Mario Merola

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« Oi carceriere miiiooooo ohi caaarcerieeeeee!!! »
(Mario Merola prega disperatamente il carceriere di farlo uscire nel film Le porno carcerate)
« I' stong' carcerato... e mamma moreee!!! »
(Mario Merola sulla madre)
« Va a 'ffa quatte bbucchine co' e denocch'int'a 'mmerdaaaa, pè na femm'na 'bbella aggio perzo pur'io a libbertààà »
(Mario Merola nella commovente sceneggiata 'E denocchie int'a'mmerda)
« 'N copp' e' ro Vesuvio.... 'na raffica 'e mitra, abbascio 'o mare 'e Mergellina... Don Gennaaaaaaààà »
(Mario Merola in una sua canzone qualsiasi)
« Quanto lo odio! »
(Umberto Bossi su Mario Merola)
« Mi ha scoperto lui! »
(Gigi D'Alessio su Mario Merola)
« Ma non poteva farsi i cazzi suoi? »
(Tutti sulla dichiarazione precedente)
« Il nostro cantante preferito »
(La camorra su Mario Merola)

Mario Gennaro Ciro Merola, detto O'Mast (Napoli 1901, Napoli 2006) è stato uno dei più grandi cantanti italiani di sempre, secondo solo a Immanuel Casto ma prima di Gigi D'Alessio. Trattava frequentemente i soliti temi: Napoli, mondezza, camorra, la mamma, e via dicendo.

La Vita

Mario Merola nasce a Napoli il 6 giugno del 1901 da una famiglia di 29 figli. La sua voce potentissima come la sirena di un porto lo fece distinguere dalla massa: fin dalla più tenera età incise dischi con i gruppi black metal napoletani più in voga.

La Carriera

Nel 1906, a 5 anni di età, inizia a cantare con il gruppo Gli Alfieri della Munnezza. Dopo i primi 78 giri, rivelatisi fiaschi, decise di andarsene e lavorare come guappo presso il boss locale Don Salvatore Gargiulo.

Il boss scopri' la grande voce di Mariolino e gli fece incidere un disco. Peccato che poi non suonava più.

A 13 anni mette su la sua prima pornosceneggiata, intitolata O' chiavatore. Fu un grandissimo successo di pubblico e di critica che lo portò ai vertici della canzone napoletana nel mondo. In seguito esordi' nel cinema con una sequela di film pro camorra tutti uguali.


La Morte

Dopo una lunga e felice vita, la tragedia: qualcuno osò paragonare il suo pupillo Gigi D'Alessio a lui! E cosi', devastato dal dolore, passò a miglior vita, lasciando 15 figli uno più stonato dell'altro.