Diabolik: differenze tra le versioni

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'''Diabolik''', il cui nome in origine era '''Ncol U' Diabbolik''', è un personaggio creato da due arzille vecchiette di Milano nei favolosi anni sessanta.

== La leggenda della creazione ==
La milanesissima Angela Giussani viveva nei pressi della stazione di Cadorna e un giorno, mentre aspettava il treno, fu avvicinata da un [[Terrone|losco figuro]] che parlava con forte accento [[Napoli|pugliese]]. Costui le propose la tipica [[truffa]] del pacco: la bella confezione di una radio ultimo modello celava infatti un vecchio libro tarlato di [[Fantomas]]. La Giussani si accorse troppo tardi della truffa e riuscì solo a scorgere il malefico tizio che, da lontano, le lanciò una frase che cambiò per sempre la sua vita:

{{Quote|Nessuno vince contro me! Ncol U' Diabbolik! Bwahahahaha}}

Proprio in quell'istante il treno gli passò di fianco e lo risucchiò sotto le rotaie. Ma per Angela Giussani quell'esperienza significò molto di più e fu capace, in seguito, di trasformare una truffa da 1000 lire (del 1962) in un successo editoriale che le frutterà, per i successivi quarant'anni, un qualche miliardo di quattrini al mese.

Ispirandosi al contenuto del pacco e al misterioso personaggio che l'aveva buggerata, ella creò ''Ncol U' Diabbolik, il Terrone del Terrore''! Sua sorella Luciana consigliò di ammorbidire un po' la cosa chiamandolo ''Diabolik, il re del terrore'', perché riteneva che creare, nella Milano del boom economico e dell'immigrazione dal Sud, un fumetto con un terrone come protagonista, sarebbe stato un autentico auto-gol.

== Origini ==
== Origini ==


[[File:Immaginediabolik.jpg|thumb|right|300px|Diabolik fugge dopo il furto del preziosissimo francobollo Salaparuta.]]
[[File:Immaginediabolik.jpg|thumb|right|300px|Diabolik fugge dopo il furto del preziosissimo francobollo Salaparuta.]]


Le origini di Diabolik vengono raccontate per la prima volta nel celeberrimo albo ''Diabbo', a c'appartin?'' (tipica espressione pugliese usata per chiedere le origini famigliari a qualcuno).
'''Diabolik''' (al secolo Armando Prepuzio Favarelli Ginori) nasce il [[30 febbraio]] 1827 già con la tuta nera addosso a Clerville, un paesino composto principalmente da tre tipi di persone: i ricconi, i poliziotti e i tossicodipendenti.
Stando a quanto raccontato, Diabolik molto probabilmente viene dall'Albania e faceva parte di uno sparuto gruppo di clandestini abbandonati su un gommone dallo scafista quando questi si accorse di essere tallonato dalla guardia costiera. Il gommone errò per mare fino a che non giunse vicino alle coste di [[Bisceglie]], una cittadina marittima del barese, allora governata da una banda di criminal guidata da un criminale chiamato '''U' Mestr King'''. Questi crebbe il bambino come un figlio, istruendolo nella nobile arte del crimine, organizzato e non, e il piccolo Nicolino imparò a truccare i motori, ricavare diamanti dai fondi di damigiana, costruire trappole del tipo "Mamma, ho perso l'aereo" e, soprattutto, scoprì come fare maschere perfette. Tuttavia Nicolino era anche pestifero: metteva le puntine sulla sedia della nonna, a [[Capodanno]] sostituiva col proprio piscio lo spumante, e, quando prese la patente, mise sotto l'animaletto domestico del padre: una docile pantera nera mangiatrice di uomini.
Preso per il culo senza sosta dai suoi compagni di classe a causa del suo nome decide di vendicarsi su tutta l'umanità elaborando scherzi veramente malvagi.
È stato riconosciuto come inventore universale della "pernacchia per simulare una scorreggia quando una persona si china", dello "svitamento del sellino della bicicletta altrui" e dell'"inserimento di pomodoro bollente nelle mutande".


Era veramente insopportabile, tanto che, ai colloqui, una volta, un professore (che Nicolino aveva omaggiato con della della dinamite nel cesso) si mise a piangere e disse:
== Gli inizi ==
[[File:CASSONETTI A SALERNO pieni di immondizia.jpg|thumb|right|Un rifugio di Diabolik.]]
{{Quote|Murt d mamt, figght è na pest! E' cattiv! E' pop diabbolik!!!}} (Trad: Mortacci di tua madre, tuo figlio è una peste! E' cattivo! E' proprio diabolico!)


