Giorgio Bocca

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« Che uomo, che coerenza! Ho imparato tutto da lui! »
(Daniele Capezzone su Giorgio Bocca)
« Solo gli stupidi non cambiano mai idea. »
(Giorgio Bocca a chi gli rinfaccia di cambiare un partito ogni venti minuti)

Giorgio Bocca è un giornalaio italiano, venerato come santo dalla Chiesa Cattolica e dai nostalgici del Ventennio.
Nato nel 1920, morto nel 1943 e risorto più forte che mai nel 1945, San Giorgio Bocca ha consacrato la sua vita ai valori di antisemitismo, servilismo e tradimento. Assieme ai confratelli Norberto Bobbio e Indro Montanelli ha fondato l'Ordine dei fratelli di Giuda.
La sua festa liturgica si svolge il 25 aprile.

Controversie

Da sempre appassionato di sport, Bocca scrisse in gioventù alcuni articoli in cui incitava la gioventù fascista a testare la resistenza delle proprie mazze da baseball sulle teste dei cittadini ebrei.
Più volte accusato di essere uno dei firmatari del Manifesto della razza, Bocca si è sempre difeso asserendo che okay, sì, su quel documento compare il nome di un certo Giorgio Bocca, ma a parte la firma identica, la stessa data di nascita e lo stesso indirizzo di residenza non ci sono prove per pensare a qualcosa di più di un comune caso di omonimia.

Aneddoti su Giorgio Bocca

  • Al momento è di sinistra, ma per sicurezza tiene la divisa da gerarca fascista sempre pulita e stirata.
  • La foto presente nella quarta di copertina dei suoi libri non ritrae la sua faccia ma un pezzo di materia organica anfibia comunemente detto merda, casualmente prodotta da Bocca stesso.
  • Come suggerisce il nome, Bocca caga per via orale: per questo quel che dice pare spesso una stronzata.
  • È solito sottoporsi a scrupolosi bidet usando l'acqua del Po e asciugandosi con una copia dei Protocolli dei Savi di Sion.
  • Fa spesso sogni bagnati su Giorgio Almirante.
  • È in grado di intonare Faccetta Nera a suon di scoreggie ascellari.
  • Porta sempre all'interno dell'ano il suo cimelio più caro: una foto autografa di Enrico Mattei.
  • Se gli si va di soppiatto alle spalle e gli si urla di colpo nelle orecchie: "CAMERATA, ALL'ERTA!" scatta in piedi battendo i tacchi.
  • Ha un modo particolare di salutare, alza infatti la mano sinistra a pugno chiuso e il braccio destro a mò di saluto romano.
  • Ha accusato Gianpaolo Pansa di essere un lecchino della destra.
  • Quando vede una persona con il nasone dimentica di colpo la sua condizione fisica di larva in stato avanzato di decomposizione ed è preso dall'irrefrenabile impulso di picchiarla a sangue al grido di "Vade retro, sporco giudaico assassino di Cristo!"
  • Crede che la globalizzazione sia lo sporco che si forma tra le dita dei piedi quando si suda, perciò la odia.