Gabber

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È IN ATTO UNA COSPIRAZIONE!
Molte persone risultate indignate da codesto articolo si sono dimostrate brutali, querelanti e leggermente stronze.
Ma noi, uniti sotto il segno dell'Omino Sentenzioso ed armati col nostro amore per Nonciclopedia (amore platonico, ovviamente) bandiremo una nuova crociata e puniremo tutti quegli sporchi infedeli!


« Un vero Gabber odia anche il proprio cuore...a proposito signore, lo vuole un uovo di pasqua per la ricerca contro il cancro? Sono solo 5 euro per un'opera buona... »
(Gabber durante la discussione con un passante)
« Hey, non guardate me! Non c'entro proprio niente io!! »
(Gaber su Gabber)
« Io non ho i capelli posso essere un gabber?? »
(Claudio Bisio su Gabber)

Il gabber è un individuo in via di estinzione a causa dei suoi amici fighetti e punk.

Descrizione

li riconoscete subito hanno tute dell'australian scarpe air max girano con i marsupi e le casse in mano...i gabberotti hanno quasi tutti la boccia mentre le gabberotte hanno o le treccine colorate o capelli rasati da una parte. molti gabber hanno pircing. girano sempre in gruppo.mai soli.

gabber Storia[modifica | modifica sorgente]

