Titolo visualizzato | Lingue caucasiche nordoccidentali |
Criterio di ordinamento predefinito | Lingue caucasiche nordoccidentali |
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ID della pagina | 153633 |
Lingua del contenuto della pagina | it - italiano |
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Creatore della pagina | GorillaK2 (rosica | curriculum) |
Data di creazione della pagina | 22:04, 19 nov 2014 |
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Descrizione | Contenuto |
Article description: (description ) This attribute controls the content of the description and og:description elements. | Le lingue caucasiche nordoccidentali, note anche come abcaso-adighezie, o abcaso-veramente, sono un gruppo di lingue parlate nella regione del Caucaso, principalmente in Russia (Adigezia, Kabardino-Balkaria, Karačaj-Circassia), nel territorio di Abcasia (un pascolo al confine col Nagorno-Karabakh conteso da due contadini in lite), tra i trapezisti del Circo Barnum, in alcune zone della Turchia, in un gruppo di Bikers chiamato Circassian Eagles e presso il convento delle Figlie Appecoronate Ma Guardinghe di Santa Violata a Tskhinvali (in Ossezia del Sud). Sono formate da vari dialetti, molto diversi tra loro, che generavano in passato incomprensioni e faide sanguinose, che arrivavano a mietere vittime anche tra i criceti e altri animaletti da compagnia. Il problema era complesso; i vocaboli usati erano più o meno gli stessi ma assumevano significati totalmente diversi. Ad esempio, la parola yamkitz significava "auguri" in cabardo, "batticarne" in adighè e "fottiti" in ubykh. Nel corso di una riunione del Consiglio dei Vecchi Anziani Ancora Vivi, tenutasi sulle alture del Bručosiev, si convenne di usare una lingua comune durante gli incontri tra le varie etnie. Ciascuno tentò di imporre la propria e allora, per non far torto a nessuno, la scelta cadde su una comunque molto diffusa e allo stesso tempo super partes: il napoletano. Da allora vige il bilinguismo amministrativo: tutte le scritte di pubblica utilità vengono stampate nella lingua locale e in partenopeo[1]. |