Karate
Il Karate (in giapponese 伝え=^.^=らさらに(_*_)第二次後) è un'antica arte marziana di difesa che viene usata soprattutto in Giappone per colpire le vecchiette che tentano di passare avanti alla fila in posta o dal medico[1]. Inoltre, è una delle capacità di base di ogni muratore o demolitore, in quanto consente agilmente di spaccare blocchi di cemento armato indistruttibile con la sola forza di una manata.
Storia
È impossibile, data la mancanza di fonti storiografice certe, descrivere la nascita e l'evoluzione del Karate dalle sue origini ad oggi. Meglio così, almeno ci si può sbizzarrire con la fantasia.
Tanto tempo fa, in un arcipelago lontano lontano...
Tutto ebbe inizio all'alba dei tempi nelle minuscole isole dell'arcipelago Giapponese, più precisamente in Sardegna - che ora si trova in Italia, ma solo grazie all'azione della tettonica a zolle -, dove si praticavano comunemente due tipi di arti marziali. La prima di queste era il Kenpō cinese, una sorta di "boxe", solo combattuta tra un uomo e un gregge di pecore, la seconda era il Te, preferibilmente al limone, servito con ghiaccio. Gli adepti delle sue scuole erano in costante faida tra loro, rappresentando, i Kenpō, gli scapestrati figli dei contadini e in generale delle classi sociali più povere, e i Te i nobili ed irritanti figli dell'aristocrazia sarda, che passavano tutto il giorno immersi negli esercizi di meditazione, yoga, bella calligrafia, erboristeria e tante altre cose tremendamente maschie.
La nascita del Karate
Tuttavia, la dissennata amministrazione dell'isola costrinse l'imperatore ad intervenire di persona nella gestione delle finanze della Sardegna. Pensando che, dopotutto, l'isola si sarebbe inevitabilmente separta dal Giappone per andarsene da qualche altra parte, l'imperatore decise di inviarvi degli emissari con il compito di tagliare tagliare e ancora tagliare qualsiasi costo eccessivo. La delegazione era capeggiata dalla prima giardiniera di corte Maria Stella Gelmini.
Il primo provvedimento dell'oculata nobildonna fu quello di tagliare i fondi all'istruzione, accorpando il Liceo SocioPsicoPedoPornografico (in forma di acronimo LSPPP) al Centro di Formazione Pastorizia e, soprattutto, la scuola di Kenpō e la scuola di Te in un unico plesso scolastico che prese il nome di Istituto Tecnico Karate[2]. Assieme alle scuole, si unirono anche le tecniche di combattimento. Nasceva così, un po' per caso, una delle più celebri discipline orientali che non contemplino l'utilizzo di un anime o di un computer.
In breve tempo il neonato Karate soppiantò tutte le arti marziali, perfino il Mikado, che era la stessa cosa del Karate ma si combatteva con dei bastoni (bō) ricoperti di cioccolato.