La musica hardcore è un sottogenere della musica techno. La sua caratteristica principale è l'uso di una drum machine con un distorsore in modo tale da generare un'onda quadra con pitch decrescente. L’hardcore nasce a Rotterdam, e si distingue per le sonorità potenti e aggressive. L'hardcore old-school dell'inizio e la metà degli anni novanta aveva poco più di 130 battiti per minuto (bpm) ed era molto più morbida di quella attuale. Il ritmo della tipica musica techno-hardcore moderna parte da circa 180 bpm in avanti (salvo alcune eccezioni). L'espandersi del mercato discografico hardcore portò alla luce i primi abiti cosiddetti Merchandise labels, ovvero veri e propri capi d'abbigliamento, come bomber, tute, t-shirt e cappellini, con segni e scritte dalle case discografiche hardcore. Con il passare degli anni, questo tipo di abbigliamento è penetrato radicalmente all'interno del movimento. Solitamente i gabber indossano capi d'abbigliamento come tute da ginnastica, o polo, marchiati Australian, uscita sul mercato olandese ma di marca italiana ovvero prodotta dalla ditta L'Alpina con texture e tinte sgargianti, molto in voga nell'iniziale periodo rave e appartenente maggiormente alla cultura centro-europea, e con ai piedi le Nike Air Max Classic, ma si possono trovare anche marchi come la Cavello, nato appositamente sull'ondata gabber, ed originariamente copia dell'Australian, e marche riconducibili all'abbigliamento tennistico, come: Fila e Sergio Tacchini e Diadora . Particolare proprio e caratteristico della cultura gabber del primo periodo è l'assoluta coincidenza dei costumi fra i sessi. Gli abiti ed i prodotti che vanno a definire "l'uniforme" gabber, pur appartenendo di diritto al mondo maschile, sono i medesimi, senza alcuna variazione, del mondo femminile. A tal punto da comprendere anche la rasatura dei capelli, completa o laterale o della nuca anche chiamato doppio taglio e in italia chiamato taglio all'olandese. Successivamente lo stile estetico gabber è mutato, avvicinandosi molto allo stile Skinhead, classico delle curve del Nord Europa. Se i primi gabber nella maggior parte erano apolitici, in questa seconda fase solo alcuni si rifanno a ideologie fasciste, e in alcuni casi naziste ma non tutti perché alcuni gabber erano anche di etnie diverse , coloro che appoggiavano l'ideologia di estrema destra adornando i propri abiti con spille o toppe raffiguranti simboli normalmente associati all'estrema destra. In questi anni insieme al classico abbigliamento gabber, vengono accostati i tipici marchi british usati nella cultura skin, come Lonsdale, Louis Vuitton, Burberry, PitBull,Fred Perry,Tree Strake,Ben Sherman e alcuni gabber iniziano ad indossare anfibi Getta Grip,Rangers e Dr. Martens, alternandoli alle Nike Air Max Classic simbolo storico che non viene mai abbandonato dal movimento , la variazione del gabber che decide di non essere piu apolitico ma di pensarla più con ideologie di estrema destra porta anche delle problematiche nel movimento sia nel rispetto del prossimo sia nella cultura del gabber variando la base del movimento stesso cioe la parola stessa gabber che vuol dire amico , e essendoci razzismo un gabber caucasico non può piu essere amico di un gabber di colore, perciò i gabber di estrema destra non vengono ben visti dal movimento vero e proprio che rimane per la maggioranza apolitico , oltretutto il gabber di estrema destra viene visto male anche dal popolo nazi skin perché definiscono i gabber di destra feccia, siccome cercano di assomigliare al popolo skin non avendo gli stessi ideali valori/opinioni e mentalità il gabber di destra soprattutto in italia viene talmente odiato dai nazi skin che viene perseguitato dai nazi stessi con vere missioni punitive. di conseguenza i veri gabber rimangono apolitici anche in seguito. A differenza del primo, nel secondo periodo, pur mantenendo invariati alcuni accessori culto, come le Classic, o la polo Fred Perry,Lonsdale o Australian, alcune gabberine (soprannome tipicamente italiano dato alle gabber di sesso femminile) iniziano a mutare costumi, indossando la gonna da ragazza tipica delle cheerleader ma sempre di marca Australian tipicamente da tennista, o altri indumenti appartenenti all'immaginario collettivo porno, ma molto spesso utilizzano la tipica tuta australian tipica dell'abbigliamento gabber maschile. La capigliatura tipica delle "gabberine" è costituita fondamentalmente da una parte di capelli rasati a zero(dietro la nuca), con varianti diverse o completamente tirati con coda di cavallo alta a volte normale o con trecce & treccine posteriore a volte di colori naturali o stravaganti e spesso davanti una frangetta a volte tinta con vari colori, mostrando sempre la nuca rasata, se non a volte le piu estreme completamente rasate come i maschi. In Italia In Italia la cultura Gabber è sempre stata abbastanza malleabile alle mode subalterne dei teenager(sempre sottovalutata come una moda passeggera errando e mai presa in considerazione come un vero e proprio stile di vita come in Olanda, Tranne alcune eccezioni di Gabber italiani convinti), ed oltre agli stili sopraelencati si assiste a fenomeni mutevoli a seconda della zona del paese. Comunque la comunità italiana si distingue per aver introdotto marchi quali Oxbow, Kappa, e la famosa tuta acetata dell'Adidas a tre strisce. Nascono quindi mode nelle mode differenti, come a Roma, dove alcuni gabber fanno rientrare nell'"uniforme gabber" anche zaini di piccole misure, di varie marche come nike, adidas o lonsdale. Nell'Italia settentrionale nel 1999/2000 nasce la moda, ormai oggi utilizzata ovunque, del "cappellino tirato su"; prima dovuto alla testa rasata che facendo "pressione" sul cappello incastrava il tessuto in una posa alzata, poi divenuto un vero e proprio must per tutto il movimento. Tipicamente italiana è anche la moda dei piercing, cosa invece non rispecchiabile nel resto d'Europa, dove l'utilizzo di tali accessori non è considerata come parte caratterizzante del movimento, bensì è vista come una