Bob Marley: differenze tra le versioni

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Il suo primo album fu ''Babylon by Bus'', un concept dedicato alle tristi vite dei pendolari che quotidianamente aspettano l'autobus alla stazione di Ponte Mammolo ([[Roma]] Est), fra [[prostitute]], [[albanesi]] e [[trans|travestiti]]. L'album fu un successo immediato e, da vecchia volpe quale era il buon Bob, pensò immediatamente di replicare pubblicando ''Exodus'', in cui sono raccontate le drammatiche fatiche di una famiglia [[milano|milanese]] che, per andare in vacanza a [[Catania]], affronta la [[Salerno-Reggio Calabria]] in pieno ferragosto. Fu un'apoteosi: migliaia di [[giovani]] in tutto il mondo iniziarono a cantare le sue canzoni, a non lavarsi i capelli e a rollarsi canne. Al suo concerto allo stadio San Siro di [[Milano]] accorsero 40'000 persone, sebbene molte in realtà convinte di stare andando ad assistere al [[Trofeo Birra Moratti]] e in seguito rimaste deluse, dopo aver capito l'errore. Le canzoni di Bob sparsero per tutto il mondo un messaggio di gioia, di amore e di cannabis. O forse solo di cannabis. [[Ma anche no]].
Il suo primo album fu ''Babylon by Bus'', un concept dedicato alle tristi vite dei pendolari che quotidianamente aspettano l'autobus alla stazione di Ponte Mammolo ([[Roma]] Est), fra [[prostitute]], [[albanesi]] e [[trans|travestiti]]. L'album fu un successo immediato e, da vecchia volpe quale era il buon Bob, pensò immediatamente di replicare pubblicando ''Exodus'', in cui sono raccontate le drammatiche fatiche di una famiglia [[milano|milanese]] che, per andare in vacanza a [[Catania]], affronta la [[Salerno-Reggio Calabria]] in pieno ferragosto. Fu un'apoteosi: migliaia di [[giovani]] in tutto il mondo iniziarono a cantare le sue canzoni, a non lavarsi i capelli e a rollarsi canne. Al suo concerto allo stadio San Siro di [[Milano]] accorsero 40'000 persone, sebbene molte in realtà convinte di stare andando ad assistere al [[Trofeo Birra Moratti]] e in seguito rimaste deluse, dopo aver capito l'errore. Le canzoni di Bob sparsero per tutto il mondo un messaggio di gioia, di amore e di cannabis. O forse solo di cannabis. [[Ma anche no]].

=== Gli ultimi anni ===
[[File:ultima cena rasta.jpg|thumb|Bob al suo ultimo festino (1981)]]
Intanto gli anni passavano, i capelli cascavano e Bob si ritrovò ad avere 37 anni, pur dimostrandone circa 70 a causa dell'abuso di [[marijuana|tetraidrocannabinolo]]. Capendo di essere prossimo alla fine compose le sue ultime canzoni: ''Buffalo Soldier'', poi utilizzata da [[Stanley Kubrick]] come colonna sonora di ''[[Full Metal Jacket]]''; ''Jammin<nowiki>'</nowiki>'', inno di generazioni di [[Fancazzismo|fancazzisti]]; e soprattutto ''No Woman no Cry'', che è in realtà un remix in chiave Reggae di ''Oh Susanna non piangere perché'' sebbene non se ne sia mai accorto nessuno. Poi organizzò il suo ultimo Kinky Reggae Party e si ritirò a meditare e pregare nell'orto della Ganja. Morì l'[[11 maggio]] [[1981]] dopo aver fumato una semplice [[Sigaretta|Marlboro]] capitata chissà come in mezzo alla sua scorta di canne. Si vocifera che in realtà si trattò di un brutto scherzo del suo fedele amico Peter Tosh, detto l'Iscariota, da tempo geloso del suo successo. In ogni caso, il contatto con il semplice tabacco privo di effetti stupefacenti fu troppo per il suo fisico di Rastaman e lo stroncò. Fu sepolto nella foresta Jamaicana sotto un albero di Ganja. Tre giorni dopo, gli amici trovarono la sua tomba vuota. È probabile che oggi sieda in paradiso alla destra del Padre a spacciare erba di nascosto insieme a [[Gesù]], [[Budda]] e [[Spongebob]].

