Biblioteca: differenze tra le versioni
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La prima biblioteca del mondo antico è stata scoperta casualmente da [[Alberto Angela]] in Iraq nel 2003. L'eroe dei palinsesti televisivi italiani è inciampato in uno scatolone [[IKEA]] contenente i resti di alcune tavolette d'argilla mentre cercava le famose [[armi di distruzione di massa]] per conto dell'amministrazione [[Bush]]. Deluso e amareggiato per l'ennesimo fallimento, ha poi fatto ritorno in Italia, portando con sè solo l'autografo della sua pop star araba preferita e un [[vibratore]] a manovella curdo. |
La prima biblioteca del mondo antico è stata scoperta casualmente da [[Alberto Angela]] in Iraq nel 2003. L'eroe dei palinsesti televisivi italiani è inciampato in uno scatolone [[IKEA]] contenente i resti di alcune tavolette d'argilla mentre cercava le famose [[armi di distruzione di massa]] per conto dell'amministrazione [[Bush]]. Deluso e amareggiato per l'ennesimo fallimento, ha poi fatto ritorno in Italia, portando con sè solo l'autografo della sua pop star araba preferita e un [[vibratore]] a manovella curdo. |
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Fatta esclusione per i drammi personali del figlio di Quark, la biblioteca più famosa dell'antichità è senza dubbio quella di Alessandria d'Egitto. Voluta da Abdullah III della dinastia Baudo, prozio del più famoso Pippo, è stata costruita per scongiurare il divorzio. Dai documenti arrivati sino a noi, pare infatti che la moglie, stufa di trovare gli armadi pieni dei numeri di Topolino, l'abbia messo davanti a un aut-aut. Abdullah si risolse ad assumere una decina di muratori mercenari ubriachi quando scoprì che la sua unica figlia aveva cominciato a usare la piramide di Cheope come ripostiglio dei Cioè e cercava di restare incinta |
Fatta esclusione per i drammi personali del figlio di Quark, la biblioteca più famosa dell'antichità è senza dubbio quella di Alessandria d'Egitto. Voluta da Abdullah III della dinastia Baudo, prozio del più famoso Pippo, è stata costruita per scongiurare il divorzio. Dai documenti arrivati sino a noi, pare infatti che la moglie, stufa di trovare gli armadi pieni dei numeri di [[Topolino]], l'abbia messo davanti a un aut-aut. Abdullah si risolse ad assumere una decina di muratori mercenari ubriachi quando scoprì che la sua unica figlia aveva cominciato a usare la piramide di Cheope come ripostiglio dei [[Cioè]] e cercava di restare incinta tenendo per mano un babbuino. |
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La biblioteca venne incendiata da [[Giulio Cesare]] quando gli fu impedito di entrare perchè aveva la tessera scaduta. |
Versione delle 12:03, 8 mag 2010
La Biblioteca è la più grande invenzione dell'uomo dopo l'aspirabriciole da macchina e la carta fedeltà di Trenitalia. Nonostante molti cerchino di ingannarvi con presunte etimologie dal greco, in realtà il termine deriva dall'ugro finnico e significa "grande deposito di libri dove fingere di studiare per pulirsi la coscienza".
Cenni storici
La prima biblioteca del mondo antico è stata scoperta casualmente da Alberto Angela in Iraq nel 2003. L'eroe dei palinsesti televisivi italiani è inciampato in uno scatolone IKEA contenente i resti di alcune tavolette d'argilla mentre cercava le famose armi di distruzione di massa per conto dell'amministrazione Bush. Deluso e amareggiato per l'ennesimo fallimento, ha poi fatto ritorno in Italia, portando con sè solo l'autografo della sua pop star araba preferita e un vibratore a manovella curdo. Fatta esclusione per i drammi personali del figlio di Quark, la biblioteca più famosa dell'antichità è senza dubbio quella di Alessandria d'Egitto. Voluta da Abdullah III della dinastia Baudo, prozio del più famoso Pippo, è stata costruita per scongiurare il divorzio. Dai documenti arrivati sino a noi, pare infatti che la moglie, stufa di trovare gli armadi pieni dei numeri di Topolino, l'abbia messo davanti a un aut-aut. Abdullah si risolse ad assumere una decina di muratori mercenari ubriachi quando scoprì che la sua unica figlia aveva cominciato a usare la piramide di Cheope come ripostiglio dei Cioè e cercava di restare incinta tenendo per mano un babbuino. La biblioteca venne incendiata da Giulio Cesare quando gli fu impedito di entrare perchè aveva la tessera scaduta.