Inutile dire che questo non mise un freno alla malvagità del piccolo, ma, anzi, nutrì la sua voglia di fare danni e da quel giorno cominciò a farsi chiamare Ncol U' Diabbolik.
Dopo l'ennesima malvagità, la professoressa di lettere del liceo "Azzo da Correggio" stremata dal ragazzo gli urla "'A PREPU', SEI PROPRIO DIABBOLICO"! Il ragazzo rimane fulminato; nel vero senso della parola perché in quel momento un fulmine, squarciando il tetto lo colpisce in pieno mandandolo in coma per sei mesi. I suoi genitori ne approfittano per scappare in [[Burkina Faso]] e diventare dittatori del paese africano.

Svegliatosi dal coma Prepuzio non ricorda nulla, solo l'ultima parola della professoressa. Si convince così di essere un genio del crimine chiamato Diabolik e comincia la sua attività criminosa rubando il contenuto del suo catetere che lui ritiene essere un ottimo componente per creare maschere di plastica con fattezze umane.
Tempo dopo suo padre volle rubargli il segreto delle maschere per aprire una ditta di articoli di [[Carnevale]], ma lui non era d'accordo e pugnalò il vecchio alle spalle, fottendogli anche i soldi che aveva sotto il materasso. Prima di morire, King esclamò un'ultima, drammatica, memorabile frase:

{{Quote|Ma allor è ver ca si diabbolik!!!}}

Nicolino fuggì da casa e si rifugiò a Napoli, dove sbarcava il lunario facendo piccole truffarelle ai passanti, ma un giorno la truffa gli andò male e rischiò di essere linciato, però fu salvato da '''Ronin''', detto O' Cines, preside di una scuola dedita alla malavita, conosciuta anche come l'[[Harry Potter|Hogwarts]] del crimine, anche se a dire il vero era più simile al tempio dei [[ninja]] di [[Batman]] Begins (La storia è del 2006, "guardacaso" un anno dopo il successo del suddetto film). Nicolino lì diventa il primo della classe, perché nessuno è più criminale di lui, e si cuce anche il bel costumino aderente da ninja che tutti conosciamo, perché le uniformi ufficiali della scuola, [[Dolce&Gabbana|D&G]] taroccate, pizzicavano un po' ed erano strette al cavallo. E, cosa più importante, grazie ad approfonditi studi sulla monnezza cittadina, perfezionerà la formula delle sue maschere.

[[File:CASSONETTI A SALERNO pieni di immondizia.jpg|thumb|right|Tipico laboratorio dove Diabolik crea le sue maschere.]]

Nicolino, con tanto di diploma, arriva fino a Milano, e lì fa cominciare la sua carriera di genio del male e terrone. Ma lì, ad attenderlo, c'è uno sbirro, fino a quel momento squattrinato e cagato da tutti, che trova la sua fortuna diventando la nemesi del criminale: [[Ispettore Ginko| Ginko]]!


== L'incontro con Eva ==
== L'incontro con Eva ==
[[File:Vulvia.jpg|thumb|180px|right|La sensuale Eva Kant.]]
[[File:Vulvia.jpg|thumb|180px|right|La sensuale Eva Kant.]]


Diabolik era sulle tracce del famoso francobollo di Salaparuta e venne a scoprire che questo era in possesso della presidentessa del circolo Filatelici Italiani, Lady [[Eva]] [[Immanuel Kant|Kant]]. Egli, pensando che fosse una vecchia cardiopatica, pianificò di ucciderla nascondendosi nell'armadio della stanza dove alloggiava e di uscire di colpo facendo "Boo!", così da farla strmazzare senza lasciar tracce. Ma, quando mise in pratica il suo diabboliko piano, si trovò davanti ad una gnoccona bionda, e l'unica cosa che fu in grado di dire fu:
Gli inizi non sono incoraggianti: Diabolik viene arrestato 25.648 volte nel giro di un anno, ma non si perde d'animo. Un giorno, mentre elabora il suo piano per rubare la [[merda]] di piccione (componente indispensabile delle sue maschere) dai viali di Clerville incontra una spazzina di nome Ivona Kantesburgraufentrazzen di chiare origini napoletane. Innamoratosi perdutamente della donna la rapisce e la porta nel suo rifugio (situato su un sottoscala della sede del Cgil). Notare come in più di 20 anni di pubblicazione e relazione amorosa fra i due criminali non abbiano mai trombato (da qui nascono le teorie sull'impotenza di Diabolik).

