormienti.

Sta recentemente prendendo piede l'uso di auto come Audi A3, Fiat Punto anni '90 non catalizzate, e per i più abbienti a volte anche un'Alfa Romeo. E sempre più spesso si possono notare quelli che, avendo la fortuna di essere figli di papà pillanzoso, girano baldanzosi con Smart (collaborazione Mercedes e Swatch, praticamente un orologino a petrolio), oppure con BMW e altri macchinoni da papponi, tendendo per lo più alle biposto coupè-cabriolet, che garantiscono un'adeguata ventilazione delle chiome cementate.

In auto, la formazione tipica è composta da un pilota, che guida aggobbito sul volante mentre muove il collo a ritmo di musica e gira il volante compiendo una rotazione del corpo di 360°, e da uno o più passeggeri, che ascoltano la musica ed avvertono il capobranco/pilota di eventuali nemici da investire o tormentare con tipiche frasi del gergo locale. Si è calcolato che in una tipica serata d'estate, tra le 7 di sera e le 2 di notte, passano in media 10 truzzi automobilizzati, sempre gli stessi, in costante giro turistico per il paese alla ricerca di truzze femmine. In mancanza di topa, corrono a velocità allucinanti attraverso qualunque tratto stradale anche vagamente somigliante ad un rettilineo, illuminandolo suggestivamente con i ridicoli neon sotto la scocca. Il rapporto truzzo/comune automobilista è di 1 a 5, ovvero ogni 5 auto normali c'è un carnevalesco ammasso di paccottiglia che tenta inutilmente di schiantarsi contro un palo.

I truzzi sono estremamente pigri, e tendono a parcheggiare più vicino possibile al loro obiettivo, genericamente bar o discoteche, in modo da sforzare quanto meno i loro arti inferiori e da preservare le energie per l'accoppiamento. Ciò si traduce generalmente col posteggiare la propria macchina in terza fila, al centro d'un incrocio, poggiata orizzontalmente su di un muro o all'interno delle toilette pubbliche. Quasi sempre inutile l'intervento delle forze dell'ordine.

Che possieda un'auto o uno scooter, il truzzo ama cimentarsi in acrobazie con esiti spesso (ma sfortunatamente non abbastanza) letali: controsterzi agli incroci, burn-out della ruota posteriore del motorino con conseguente grippaggio e/o sbiellaggio del gruppo termico, impennata con conseguente frattura delle zampe superiori (le cosiddette braccia), rettilinei ad alta velocità con arrivo direttamente in caserma o impennate con conseguente caduta su feci canine.

Una Panda special, automobile di rara truzzaggine.

E, per finire, ecco un elenco di accessori indispensabili nell'auto di un truzzo che si rispetti. Per quanto i concetti di truzzo e rispetto possano essere utilizzati nella stessa frase.

  • Pupazzo assurdo (o in alternativa rosario di plastica) appeso al retrovisore;
  • Neon sotto la scocca;
  • Cerchi tamarri da 16" o 17"(per il truzzo, più grandi e costosi sono i cerchi, più "stilosa" diventa la vettura);
  • Gomme della Kenda o Toyo, o similari;
  • Borchie finto cerchio da mercatone rigorosamente fissate con fascette al cerchio in lamiera;
  • Tappini valvole ruota assortiti colorati e luminosi;
  • Volante di pelo o Momo colorato;
  • Dadi di peluche, purché stonino totalmente con il resto della macchina;
  • Radio rigorosamente Kenwood, Clarion o Alpine (le radio Blaupunkt vengono escluse per la difficoltà di pronunciarne il nome, spesso pateticamente storpiato in "bau-punk" o "bradipo"). Nel caso l'autoradio sia Kenwood, è d'obbligo accompagnarla con l'apposito adesivo sul lunotto posteriore, rigorosamente appiccicato al contrario;
  • Impianto audio da quattro soldi dell'Audiola, comprendente anche un subwoofer nel bagagliaio; poco importa se questo lo rende impraticabile e sostanzialmente inutile dato che non può più essere riempito;
  • Copricintura della Sabelt stile "auto da rally";
  • Fazzoletti di tutti i concerti di Vasco Rossi distribuiti sui poggiatesta di ogni sedile;
  • Finto terminale di scarico doppio o maxi;
  • Tubo di scarico forato per far sembrare che il sopracitato terminale funzioni alla perfezione;
  • Salvadanaio per la scorta dei gettoni dell'autolavaggio;
  • Fendinebba gialli o blu intenso;
  • Vetri oscurati, spesso fatti in casa, riconoscibili dalle orrende grinze in superficie;
  • Strisce adesive "racing" composte da semplici quadrati a scacchiera disposti sugli angoli della vettura o intere piste continue cofano-tetto-baule;
  • Accessori vari per interni ed esterni, a piacimento, di derivazione eBay o supermercato;
  • Per i più abbienti, paraurti, minigonne e spoiler stile "Fast and Furious", completamente inutili ed estremamente fragili, ma loro non lo sanno;
  • CD-ROM appoggiato al parabrezza o al lunotto ("Così minchia quando vado tipo a duevventi l'autovelox, cioè rimane tipo sparaflesciato e cioè glielo metto in culo agli sbirri!")