Dracula di Bram Stoker

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« Io to mio penvenuto in mia umile timora! »
(Ratzing Dracula accoglie Jonathan Harker nel suo modesto castello.)
« Ya? »
(Professor Dottor Signor Miss Van Helsing su qualsiasi cosa.)
« Vorrei avere un bel gattino, si! »
( R.M. Renfield su colazione sostanziosa.)

Dracula di Bram Stroker è un film del 1890 diretto dal pluripregiudicato regista italo-thailandese Francesco Fiat Berretto, basato sull'omonimo romanzo dell'omonimo autore. La pellicola è stata molto apprezzata dalla critica, dal pubblico e dal circolo degli ultranovantenni qui all'angolo per la magistrale interpretazione di Berretto, che si è attenuto fedelmente alla storia, alle scene e alla caratterizzazione dei personaggi presenti nel libro.

Trama

La pellicola comincia con un breve antefatto al libro, inventato di sana pianta dal regista, nel quale viene raccontata la struggente storia di Vladimir Andrij Ševčenko Luxuria Dracula, nobile condottiero transilvano, che, a seguito di un effimero malinteso con il postino, perde la moglie. Ella, infatti, si suicida in preda al dolore quando le viene consegnato un messaggio recante la firma del marito e le parole "Sono morto". Un attenta analisi calligrafica svelerà in seguito che la lettera fu scritta da un bambino di 2 anni. Sentendosi tradito dal servizio delle poste transilvane, Vlad stringe un patto col Diavolo giurando vendetta sui servizi postali di tutto il mondo. Millemila anni dopo, quando il conte dovrebbe essere già bello che morto, inizia la storia vera e propria. Jonathan Harker, giovane imbianchino londinese, viene chiamato a sostituire un suo collega, tale R.M. Renfield, nella tinteggiatura della facciata di un castello nell'Europa dell'Est, sperduto nel bel mezzo dei Carpazi. Noncurante del fatto che il suo predecessore sia tornato da quel luogo con lievi disturbi mentali e che a breve dovrebbe convolare a nozze con la sua amata Mina, Jonathan si arma di pennello e cazzuola e parte in viaggio per i Carpazi. Dopo un lungo tragitto costellato di strani avvenimenti (lupi che ululano, vecchiette che sputano per terra facendo le corna e visioni di cazzi che roteano nel vuoto), il giovane imbianchino giunge finalmente al castello, dove viene accolto da un vecchio decrepito col mantello rosso e una parrucca a forma di culo. Anche al castello, tuttavia, non manca di assistere ad eventi paranormali come porte che si aprono e si chiudono da sole, ombre antropomorfe che se ne vanno beatamente per cazzi loro e vampiresse vogliose che scopano qualunque cosa si muova.

« A dispetto di quello che credevo, la società qui sembra essere molto più sviluppata e tecnologica che da noi: hanno porte automatiche, proiettori olografici e la prostituzione è legale. Sarà una pacchia! »
(Dal diario dell'ingenuo Jonathan Harker, 3 trettembre 1890.)

Ben presto, tuttavia, l'imbianchino londinese scopre che il Conte ha evidenti tendenze omosessuali e lo ha imprigionato nel castello, in modo da poterne abusare sessualmente a qualsiasi ora del giorno e della notte. Ad un mese di distanza dall'arrivo di Jonathan, il Conte dà finalmente inizio al suo piano per conquistare il mondo e distruggere i sistemi postali: compra un castello a Londra, fa preparare cinquanta casse di fresca terra di camposanto transilvana e, con queste, parte alla volta della capitale inglese, lasciando il ragazzo imprigionato nel castello con l'unica, infelice compagnia delle tre ninfomani non-morte.

Nel frattempo, in Inghilterra, la troieggiante Lucy Westnera (migliore amica della promessa sposa di Johnatan) partecipa al programma televisivo Women And Men condotto da Mary O'Philips e qui, tra i suoi tre corteggiatori, sceglie ovviamente il più ricco. I due si sposano e, prima ancora che abbiano il tempo di consumare, PAM! arriva Dracula e il gioco è finito. Che sfiga, eh? La giovane Lucy, vittima del morso di Dracula (con cui non disdegna anche una veloce scopatina extra-coniugale), è condannata a trasformarsi a sua volta in una temibile creatura della notte. Gli altri, che non hanno la più pallida idea di cosa stia succedendo e del perché Lucy da un giorno all'altro si sia deperita come un fossile, chiedono aiuto al grande... ma che dico, al Magnifico... al SEN-SA-ZIO-NA-LE dottor AbrahKadabram Van Helsing, un vecchio pazzo olandese ritenuto la somma autorità nel campo dell'occulto (egli ha infatti completato tutti i giochi della serie Castlevania in modalità ultra-difficile senza mai perdere una vita). Van Helsing giunge a Londra e, dando una fugace occhiata attraverso la finestra al mignolo del piede destro di Lucy, capisce che dietro questo strano avvenimento c'è lo zampino di Dracula.

« NOSFERATU! Dracula, il mio acerrimo nemico! Colui che ho inseguito per tutta una vita! NOSFERATU! BOMBA! »
(Van Helsing, vittima della demenza senile)

Mentre Van Helsing e l'allegra compagnia si scervellano su come salvare la povera ragazza dalla dannazione eterna, il Conte Dracula si reca in una clinica di bellezza londinese e ne esce visibilmente ringiovanito, quasi avesse cinquecento anni in meno. Da quel momento, si da alla vita mondana: passeggia allegramente per le strade di Londra, partecipa a rave-parties, serate in discoteca; viene a conoscenza anche delle ultime scoperte e invenzioni del mondo occidentale, come il fuoco, la ruota e il cinematografo. In tutto questo tram-tram, incontra fortuitamente Mina che, acciderba, è identica alla sua piùcchedefunta moglie (c'è chi dice sia addirittura interpretata dalla stessa attrice!) e se ne innamora perdutamente. Mina, riservata e fedele al marito sulle prime, finisce con l'innamorarsi del conte e dedicarsi con lui all'erotismo satanico.

Come dici? Manca ancora un'ora e mezza di film? Hahaha!