Qui comincia una terapia per il lavaggio del cervello, a base di randellate, per convincere Ivona di essere in realtà la sua perfida amante [[Eva]] [[Immanuel Kant|Kant]]. Il trattamento riesce; dopo soli 15 mesi Diabolik ha al suo fianco una nuova compagna e i risultati si vedono. I numeri degli arresti cala veritiginosmanete passando a 25.647.
{{Quote|Puttana Eva!}}

Per tutta risposta, la risentita lady gli mollò un calcio nei maroni. Quella fu come una scintilla. I due s'innamorarono di colpo e, nei minuti successivi, Lady Kant si premurò di [[pompino|far passare la bua]] al [[cazzo|pirulino]] di Diabolik. Da quel giorno, i due sono inseparabili compagni, anche se all'inizio Diabolik sembrava essere quasi la spalla di Eva, e spesso lei lo trattava a tipo merda, ma col passare del tempo, il loro rapporto si modificò e oggi sono un emblema della coppia moderna: la femmina comanda e il maschio esegue senza fiatare!
Ed è proprio questo aspetto a decretare il successo della serie!

== La morale==
Diabolik è cattivo, essendo cresciuto a Sud. Non ha morale. Egli uccide, ruba, ricatta, stupra, compie crimini di guerra, fa l'infame e non passa sulle strisce pedonali. Per lui non è importante ottenere il bottino, ma piuttosto il fare più danni e morti possibili per ottenerlo.

Per quanto riguarda il Diabolik uomo, egli è anche peggio: per esempio, si diverte ad usare il suo piscio nei modi più disperati e spesso lo sostituisce non solo allo spumante, come faceva da bambino, ma anche alla limonata che offre di solito a Ginko, che non ha ancora riconosciuto la natura amarognola della bevanda. Ginko infatti risulta essere la vittima preferita dei suoi dispetti: gli buca i profilattici, si sostituisce a lui con la maschera e poi va a ballare nudo durante la messa per screditarlo agli occhi della comunità, e, sempre con la maschera di Ginko, si fa sgamare mentre va a trans, si fa Altea, e altre tante cosette. Tutto poi dipende dall'immaginazione di questo vulcanico criminale.

== Le armi==
Diabolik usa una gran varietà di armi, ma non ama le armi da fuoco, perché fanno "boom boom" e lui ha paura. Preferisce, invece:

*Pugnali, coltelli, forchette e cucchiai.
*Droghe, veleni e ricotta forte.

Inoltre i suoi rifugi sono pieni di trabocchetti sfiziosi e divertenti:

*Maniglie roventi;
*Fiamme ossidriche che si azionano quando si passa da una porta;
*Cocci di vetro sparsi sul pavimento;
*Bostick sull'orlo del casso;
*Stecchini sulle sedie;

Naturalmente nel frigo lascia sempre il suo piscio imbottigliato, con l'etichetta Fanta Limonata. Nel caso l'intruso ha sete, avrà una bella sorpresa... Bwahahahahaha!

L'arma più potente di Diabolik è e rimane la paura, e questo aspetto gli ha fruttato una serie interminabili di soprannomi:

*Il terrone del terrore;
*L'inafferrabile mariuolo;
*Prezzemolo in ogni minestra;
*L'assassino fantasma;
*Il fantasma assassino;
*L'uomo che viene di notte, si nasconde, poi esce e fa "boo!"


== Ginko, l'acerrimo nemico==
== Le maschere ==
Senza questo ritrovato, Diabolik venderebbe gli accendini ai semafori. Recentemente la casa editrice Astorina ha pubblicato l'elenco degli ingredienti necessari per fare le maschere:
In questo periodo Diabolik fa la conoscenza di colui che diventerà il suo acerrimo nemico: [[Ispettore Ginko|Ginko Biloba]], un ausiliare del traffico di Milano che rifila a Diabolik 147 multe per divieto di sosta e gli fa rimuovere 84 volte la macchina, una Duna stationwagon nera, anch'essa camuffata da Jaguar.
Diabolik cerca di investirlo diverse volte ma ne ricava solo altre multe per eccesso di velocità. Abbandona così l'idea e decide di trasferirsi lontano dal suo nemico, a Roma, dove può intessere stretti legami con la [[i Cesaroni|malavita locale]].


