Alessio Secco

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Secco indeciso se comprare Messi o Sculli: ovviamente sceglierà il secondo.
« Chi? »
(Tutti i dirigenti di tutte le squadre su Alessio Secco (prima di incontrarlo per una trattativa))
« Vieni avanti, cretino. »
(Tutti i dirigenti di tutte le squadre ad Alessio Secco (al momento di incontrarlo per una trattativa))
« Guarda qua, guarda qua! Ecco il giocattolino! Lo vuoi il giocattolino? Dammi Buffon e ti do il giocattolino! »
(Tutti i dirigenti di tutte le squadre ad Alessio Secco (in fase di trattativa))
« Idiota. »
(Tutti i dirigenti di tutte le squadre su Alessio Secco (dopo la trattativa))


Jacob Panettone Nebbioso Kissinger, meglio noto come Alessio Secco, è una sedia rotta che si trovava nella sede della Juventus fin dal 1456 A.C.. Famoso per la sue esotiche abilità di bagnare sassi e intrecciare libri, nel 2006 dopo l'esilio in Svezia del simpatico Luciano Moggi ha ereditato la sua mansione di sturalavandini nella società bianconera, cacciato a calci nel 2010. Ora disoccupato, per la fortuna di tutte le società del mondo.

Acquisti celebri

Il maledetto è già passato alla storia per aver costituito un fiero ostacolo al ritorno della Juventus nelle alte posizioni della serie A grazie ai suoi simpatici acquisti. L'aneddoto è che abbia perso la via per raggiungere il calciomercato per un'impostazione errata del navigatore satellitare, finendo al mercatino delle pulci di Monza, dove peraltro continua a recarsi per concludere i suoi affari.

Cessioni celebri

Il sorrisetto da ebete di Alessio Secco mentre comunica l'acquisto di Poulsen.

In questo campo Secco ha potuto sciorinare tutto il suo talento, inanellando una serie di straordinarie trattative che gli hanno spianato la strada per il titolo di "direttore sportivo più miserabile d'Europa" (vedi paragrafo "Riconoscimenti").

  • Adrian Mutu, alla Fiorentina, per due biglie di vetro e un elastico in comproprietà (poi vinto alle buste per 22 milioni di euro e 20 mila euro di caramelle)
  • Fabio Cannavaro, al Real Madrid, per due nacchere rotte
  • Emerson, al Real Madrid, per quattro conchiglie
  • Lilian Thuram, al Barcellona, per due biglietti del concerto dei Finley
  • Gianluca Zambrotta, al Barcellona, per una pignatta e un piatto di paella
  • Patrick Vieira, all'Inter, per due mandarini e tre ciliegie
  • Zlatan Ibrahimović, all'Inter, per due conigli malati in prestito e 2 biglietti per il concerto dei Pooh

Riconoscimenti

  • Nei suoi primi due anni di attività è stato premiato due volte consecutive come "direttore sportivo più miserabile d'Europa", titolo assegnato dalla rivista "Cani & Segugi", sbaragliando la concorrenza. Alle sue spalle, mr. Lui e Massimo Giletti nel 2006/2007, Raffaella Carrà e Mario Magnotta l'anno successivo.
  • Nel 1998 ha vinto lo Zecchino d'oro con l'indimenticabile successo Pupù
  • Nel 1994 la maestra lo ha segnato nella colonna dei buoni alla lavagna.
  • Nel 1970 gli fu conferito a sorpresa, sbaragliando pretendenti del calibro di Luigi Del Neri, Giuseppe Marotta, Amauri, Massimo Moratti, la banda bassotti, Braccio di Ferro... l'ambitissimo premio "BALENGO D'ORO DEL SECOLO"

Curiosità

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Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse vuoi veder crescere le margherite dalla parte delle radici?

  • Nel 2006 ha comprato una Fiat Panda per un milione di euro. È tuttora convinto del buon acquisto.
  • Molti affermano che scelga gli acquisti da fare giocando a giochi per PC manageriali, come Football Manager o Scudetto, e solo in seguito scritturi i contratti per la Juve; avrebbe infatti voluto acquistare Evandro Roncatto, bomber brasiliano che a Football Manager 2004 faceva vincere le sue squadre da solo, ma sfortunatamente aveva superato il bonus per gli extracomunitari.
  • Nel 2010 è definitivamente risultato incapace, come ci si aspettava ampiamente da tempo
  • Si narra che un bel giorno di agosto nella sede del calciomercato sia stato visto a colloquio con il procuratore di Kakà... In realtà chiedeva informazioni sul fratello Digao...
  • La leggenda narra che il suo miglior affare sia stato vendere una piastra per capelli ad Amauri per l'esosa cifra di 6,53 euro. Solo successivamente si sarebbe reso conto di averne speso 50 per il suo acquisto e 7 per la spedizione.