Versione delle 10:32, 7 giu 2012

Template:Rasta

« Ti vesti come un rasta,
Ma questo no non basta
Sarai pure senza problemi
Ma di sicuro c'hai quello del ritmo! »
(Elio e le Storie Tese su Bob Marley)
« Non ho mai fatto uso di stupefacenti come quello lì »
(Bob Marley indicandosi allo specchio)
« Dio creò l'erba e vide che era cosa buona. Poi Dio creò Bob Marley, ed anche lui vide che era cosa buona. »
(La Sacra Bibbia su Bob Marley)
Rest in peace, Bob!
Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Bob Marley

Robert Nesta José Michael Dorothy Kingston Boccadoro Marley, detto Bob, è stato un cantante, calciatore, cardinale, profeta ed idraulico jamaicano.

È considerato il padre del Reggae, lo zio dello Ska e il nonno della Marijuana. Ha giocato come centrocampista nella Grande Inter e nella AS Roma dello scudetto '83. Negli ultimi anni della sua vita ha allenato la Nazionale Jamaicana, è stato Negus d'Abissinia nonché Papa con il nome di Strafatto XVI.

È il capostipite della malvagia stirpe dei Suonatori di Bonghi che Suonano Male.

Nel tempo libero canticchiava e suonava in un gruppo cover dei Metallica chiamato The Wailers.

Biografia

L'infanzia

File:Barbapapa rasta.jpg
Bob da giovane (1954)

Bob nacque nel 1945 a Trenchtown Rock, in Jamaica, sotto una pianta di canapa (complice la scarsa educazione sessuale del luogo). Trascorse un'infanzia felice tra sparatorie per le strade di Kingston e furti ai danni di ignari turisti nelle spiagge dorate dell'isola. Fin dalla più tenera età, tuttavia, iniziò a interessarsi a gravissimi problemi quali:

  • L'ingiustizia dello schiavismo di due secoli prima.
  • Le sue radici (principalmente carote e patate, di cui era ghiotto).
  • La situazione politica in Etiopia.
  • La corruzione di Babilonia.
  • Jah.
  • L'elevato prezzo dell'hashish.

Queste profonde meditazioni influenzarono profondamente tutta la sua vita, e non solo la sua.

Dai 5 ai 24 anni il giovane Bob lavorò, come il 99% dei suoi compaesani, nel campo della principale fonte di reddito della Jamaica, ovvero l'agricoltura. Sebbene la vita nei campi gli piacesse iniziò a sognare un futuro diverso. Così, a 33 anni, radunò i suoi fedeli amici: Peter Tosh ("Peter, tu sei Peter e su questa Peter..."), Bunny Wailer, Marcus Garvey, Kareem Abdul Jabbar e un altro paio di negri, prese un tocco di fumo da mezzo chilo, lo spezzò, lo diede loro e disse: "Prendete e fumatene tutti, da domani facciamo i soldi". Il giorno dopo firmò un contratto miliardario con l'Adidas che gli sponsorizzò tutto: dalla chitarra al cappello, dalle mutande alle cartine e lo lanciò verso il successo.

Il successo

Bob in concerto a Springfield (1976)

Sponsor o meno, emergere nel mondo della musica non è facile per un negretto di Kingston che non sapeva nemmeno scrivere il proprio nome, soprattutto considerando che negli anni '70 non esistevano ancora né Saranno Famosi né tantomeno X factor. Tuttavia Bob trovò la sua strada: seguendo quanto già fatto da Cristina D'Avena, che dieci anni prima aveva remixato le partiture di Bach per scrivere la sigla dei puffi, Marley mescolò insieme jazz, rock, gospel, blues e pop ottenendo una base musicale del tutto nuova dalla quale, aggiungendo un paio di tamburi sfondati e sfruttando la sua totale aritmia e incapacità musicale, riuscì a sfornare un genere musicale tutto suo: il Reggae.

Il suo primo album fu Babylon by Bus, un concept dedicato alle tristi vite dei pendolari che quotidianamente aspettano l'autobus alla stazione di Ponte Mammolo (Roma Est), fra prostitute, albanesi e travestiti. L'album fu un successo immediato e, da vecchia volpe quale era il buon Bob, pensò immediatamente di replicare pubblicando Exodus, in cui sono raccontate le drammatiche fatiche di una famiglia milanese che, per andare in vacanza a Catania, affronta la Salerno-Reggio Calabria in pieno ferragosto. Fu un'apoteosi: migliaia di giovani in tutto il mondo iniziarono a cantare le sue canzoni, a non lavarsi i capelli e a rollarsi canne. Al suo concerto allo stadio San Siro di Milano accorsero 40'000 persone, sebbene molte in realtà convinte di stare andando ad assistere al Trofeo Birra Moratti e in seguito rimaste deluse, dopo aver capito l'errore. Le canzoni di Bob sparsero per tutto il mondo un messaggio di gioia, di amore e di cannabis. O forse solo di cannabis. Ma anche no.