scelta personale. Un fenomeno collegato al movimento, riguarda i cosiddetti hardcore Warriors, nati tra i frequentatori abituali della discoteca bresciana "Number One", ben prima dell'arrivo della "cultura gabber" in Italia non appartenentialla cultura gabber , similari solo per gradire lo stesso stile di musica. Primo periodo (94-97) Solitamente i gabber indossano capi d'abbigliamento, come tute da ginnastica, o polo, marchiati Australian, uscita sul mercato olandese con texture e tinte sgargianti, molto in voga nell'iniziale periodo rave e appartenente maggiormente alla cultura centro-europea, e con ai piedi le Nike Air Max IV , uscite nel mercato nel 91 nei modelli Classics e BW. In Olanda viene utilizzato come marchio alternativo all'Australian la Cavello un marchio Olandese, utilizzato dai Gabber nel periodo di scarsa reperibilità dell'Australian (nel 96) e alcuni anche indossando il "Bomber" giubbotto tipicamente usato anche dagli "Skinheads". La comunità italiana si distinse per aver introdotto marchi quali Oxbow, Kappa, e la famosa tuta acetata dell'Adidas a tre strisce. L'espandersi del mercato discografico hardcore portò alla luce i primi abiti cosiddetti Merchandise labels, ovvero veri e propri capi d'abbigliamento, come bomber, tute, t-shirt e cappellini, con segni e scritte dalle case discografiche hardcore. Con il passare degli anni, questo tipo di abbigliamento è penetrato radicalmente all'interno del movimento. Particolare proprio e caratteristico della cultura gabber del primo periodo è l'assoluta coincidenza dei costumi fra i sessi. Gli abiti ed i prodotti che vanno a definire "l'uniforme" gabber, pur appartenendo di diritto al mondo maschile, sono i medesimi, senza alcuna variazione, del mondo femminile. A tal punto da comprendere anche la rasatura dei capelli, completa o laterale. Secondo periodo (98-02) Successivamente lo stile estetico gabber è mutato, avvicinandosi molto allo stile Skinhead, classico delle curve del Nord Europa. Se i primi gabber nella maggior parte erano apolitici, in questa seconda fase solo alcuni si rifanno a ideologie fasciste, e in alcuni casinaziste ma non tutti perché alcuni gabber erano anche di etnie diverse , coloro che appoggiavano l'ideologia di estrema destra adornando i propri abiti con spille o toppe raffiguranti simboli normalmente associati all'estrema destra. In questi anni insieme al classico abbigliamento gabber, vengono accostati i tipici marchi british usati nella cultura skin, come Lonsdale, Louis Vuitton, Burberry, PitBull,Fred Perry,Tree Strake,Ben Sherman e alcuni gabber iniziano ad indossare anfibi Getta Grip,Rangers e Dr. Martens, alternandoli alle Nike Air Max Classic simbolo storico che non viene mai abbandonato dal movimento , la variazione del gabber che decide di non essere piu apolitico ma di pensarla più con ideologie di estrema destra porta anche delle problematiche nel movimento sia nel rispetto del prossimo sia nella cultura del gabber variando la base del movimento stesso cioe la parola stessa gabber che vuol dire amico , e essendoci razzismo un gabber caucasico non può piu essere amico di un gabber di colore, perciò i gabber di estrema destra non vengono ben visti dal movimento vero e proprio che rimane per la maggioranza apolitico , oltretutto il gabber di estrema destra viene visto male anche dal popolo nazi skin perché definiscono i gabber di destra feccia, siccome cercano di assomigliare al popolo skin non avendo gli stessi ideali valori/opinioni e mentalità il gabber di destra soprattutto in italia viene talmente odiato dai nazi skin che viene perseguitato dai nazi stessi con vere missioni punitive. di conseguenza i veri gabber rimangono apolitici anche in seguito In Italia In Italia la cultura Gabber è sempre stata abbastanza malleabile alle mode subalterne dei teenager(sempre sottovalutata come una moda passegger e mai presa in considerazione come un vero e proprio stile di vita come in Olanda, Tranne alcune eccezioni di Gabber italiani convinti), ed oltre agli stili sopraelencati si assiste a fenomeni mutevoli a seconda della zona del paese. Comunque la comunità italiana si distingue per aver introdotto marchi quali Oxbow, Kappa, e la famosa tuta acetata dell'Adidas a tre strisce. Nascono quindi mode nelle mode differenti, come a Roma, dove alcuni gabber fanno rientrare nell'"uniforme gabber" anche zaini di piccole misure, di varie marche come nike, adidas o lonsdale. Nell'Italia settentrionale nel 1999/2000 nasce la moda, ormai oggi utilizzata ovunque, del "cappellino tirato su"; prima dovuto alla testa rasata che facendo "pressione" sul cappello incastrava il tessuto in una posa alzata, poi divenuto un vero e proprio must per tutto il movimento. Tipicamente italiana è anche la moda dei piercing, cosa invece non rispecchiabile nel resto d'Europa, dove l'utilizzo di tali accessori non è considerata come parte caratterizzante del movimento, bensì è vista come una scelta personale. Un fenomeno collegato al movimento, riguarda i cosiddetti hardcore Warriors, nati tra i frequentatori abituali della discoteca bresciana "Number One", ben prima dell'arrivo della "cultura gabber" in Italia non appartenentialla cultura gabber , similari solo per gradire lo stesso stile di musica. Questo movimento pur accostandosi a quest'ultimi nell'ascolto di musica hardcore (anche se orientati a suoni ritmi più ossessivi, come l'Industrial hardcore o la Speedcore), differisce radicalmente per quanto riguarda l'abbigliamento e il modo di ballare. Gli Hardcore Warrios utilizzavano abiti molto appariscenti, come tute aderenti e fluorescenti, guanti in pelle, scarpe Buffalo (un particolare modello di scarpe a zeppa), e variegati accessori, oltre a caratterizzarsi per un look fatto di creste multicolori e multiforma (stile street punk), e la faccia dipinta da vari disegni, oltre al pogo (ereditato da altre culture giovanili) utilizzato come "ballo" a differenza dei gabber e del loro tranquillo ballo solitario chiamato hakken e in italia doppio passo incrociato o passetto.