*Big-babol masticate;
== La caduta==
*Pannolini usati (ricavati dalla monnezza di Napoli);
Dopo aver visto 34 volte [[Ocean's Eleven]], si convince ancora di più di poter essere il miglior ladro al mondo, convinzione che sfocia nella pazzia quando tenta di rubare le mutande al commissario della polizia di Roma, salvo poi accorgersi che si trattava di [[Gigi Marzullo]].
*Carta igenica, meglio se usata;
*[[Giovanni Muciaccia|Abbbondante ccolla vinilica]];
*Tantum verde colluttorio spray.


Purtroppo le maschere non traspirano e la faccia di Diabolik, dopo l'uso, tende a puzzare come i piedi di [[Totti]] dopo una partita giocata in un campo di gorgonzola. Tuttavia, in una storia recente, "La maschera puzzolente" sembra aver risolto il problema rubando i progetti delle scarpe Geox.
Arrestato e condannato a [[settordici]] ergastoli viene però mandato in un'istituto di malattie mentali nei pressi di Cagliari dove risiede tutt'ora: 250enne, ma arzillo come non mai, riporta al suo attivo 37.574 tentavi di evasione (mai andati oltre lo scendere dal letto) e in una recente intervista a [[Studio Aperto]] si è detto convinto di essere ancora il miglior ladro dell'Universo cercando di rubare il block-notes della [[Alessandra Rolla|giornalista]].


== Ed Eva? ==
[[Eva Kant]], dopo l'arresto del compagno di [[mille]] avventure, decise di mettere la testa a posto e sposò l'[[Ispettore Ginko]], che aveva mandato a quel paese la sua vecchia ganza Altea (detta "la "Duchessa del ribaltabile") e aveva intrapreso la carriera di modello, vincendo per due volte consecutive il titolo di Miss Mutanda Bagnata.
==Curiosità==
==Curiosità==
*È stato amante di [[Jean Claude]]
*È stato amante di [[Jean Claude]]
*Negli anni sessanta ci fecero anche un film, ma che non ebbe successo perché risentiva molto della cultura pop dell'epoca: infatti, per novanta minuti, Diabolik, Eva e Ginko non fanno che passarsi uno spinello, sulle note della musica psichedelica.
*Si pensa che Diabolik e Clarke Garrison di Beautifull siano la stessa persona.
*Diabolik è l'unico sulla faccia della terra a comprare ancora una gran quantità di Jaguar E-type del '63, il che lo rende abbastanza individuabile (specie se qualcuno chiede ai concessionari); Ginko però a questo ancora non ci è arrivato.
*Forse la sua identità corrisponde a [[Bel Capitolo!]].
*Forse la sua identità corrisponde a [[Bel Capitolo!]].
{{ladri}}
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Versione delle 14:47, 25 lug 2010

Diabolik, il cui nome in origine era Ncol U' Diabbolik, è un personaggio creato da due arzille vecchiette di Milano nei favolosi anni sessanta.

La leggenda della creazione

La milanesissima Angela Giussani viveva nei pressi della stazione di Cadorna e un giorno, mentre aspettava il treno, fu avvicinata da un losco figuro che parlava con forte accento pugliese. Costui le propose la tipica truffa del pacco: la bella confezione di una radio ultimo modello celava infatti un vecchio libro tarlato di Fantomas. La Giussani si accorse troppo tardi della truffa e riuscì solo a scorgere il malefico tizio che, da lontano, le lanciò una frase che cambiò per sempre la sua vita:

« Nessuno vince contro me! Ncol U' Diabbolik! Bwahahahaha »

Proprio in quell'istante il treno gli passò di fianco e lo risucchiò sotto le rotaie. Ma per Angela Giussani quell'esperienza significò molto di più e fu capace, in seguito, di trasformare una truffa da 1000 lire (del 1962) in un successo editoriale che le frutterà, per i successivi quarant'anni, un qualche miliardo di quattrini al mese.

Ispirandosi al contenuto del pacco e al misterioso personaggio che l'aveva buggerata, ella creò Ncol U' Diabbolik, il Terrone del Terrore! Sua sorella Luciana consigliò di ammorbidire un po' la cosa chiamandolo Diabolik, il re del terrore, perché riteneva che creare, nella Milano del boom economico e dell'immigrazione dal Sud, un fumetto con un terrone come protagonista, sarebbe stato un autentico auto-gol.

