Anna dai capelli rossi

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Anna dai capelli rossi
Tristezza a palate
Spettatore che per errore ha visto il cartone.
« Scusate, ragazzi, non ce la faccio...È troppo triste... »
(Nick Malanno su Anna dai capelli rossi.)
« Tristezza a palate, tristezza a palate, tristezza, tristezza, tristezza a palate... »
(Mariottide su Anna dai capelli rossi.)
« Buuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuhhhhhhhhhhhhhhhh »
(Tutti su Anna dai capelli rossi.)

Anna dai capelli rossi rappresenta lo stereotipo dell'anime uggioso e piagnone degli anni '80 che è ambientato in Canada[1] e ha per protagonisti degli sfigati emarginati dalla società che si spaccano il culo pur di migliorare la loro vita ma si trovano sempre nella merda peggio di prima.

Episodio tipo

Dopo una sigla che ricorda tanto le canzoni di Mario Merola per la musica e le poesie di Leopardi per il testo, comincia l'attesissima avventura[l'ha detto Voyager!]. Di solito vediamo Anna che o litiga con una amica, o le muore il gatto e ne fa una tragedia, oppure viene a sapere che il ragazzo che lei vuole è gay e allora ne fa un esaurimento.

Personaggi

Anna nella sua espressione più gioiosa.
  • Anna: è la protagonista ideale per un cartone di sfigati. Perde i genitori che muoiono proprio quando lei è piccolissima, viene adottata da una coppia di zii, ma lui torna sempre ubriaco a casa e addirittura si addormenta sui binari del treno[2]. Viene sbattuta in un orfanotrofio dove nessuno se la caca. Ma un giorno viene adottata da una coppia di vecchi rincoglioniti che, pur essendo sfigati per conto loro e di brutto anche, non sono contenti e decidono di adottare Anna. È il periodo nel quale la ragazza incomincia a strafarsi di brutto di coca e ad avere allucinazioni proprio mentre la stanno portando a casa. Anna ha i capelli rossi pettinati sempre allo stesso modo perché non se li lava mai. Come se non bastasse, da quando mette piede in casa dei vecchi, indossa sempre, tassativamente, lo stesso vestito marrone merda. Dal momento che nessuno se la caca lì dove vive, è costretta a passare il tempo in quella catapecchia dal tetto verde e fare delle cose che neanche i vecchi rimbambiti dell'ospizio fanno. Non va mai a scuola e i vecchi che vivono insieme a lei sono così rincoglioniti che non se ne accorgono mai e continuano a pagarle l'iscrizione.
  • Marilla: classica vecchia zitella acida e cessa che non sa neanche cosa sia il sesso, vive con il fratello in una ridicola casupola dispersa nel Canada. Pettinata sempre nella stessa maniera e vestita sempre nella stessa maniera, è sempre indaffarata nelle faccende di casa. talmente cessa che non ci sono parole per descriverla. Si lagna terribilmente quando viene a sapere che quei pirla dell'orfanotrofio hanno combinato un casino e le hanno mandato la prima sfigata che era capitata a tiro. Alla fine pero chiude quella fogna di bocca e si cheta rasseganta[3].
  • Mattew: nato da un incesto tra Platinette e un gorilla, Mattew è un vecchio che rabbrividisce schifato quando si sente la parola donna. Non sa neanche come è fatto un rasoio e molti testimoni narrano che, quando sono andati in bagno alla casa dal tetto verde e per errore hanno aperto uno dei suoi cassetti, il rasoio pare abbia gridato:La luce, la luce...finalmente dopo anni di buio.... Naturalmente solo pochissimi hanno fatto ritorno. Ha seri problemi di alcol dal momento che non è in grado di riconoscere e distinguere una ragazza[4] da un ragazzo e per questo si fa fregare all'orfanotrofio. È talmente coglione che, quando viene a sapere che la banca dove sono tutti i suoi soldi è fallita, decide di sterminare la sua famiglia per poi uccidersi. Solo che si confonde e si spara per primo. Ha sempre in volto una faccia da pirla, che si meraviglia per ogni stronzata, e indossa sempre i soliti ambiti insudiciati e puzzolenti di sudore.

Voci correlate

Note

  1. ^ E già cominciamo male
  2. ^ Un ottimo metodo per risolvere i problemi posturali, grazie all'azione massaggiatrice compiuta dalle ruote del treno
  3. ^ Come tutte le zitelle d'altronde
  4. ^ Sì, può sembrarvi strano ma Anna è una ragazza...