Negli ultimi anni, con il crescere di popolarità del mondo gabber, sempre più ragazzi decidono di abbracciare questo stile di vita, facendo nascere alcune distinzioni interne, che vedono contrapposti i più "anziani", e i neofiti, o più semplicemente i ragazzini che si vestono ed atteggiano a gabber, spesso bollati come "fuffa" (espressione usata nel Nord Italia), o come "zwabber", in italiano tradotto in "radazza" (modello di scopa), a sottolineare il disprezzo per coloro che (a detta loro) sono privi delle basi culturali del movimento.

La società Gabber

I rapporti tra gabber e gabber sono oggetto di studio da tantissimi anni. Non esiste infatti un rapporto di fratellanza tra gabber diversi, nonostante condividano gli stessi "ideali", ma sembra più che altro che ci siano odio e rivalità. Le prove a sostegno di questa ipotesi sono:

  • il fatto che tra i gabber le risse sono molto frequenti, anche se nessuno sa mai il motivo per cui scoppiano;
  • spesso vanno in discoteca armati di coltelli o oggetti contundenti;
  • ognuno ha amici più grandi che arrivano con una Golf tamarrata solo quando c'è da fare a mazzate... da buoni gabber gli amici maggiori picchiano anche l'amico più piccolo e infine si scannano tra loro
  • tentano di rubarsi a vicenda gli oggetti che identificano il loro stato di gabber (cappellini in primis, bomber, scarpe, paste, ecc... per questo si pensa che si rasino i capelli per evitare che gli vengano rubati anche quelli)

Questi punti hanno inoltre dato vita alla teoria detta "There can be only one" per cui la rapida estinzione dei gabber non sia solo dovuta alla caccia al gabber (leggere sotto), ma anche a un processo interno al movimento. Secondo questa teoria ogni gabber mira a essere l'ultimo gabber rimanente (il film L'ultimo dei Gabber è proprio ispirato a questa teoria) sulla faccia della terra. Si fa quindi degli amici solo per combattere inizialmente in gruppo tutti gli altri gabber e rimanere contro nemici che già conosce.

I gabber oggi

i gabber anche detti gabberotti\e non hanno voglia di menare ma solamente di rilassarsi andare agli after o alle ega seratone con gli amici e ovviamente non mancano le droghe... in alcuni casi i gabber non sono amichevoli però poi durante una serata riuniti tutti per lo stesso scopo sono amichevoli i gabber tornano verso le 10 della mattina e li ritroate ubriachi drogati e sdraiati sulle panchine dei pachi nonostante i giorni seguenti sono tormentati da dolori loro continuano ad andare a queste mega fese che purtroppo avvolte finiscono con molte risse.

Frasi

Tipiche frasi di un gabber:

  • "Check my penis"
  • "Gianna aveva un coccodrillo e un dottore."
  • "Fuck the police."
  • "Suck my dick."
  • "Fuck."
  • "Mi scusi , potrei avere un Mc flurry con chiodi al posto di smarties ?"
  • "La trasversale di un angolo che taglia una parallela incidente nell'asse y coincide con una situazione geopolitica in continuo sommovimento che riflette una realtà psicosociale del globo terracqueo moderno: cioè oh, non esistono più le mezze stagioni..." (frase di un gabber impastato... e acculturato)
  • "L'hardcore non è morta."
  • "L'hardcore non è morto."
  • "Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie" (gabber di prima).
  • "Si sta come il sabato sera sul Booster con la tipa" (stesso gabber, rinsavito).
  • "Sgrunf ghhh gllgghh..." (gabber con le convulsioni dopo un eccesso di anfetamine)
  • "I wanna rave all night with you..." (frase più romantica che un gabber possa tirare fuori)
  • "Dux mia lux".(da leggere "duper mia luper")
  • "Weilà, weilà!" (saluto Gabber)
  • "Bitch!" (spiaggia).
  • "Io sono stato al namber uan" (un gabber 14 enne in una discussione con amici).
  • "Gabber for life, figa oh..."
  • "Scappa, che c'è la pula."
  • "Hardcore is my life."
  • "Hardcore for life."
  • "Hardcore will never die"
  • "L'hardcore sì che è vera musica!"
  • "Olaaaaaaa!" (Saluto gabber)
  • "Sabato c'è un evento al Flo!"
  • "Non vedo l'ora di andare al Number One"
  • "Mother Fucker"
  • "Il gabber deve essere cattivo dentro!"
  • "Io da grande sarò un cattivone... e avrò anche un mini-me."
  • "Io vivo come cazzo voglio! Cazzo ti guardi?"
  • "E chi, in veder giovin donzella in tanta doglia, la cagion non stima esserne amore?" (riflessione sulla morte dell'hardcore)
  • "Scappiamo, ci sono gli sbirri!!
  • ''E' l'hardcore che mi rende cattivo!! (giustificazione per le facce deformate durante il ballo)