Origini

Diabolik fugge dopo il furto del preziosissimo francobollo Salaparuta.

Le origini di Diabolik vengono raccontate per la prima volta nel celeberrimo albo Diabbo', a c'appartin? (tipica espressione pugliese usata per chiedere le origini famigliari a qualcuno). Stando a quanto raccontato, Diabolik molto probabilmente viene dall'Albania e faceva parte di uno sparuto gruppo di clandestini abbandonati su un gommone dallo scafista quando questi si accorse di essere tallonato dalla guardia costiera. Il gommone errò per mare fino a che non giunse vicino alle coste di Bisceglie, una cittadina marittima del barese, allora governata da una banda di criminal guidata da un criminale chiamato U' Mestr King. Questi crebbe il bambino come un figlio, istruendolo nella nobile arte del crimine, organizzato e non, e il piccolo Nicolino imparò a truccare i motori, ricavare diamanti dai fondi di damigiana, costruire trappole del tipo "Mamma, ho perso l'aereo" e, soprattutto, scoprì come fare maschere perfette. Tuttavia Nicolino era anche pestifero: metteva le puntine sulla sedia della nonna, a Capodanno sostituiva col proprio piscio lo spumante, e, quando prese la patente, mise sotto l'animaletto domestico del padre: una docile pantera nera mangiatrice di uomini.

Era veramente insopportabile, tanto che, ai colloqui, una volta, un professore (che Nicolino aveva omaggiato con della della dinamite nel cesso) si mise a piangere e disse:

« Murt d mamt, figght è na pest! E' cattiv! E' pop diabbolik!!! »

(Trad: Mortacci di tua madre, tuo figlio è una peste! E' cattivo! E' proprio diabolico!)

Inutile dire che questo non mise un freno alla malvagità del piccolo, ma, anzi, nutrì la sua voglia di fare danni e da quel giorno cominciò a farsi chiamare Ncol U' Diabbolik.

Tempo dopo suo padre volle rubargli il segreto delle maschere per aprire una ditta di articoli di Carnevale, ma lui non era d'accordo e pugnalò il vecchio alle spalle, fottendogli anche i soldi che aveva sotto il materasso. Prima di morire, King esclamò un'ultima, drammatica, memorabile frase:

« Ma allor è ver ca si diabbolik!!! »

Nicolino fuggì da casa e si rifugiò a Napoli, dove sbarcava il lunario facendo piccole truffarelle ai passanti, ma un giorno la truffa gli andò male e rischiò di essere linciato, però fu salvato da Ronin, detto O' Cines, preside di una scuola dedita alla malavita, conosciuta anche come l'Hogwarts del crimine, anche se a dire il vero era più simile al tempio dei ninja di Batman Begins (La storia è del 2006, "guardacaso" un anno dopo il successo del suddetto film). Nicolino lì diventa il primo della classe, perché nessuno è più criminale di lui, e si cuce anche il bel costumino aderente da ninja che tutti conosciamo, perché le uniformi ufficiali della scuola, D&G taroccate, pizzicavano un po' ed erano strette al cavallo. E, cosa più importante, grazie ad approfonditi studi sulla monnezza cittadina, perfezionerà la formula delle sue maschere.

Tipico laboratorio dove Diabolik crea le sue maschere.

Nicolino, con tanto di diploma, arriva fino a Milano, e lì fa cominciare la sua carriera di genio del male e terrone. Ma lì, ad attenderlo, c'è uno sbirro, fino a quel momento squattrinato e cagato da tutti, che trova la sua fortuna diventando la nemesi del criminale: Ginko!

L'incontro con Eva

La sensuale Eva Kant.

Diabolik era sulle tracce del famoso francobollo di Salaparuta e venne a scoprire che questo era in possesso della presidentessa del circolo Filatelici Italiani, Lady Eva Kant. Egli, pensando che fosse una vecchia cardiopatica, pianificò di ucciderla nascondendosi nell'armadio della stanza dove alloggiava e di uscire di colpo facendo "Boo!", così da farla strmazzare senza lasciar tracce. Ma, quando mise in pratica il suo diabboliko piano, si trovò davanti ad una gnoccona bionda, e l'unica cosa che fu in grado di dire fu:

« Puttana Eva! »

Per tutta risposta, la risentita lady gli mollò un calcio nei maroni. Quella fu come una scintilla. I due s'innamorarono di colpo e, nei minuti successivi, Lady Kant si premurò di far passare la bua al pirulino di Diabolik. Da quel giorno, i due sono inseparabili compagni, anche se all'inizio Diabolik sembrava essere quasi la spalla di Eva, e spesso lei lo trattava a tipo merda, ma col passare del tempo, il loro rapporto si modificò e oggi sono un emblema della coppia moderna: la femmina comanda e il maschio esegue senza fiatare! Ed è proprio questo aspetto a decretare il successo della serie!

