Evasione fiscale

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia in libertà vigilata.
Versione del 5 mag 2009 alle 22:32 di I hate niubbos (rosica | curriculum) (Creata pagina con '{{incostruzione}} L''''evasione fiscale''' è un'attività ludica particolarmente spassosa che consiste nel prendere per il naso lo Stato, dichiarando di guadagnare, p...')
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Template:Incostruzione L'evasione fiscale è un'attività ludica particolarmente spassosa che consiste nel prendere per il naso lo Stato, dichiarando di guadagnare, poniamo, 10000 l'anno, mentre se ne guadagnano millemila. Si tratta di un'azione estremamente deplorevole e indegna di persone civili, ma tanto lo fanno tutti!

Storia dell'evasione fiscale

I primi evasori fiscali della storia furono senza dubbio gli scimmioni di 2001: Odissea nello Spazio, dato che omisero volontariamente di dichiarare al Fisco l'acquisizione di un monolita dal valore di suppergiù un centinaio di clave, al valore dell'epoca.

Altro esmpio illustre di evasore fiscale fu il faraone egiziano Keope, il quale, per assorbire i guadagni non dichiarati ottenuti tramite lo smaltimento abusivo di mummie nel Nilo, ordinò la costruzione della famigerata piramide.

L'evasione fiscale nell'antica Roma

Fu all'epoca del grande Impero Romano che gli evasori fiscali affinarono le tecniche che permisero loro di sopravvivere attraverso i secoli.

Uno dei più geniali e attivi frodatori professonisti fu, senza dubbio, Giulio Cesare, il quale arrivò addirittura ad assoldare dei finti pirati affinché lo rapissero e chiedessero un forte somma per il rilascio, in modo che i familiari pagassero e i soldi in più andassero a finire in un banca svizzera. Accadde però che i pirati chiedessero una somma troppo piccola per poter riempire il buco da miliardi di dindini lasciato nel bilancio del futuro imperatore, per cui il nostro suggerì loro di aumentare il riscatto. Poiché però i pirati non stettero ai patti e vollero tenersi più della quota pattuita, Cesare, da gran tirabidoni qual era, decise di inseguirli fingendo un impeto di valore e di orgoglio e li colò a picco prima che dicessero "A"(cioè prima che testimoniassero contro di lui).

Comunque, Cesare fu soltanto uno tra i tanti famosi evasori che rimasero attivi a Roma. Basterà citare, a puro titolo esmplificativo, Vespasiano, che fece costruire un'infinità di gabinetti pubblici a sue spese per sviare gli esattori