XIX secolo: differenze tra le versioni

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Si dovette attendere il primo ventennio del secolo per notare qualche cambiamento, quando cominciarono i primi moti carbonari: gli austriaci, infatti, avevano privato il nord del paese della gran parte dei suini. La gente si era quindi resa conto di non aver più abbastanza pancetta e che si sarebbe dovuta accontentare di usare solamente uovo e parmigiano per condire gli spaghetti. Il terrore invase le città e donne in grembiule armate di frustino cominciarono a picchettare insistentemente gli edifici amministrativi. Sfortunatamente per loro, i soldati avevano i fucili e le ribellioni vennero sedate piuttosto in fretta.
 
[[Silvio Pellico]], famoso patriota ante litteram italiano, si fa beccare dai gendarmi austriaci mentre scrive sui muri frasi ingiuriose inneggianti l'Unità Italiana:''Abbasso i terun.....Piemunt liber''; ''Roma ladrona''; ''Noi lo abbiamo duro e voi no gne gne''. Viene condannato a venti anni di carcere duro. Ne approfitterà per scrivere ''Le mie prigioni'', denunciando il fatto che gli austriaci lo costringono a nutrirsi di pizza inzuppata nel cappuccino. L'episodio suscita lo sdegno del mondo intero.
 
 
{{Anni d.C.}}