Frate Cipolla

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Ricostruzione di Frate Cipolla.
« È stato in Buffia, in Truffia e in Terra di Menzogna. »
( Gente come te su Frate Cipolla.)

Frate Cipolla era un prete che, come tutti i preti moderni, tentava di estorcere denaro ai poveri con l'inganno.

Personaggi attinenti a Frate Cipolla

Guccio Balena (alias Guccio Porco)

Ritratto di Guccio Balena.
« Egli è tardo,sugliardo e bugiardo; negligente, disubbidiente e maldicente; trascutato, smemorato e scostumato. »
( Frate Cipolla su Guccio Balena)

Costui era il fante di Frate Cipolla (ovvero un modo più carino per dire che era lo schiavo di Frate Cipolla) il quale era attratto sessualmente da qualunque cosa animata e non, verrà poi tratto in inganno dai due bricconcelli Giovanni del Bragoniera e Biagio Pizzini.

Nuta

Realistica ricostruzione di Nuta.
« Grassa e grossa e piccola e mal fatta, con un paio di poppe che parean due ceston da letame e con un viso che parea de'Baronci, tutta sudata, unta e affumicata. »
(La descrizione di Nuta presente nella novella.)

Nuta era la cuoca del paesino, ella, come avrete potuto capire dalla descrizione non era molto attraente, ma nella novella farà una scappatella con Guccio.

La truffa famosa

Il furbo[citazione necessaria] Frate Cipolla organizzò una truffa a scapito dei contadini i quali credevano ad ogni cazzata che gli dicevano. La truffa consisteva nel mettere una penna di pappagallo in un forziere per poi far credere ai contadini che fosse stata la penna con cui l'arcangelo Gabriele scriveva. Ma due bricconcelli decisero di rovinare la festa a Frate Cipolla, quindi vollero scambiare la penna di pappagallo con dei carboni. Per fare questo dovettero distrarre Guccio Porco, e lo fecero facendolo incontrare con la sfigata di Nuta la quale non aveva mai visto un pene. Quando poi Frate Cipolla doveva far vedere la penna dell'angelo Gabriele ai contadini, apri la cassaforte e vi trovò i carboni, quindi si giustificò dicendo che erano i carboni con il quale San Lorenzo fu arrostito.

« Signori e donne, voi dovete sapere che, essendo io ancora molto giovane, io fui mandato dal mio superiore in quelle parti dove apparisce il sole, e fummi commesso con espresso comandamento che io cercassi tanto che io trovassi i privilegi del Porcellana, li quali, ancora che a bollar niente costassero, molto più utili sono a altrui che a noi. Per la qual cosa messom'io in cammino, di Vinegia partendomi e andandomene per lo Borgo de'Greci e di quindi per lo reame del Garbo cavalcando e per Baldacca, pervenni in Parione, donde, non senza sete, dopo alquanto pervenni in Sardigna. Ma perché vi vo io tutti i paesi cerchi da me divisando? Io capitai, passato il Braccio di San Giorgio, in Truffia e in Buffia, paesi molto abitati e con gran popoli; e di quindi pervenni in Terra di Menzogna, dove molti de nostri frati e d'altre religioni trovai assai, li quali tutti il disagio andavan per l'amor di Dio schifando porco d'altrui fatiche curandosi dove la loro utilità vedessero seguitare, nulla altra moneta spendendo che senza conio per quei paesi.  »
(Eh?)

Riflessioni

  • Ma se la novella è ambientata nel 1300, come facevano ad avere una penna di pappagallo? mistero. . .
  • Perché questo Frate era chiamato Cipolla? Boh. . .
  • Perché a qualcuno dovrebbe interessare di Frate Cipolla? . . .
  • Ma sopratutto se questa novella è del 1300 perché dobbiamo studiarlo ancora adesso alle scuole superiori?
  • Ma la novella di Frate Cipolla è scritta in bimbominkiese?

Curiosità

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