Gods of Metal

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia biologica a km 0.
Versione del 11 apr 2009 alle 00:03 di Komet (rosica | curriculum) (Via, via...)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Template:Inrestauro


Questo utente è un nerd!
Quindi tranquillo, non sei l'unico povero Cristo che non ha capito un'acca di quello che c'è scritto qui,
mettiti il cuore in pace, hai ancora una vita sociale e non puoi capire il nerdiano.
Provvederemo a farti diventare uno di loro.
Tomoyo Daidoji al Gods of Metal 2006.

Il Gods of Metal è il più grande festival musicale per voci bianche del mondo, e viene organizzato annualmente in Svervegia. Viene altresì chiamato Gozz of Metal, visto che vi suonano le band più gozze del momento.

La rilevanza di questo avvenimento musicale, della durata variabile dai due giorni ai sei anni ed allestito ogni anno verso l'inizio della stagione primaverile (precisamente l'inizio ufficiale si ha quando sbocciano i fiori dei ciliegi), si è accresciuta col tempo fino a rendere il Gods of Metal un appuntamento d'interesse mondiale. Il primo di questi festival risale al 1797.

Il livello dei gruppi e dei cantanti che partecipano a questo evento si è alzato moltissimo da quando è stato soppresso lo Zecchino d'oro, soppressione causata dal fatto che secondo i Papaboys un mucchio di bambini che non cantino esclusivamente inni al Papa è da ritenersi blasfemo. Così il Gods of Metal 1982 ospitò per la prima volta dei cantanti stranieri, i giapponesi.

Lo scopo principale del concorso è di sensibilizzare gli abitanti del pianeta che è sbagliato censurare gli Anime in nome di qualunque moralità.

NonNews

NonNotizie contiene diffamazioni e disinformazioni riguardanti Gods of Metal.


Sistema di premiazioni ed origine del nome

Al termine del Gods of Metal di ogni anno è stabilito un vincitore, al quale andranno qualche banconota da 480000 lire, un paio di frigo a pedali color marrone ed una Subaru modello Baracca. Inizialmente il/la fortunato/fortunata veniva scelto per alzata di mano, poi si è passati ad una comune giuria di Otaku per poi approdare al sistema definitivo: il bestemmiometro. Il funzionamento è molto semplice; al termine dell'esibizione del cantante/gruppo si punta l'apparecchio in questione verso il pubblico; questi raccoglie tutti i commmenti ed alla fine determina il coefficiente Bestemmie/secondo. Chi realizza il coefficiente più basso è eletto vincitore del festival di quell'anno.

Il nome del festival trae origine dal palco su cui si esibiscono i gruppi, infatti Gods of Metal significa appunto Dei del Metallo, con ovvio riferimento al palco su cui tutti si esibiscono (realizzato in ferro).

Musica

Le vincitrici dell'edizione 2007.

Non esiste un genere di musica unico da presentare al Gods of Metal, in quanto la parola Metal nel nome come abbiamo già detto non si riferisce ad alcun genere musicale. Solitamente vengono presentate canzoni in giapponese (più raramente in inglese) cantate da bellissime ragazze, le Idol; non mancano i cantanti maschi, ma anche se la loro musica rimane comunque di altissimo livello generalmente il pubblico propende a votare per le protagoniste femminili. Infatti capita spesso che il genere di musica vincitore in un anno non sia lo stesso dell'anno successivo o precedente, in quanto gli spettatori tendono a valorizzare le doti canore di questo o quel cantante/gruppo.

I Metallari

Attratti dal nome del concorso ogni anno si riversano in Svervegia migliaia di esseri vestiti completamente in nero e puzzolenti come capre, i cosiddetti Metallari; con essi sono arrivati anche i loro cantanti preferiti (di cui sopra abbiamo un breve elenco), convinti che il Gods of Metal fosse un festival dedicato esclusivamente ai metallari ed al metallo in generale. Ma si sbagliavano. E dopo essersi fatti trascinare dall'entusiasmo delle band che si susseguivano ininterrottamente sul palco finirono per diventare tutti degli Otaku; la conseguenza più evidente è il nuovo successo dei Judas Priest "Sono una Sirena", iniziato a scrivere a partire dal 2000 proprio a causa del loro mancato successo nello stesso festival che consacrò alla storia della musica la grande Tomoyo Daidoji.

Collegamenti esterni