Yukio Mishima: differenze tra le versioni

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== Vita ==
[[File:Yukio mishima san sebastiano.jpg|left|thumb|210px|L'opera "Sete d'amore" non fu accolta animosamente dalla critica giapponese.]]
Il piccolo Yukio nasce in una famiglia agiata, presso la casa dei suoi nonni paterni. La nonna, appena dimessa dal più grande ospedale psichiatrico di Tokyo, lo sottrae sin da subito alealle cure della madre, una geisha sposata dal figlio a [[Las Vegas]].
 
Alla morte dei rispettivi mariti, nonna e madre creano un giro di prostituzione, nascosto dalla poco credibile copertura di spettacoli teatrali Kabuki. Il bimbo cresce quindi fra maschere, trucco pesante e [[puttana|puttane]], fra cerimonie religiose shinto e bestemmie pronunciate in dubbio francese.
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Nel 1941 Yukio finisce la sua prima raccolta di novelle: "La foresta in fiore". L'opera non è apprezzata dalla critica, che lo accusa di aver plagiato altri scrittori giappi di cui è inutile ricordare il nome. In seguito a questa cocente delusione, si rinchiude in casa a leggere [[Baudelaire]], [[Donatien Alphonse François de Sade|Sade]] e altri corrotti francesi.
 
Nel 1944 si inscrive a giurisprudenza per volere dei familiari, e inizia la sua doppia vita: funzionario di giorno, uomo in calzamagli..., ehm, scrittore la notte. Questa situazione tesa si risolve dopo che il nostro eroe tenta di buttarsi sotto un treno: per la disgrazia della letteratura mondiale tutta, la famiglia decide di fargli fare l'imbrattacarte a tempo pieno. Nel [[1946]] Mishima incontra [[Yasunari Kawabata]], uno scrittore di cui sarà sempre profondamente invidioso, tanto da bucargli, la notte, le porte scorrevoli di casa. KababataKawabata riuscì ad ottenere tutto quello che Mishima desiderava, come il [[premio Nobel]] per la letteratura ed un suicidio riuscito al primo tentativo.
 
Dopo aver tentato per l'ennesima volta di togliersi la vita per esser stato giudicato non idoneo alla visita militare, Mishima entra nel mondo intellettuale di sinistra, fingendo di essere un comunista, logorroico e populista.
 
[[File:Yukio-mishima con orchidea.jpg|right|thumb|210px|MIshimaMishima nel pieno della sua virilità.]]
Nel 1949, ispirato dalla sua ipocrita adesione al movimento progressista e dalla sua omosessualità repressa, scrive "ConfessioneiConfessioni di una maschera", un romanzo autobiografico che schizza subito in cima alla top-ten dei libri più venduti in [[Giappone]].
 
La sete di successo lo invoglia a scrivere altri libri, di cui alcuni pregevoli ("Colori proibiti", "Musica", "Il padiglione d'oro" e varie raccolte di racconti), altri composti solo per potersi procurare i soldi con cui pagare i suoi prostituti minorenni ("Sete d'amore", "Stella meravigliosa", "Una virtù vacillant"vacillante")
 
Nel 1951 inizia un lungo viaggio, che tocca l'[[America]] e l'[[Europa]]. Di quest'ultima lo colpisce soprattutto la [[Grecia]], nella cui antichità riscontra quell'amore per i giovanetti, comune alla via dei [[samurai]].
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Tornato in [[Giappone]], Yukio si dedica al culturismo e inizia a doparsi, sino a diventare bozzuto come una frittata di patate
 
[[File:Yukio-mishima in "Patriottismo".jpg|right|thumb|210px|Lo scrittore in un momento d'intimità coniugale.]]
Nel 1958 sposa per soldi Yoko Sugiyama, dalla quale ha due figli. Nello stesso periodo viene sempre più frequentemente avvistato da riviste scandalistiche come [[Chi?|誰?]] mentre si diverte nei gay-bar della capitale.
 
Nel 1966 dirige il mediometraggio "Patriottismo" (Yukoku), in cui recita e anticipa quella che sarà la sua morte mediante suicidio rituale: il 25 novembre 1970, dopo aver occupato con la sua forza armata privata l'ufficio del generale Mashita, pronuncia un discorso in cui condanna duramente il [[Giappone]], che sta perdendo il suo spirito tradizionale per trasformarsi nel paese di [[Hello kitty]], delle [[NIkon]] e delle [[pornobimba|pornobimbe]] [[cosplay]]. DIsgustatoDisgustato da tutto ciò, lo scittore compie [[harakiri]] con il suo amante Morita.
Le sue ultime parole furono: "Scusate lo sporco."
 
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