Giampaolo Pazzini

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Giampampaolo "il pazzo pazzo testa di cazzo" Pazzini nato a Wembley, vicino Pescia, qualche anno fa, dovrebbe essere un attaccante (colui che nel gioco del calcio ha il compito di segnare), non raccomandato e ci tengo a dirlo. E' cresciuto ai Margini delle Coperte dove si fa notare dai furbissimi osservatori dell'Atalanta, ignari di aver scoperto l'uomo che sarà considerato il futuro del calcio italiano e che di conseguenza porrà le basi per la fine di quest'ultimo. Mentre milita nella città di Atalanta conosce quello che sarà l'amore della sua vita, il giovane talento per eccellenza, Montolivo, dando vita alla coppia di fatto Pazzolivo. Secondo indiscrezioni i due si sarebbero sposati clandestinamente in seguito a uno scontro a cuscinate nello spogliatoio. Dopo due stagioni schifosamente mediocri, sempre senza raccomandazioni, passa alla Fiorentina, causando il suicidio di molti tifosi bergamaschi. Diventa subito il miglior panchinaro della storia viola, rinnovando il modo di stare seduti: giocatori del calibro di Gilardino, Montervino, Calaiò e Paolo il gemello, si recano alla sua dimora (la panchina del Franchi) per chiedere consigli su come stare seduti comodamente. Il povero pazzo ha di fronte a se Luca il palo e non riesce a trovare spazio, si sfoga nella nazionale dei bambini, dove sodomizza i compagni più giovani. Ma finalmente si avvera il suo sogno, Toni si ubriaca all'October Fest e diventa irreperibile, allora i genii della Fiorentina si ricordano di quell'ormai pezzo di panchina pagato a peso d'oro e gli propongono di diventare suo erede. Il testa di pazzo dopo i primi tentennamenti (si trovava cosi bene seduto), decide che è arrivato il suo momento e si mette in gioco. In gioco per modo di dire nonostante tutto di palle ne vede poche, gli sono familiari solo quelle che Bobo Vieri e un Emigrato drogato gli hanno poggiato sulla testa.