Titolo visualizzato | La rabbia |
Criterio di ordinamento predefinito | La rabbia |
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ID della pagina | 158369 |
Lingua del contenuto della pagina | it - italiano |
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Creatore della pagina | GorillaK2 (rosica | curriculum) |
Data di creazione della pagina | 17:22, 12 dic 2015 |
Ultimo contributore | Executive2 (rosica | curriculum) |
Data di ultima modifica | 15:19, 3 gen 2023 |
Numero totale di modifiche | 14 |
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Descrizione | Contenuto |
Article description: (description ) This attribute controls the content of the description and og:description elements. | La rabbia è un film del 1963 diviso in due parti: la prima scritta e diretta da Pier Paolo Pasolini, la seconda da Giovannino Guareschi. Per chi si fosse perso il secondo, stiamo parlando del creatore dei personaggi di Don Camillo e l'onorevole Peppone. Tuttavia, considerando che nell'articolo si terrà conto solo della parte di Pasolini, non ce ne frega una prestigiosa minchia né di lui né della simpatica coppietta. È realizzato attraverso il montaggio di materiale di repertorio dei cinegiornali, archivi storici di diversi Paesi, interviste alla vicina impicciona, chiacchiere da barbiere, nonché fotografie da libri d'arte e da rotocalchi. È in sostanza un riassunto degli anni '50 ma analizza, in modo fortemente critico e polemico, i fenomeni e i conflitti socio-politici di quel decennio. Diciamo la verità: "il film è palesemente una grande rottura di coglioni" e quindi, se avete di meglio da fare (tipo andare a spolverare la tomba della vostra bisnonna sepolta in Colombia) non fatevi scrupoli. Però è anche vero che per certi versi è un documentario attualissimo, alcune cose sono ancora come allora, altre possono essere spiegate come una conseguenza di quei fatti. E comunque Bogotá sarà lì anche domani. Ricapitolando: |