La morale

Diabolik è cattivo, essendo cresciuto a Sud. Non ha morale. Egli uccide, ruba, ricatta, stupra, compie crimini di guerra, fa l'infame e non passa sulle strisce pedonali. Per lui non è importante ottenere il bottino, ma piuttosto il fare più danni e morti possibili per ottenerlo.

Per quanto riguarda il Diabolik uomo, egli è anche peggio: per esempio, si diverte ad usare il suo piscio nei modi più disperati e spesso lo sostituisce non solo allo spumante, come faceva da bambino, ma anche alla limonata che offre di solito a Ginko, che non ha ancora riconosciuto la natura amarognola della bevanda. Ginko infatti risulta essere la vittima preferita dei suoi dispetti: gli buca i profilattici, si sostituisce a lui con la maschera e poi va a ballare nudo durante la messa per screditarlo agli occhi della comunità, e, sempre con la maschera di Ginko, si fa sgamare mentre va a trans, si fa Altea, e altre tante cosette. Tutto poi dipende dall'immaginazione di questo vulcanico criminale.

Le armi

Diabolik usa una gran varietà di armi, ma non ama le armi da fuoco, perché fanno "boom boom" e lui ha paura. Preferisce, invece:

  • Pugnali, coltelli, forchette e cucchiai.
  • Droghe, veleni e ricotta forte.

Inoltre i suoi rifugi sono pieni di trabocchetti sfiziosi e divertenti:

  • Maniglie roventi;
  • Fiamme ossidriche che si azionano quando si passa da una porta;
  • Cocci di vetro sparsi sul pavimento;
  • Bostick sull'orlo del casso;
  • Stecchini sulle sedie;

Naturalmente nel frigo lascia sempre il suo piscio imbottigliato, con l'etichetta Fanta Limonata. Nel caso l'intruso ha sete, avrà una bella sorpresa... Bwahahahahaha!

L'arma più potente di Diabolik è e rimane la paura, e questo aspetto gli ha fruttato una serie interminabili di soprannomi:

  • Il terrone del terrore;
  • L'inafferrabile mariuolo;
  • Prezzemolo in ogni minestra;
  • L'assassino fantasma;
  • Il fantasma assassino;
  • L'uomo che viene di notte, si nasconde, poi esce e fa "boo!"

Le maschere

Senza questo ritrovato, Diabolik venderebbe gli accendini ai semafori. Recentemente la casa editrice Astorina ha pubblicato l'elenco degli ingredienti necessari per fare le maschere:

  • Big-babol masticate;
  • Pannolini usati (ricavati dalla monnezza di Napoli);
  • Carta igenica, meglio se usata;
  • Abbbondante ccolla vinilica;
  • Tantum verde colluttorio spray.

Purtroppo le maschere non traspirano e la faccia di Diabolik, dopo l'uso, tende a puzzare come i piedi di Totti dopo una partita giocata in un campo di gorgonzola. Tuttavia, in una storia recente, "La maschera puzzolente" sembra aver risolto il problema rubando i progetti delle scarpe Geox.

Curiosità

  • È stato amante di Jean Claude
  • Negli anni sessanta ci fecero anche un film, ma che non ebbe successo perché risentiva molto della cultura pop dell'epoca: infatti, per novanta minuti, Diabolik, Eva e Ginko non fanno che passarsi uno spinello, sulle note della musica psichedelica.
  • Si pensa che Diabolik e Clarke Garrison di Beautifull siano la stessa persona.
  • Diabolik è l'unico sulla faccia della terra a comprare ancora una gran quantità di Jaguar E-type del '63, il che lo rende abbastanza individuabile (specie se qualcuno chiede ai concessionari); Ginko però a questo ancora non ci è arrivato.
  • Forse la sua identità corrisponde a Bel Capitolo!.