William Henry Harrison: differenze tra le versioni

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{{incostruzione}}
[[File:William Henry Harrison4.jpg|right|thumb|250px|Harrison mentre scruta sadicamente un indiano.]]
{{Cit|Come passa veloce il tempo. Sembra ieri che abbiamo eletto il [[Presidente]] e oggi ne dobbiamo eleggere uno nuovo.|Un americano in vena di sarcasmo.}}
 
[[File:William Henry Harrison4.jpg|right|thumb|250px|Harrison mentre scruta sadicamente un [[indiano]].]]
{{Cit|Sì, lo conosco benissimo, è quello che faceva i mostri in computer grafica.|Un [[nerd]] confonde Henry Harrison con [[Ray Harryhausen|Harryhausen]]<ref> E non ha neanche tutti i torti. </ref>.}}
 
{{Cit|Coff... coff... coff...|Citazione più famosa di William Henry Harrison}}
 
{{Cit|Come passa veloce il tempo. Sembra ieri che abbiamo eletto il [[Presidente]] e oggi ne dobbiamo eleggere uno nuovo.|Un americano in vena di [[sarcasmo]].}}
 
{{Cit|Sì, lo conosco benissimo, è quello che faceva i mostri in [[computer grafica]].|Un [[nerd]] confonde Henry Harrison con [[Ray Harryhausen|Harryhausen]]<ref> E non ha neanche tutti i torti. </ref>.}}
 
{{Cit|Neanche le intemperie mi possono fermare.|William Henry Harrison le spara grosse al suo primo e ultimo discorso da Presidente.}}
 
{{Cit|Harrison è il primo Presidente della storia appartenente al [[partito Whig]] e sarà il primo di una lunga serie, vedrete.|[[John Quincy Adams]] porta un po' di sfiga al suo pupillo.}}
 
 
'''William Henry Harrison''' ([[Contea di Charles City]], [[9 febbraio]] [[1773]] – [[Washington]], [[4 aprile]] [[1841]]) è stato il 9º [[Presidente degli Stati Uniti d'America]], nonché il più grosso [[coglione]] che abbia mai ricoperto questo ruolo. Lo so, in base alle [[linee guida]] di [[NONCICLOPEDIANonciclopedia]] non dovrei usare insulti diretti, ma vi posso assicurare che quest'uomo se li merita proprio.
 
 
==Vita==
[[File:William Henry Harrison2.jpg|right|thumb|200px|Harrison durante l'università. Con quella faccia da matto non ci dobbiamo sorprendere che non avesse ancora imparato a scrivere.]]
La data e il luogo di nascita di William Henry Harrison, li ho già scritti prima e non mi sembra il caso di stare a spendere altre parole per riportarli di nuovo. Il padre di Henry era un certo Benjamin Harrison V, un ricco possidente inglese, che fu, tra l'altro, uno dei firmatari della [[Dichiarazione d'Indipendenza]]; quindi si può dire che ilHarrison nostro prode erafosse un perfetto [[raccomandato]] con parecchi quattrini nel [[portafoglio]].
 
Come ogni raccomandato [[figlio di papà]] che si rispetti, Henry andò a studiare in una prestigiosa [[università]] americana, dove riuscì a essere promosso ogni anno grazie alle mazzette che il padre dava al [[rettore]], quando poi però il padre morì all'improvviso, il nostroHarrison venne buttato fuori a calci nel [[culo]], anche perché in tre anni non riusciva ancora a scrivere correttamente il suo nome.
 
A questo punto, non sapendo cosa fare, decise di sfogare la sua [[rabbia]] verso le minoranze indiane, così mise mano all'eredità che aveva ottenuto dallaalla morte del padre e si arruolò nel grandioso [[esercito americano]], con il grado di [[guardiamarina]]; ad oggi Henry Harrison è l'unico ufficiale di marina ad aver prestato servizio nella [[fanteria terreste]] americana.
 
Come ufficiale Henry ebbe modo di imparare diversi perfidi trucchi dal suo superiore '''''Anthony "Mad" Wayne''''', come ad esempio: avvelenare le acque dei fiumi dove si abbeveravano gli indiani, attaccare durante la notte e far pervenire al nemico dei video con le ultime sparatepuntate dide [[BerlusconiL'Arena]]; in poco tempo il [[morale]] dei nativi venne fiaccato e Henry poté sferrare l'attacco decisivo e dare libero sfogo alla sua furia omicida, annettendo i territori del nord-ovest nei democratici [[Stati Uniti d'America]].
[[File:William Henry Harrison3.jpg|left|thumb|250px|Harrison ufficiale di marina durante una missione sulle montagne[[Montagne roccioseRocciose]].]]
Le continue vitorievittorie riportate sul campo permisero a Henry di diventare addirittura generale e di continuare nella sua personale crociata di sterminio; anche se va specificato il fatto che a lui le questioni politiche e religiose non interessavano, era solo una scusa per darsi alle cattiverie gratuite.
Sicuramente la sua più grande impresa fu la vittoria nella battaglia di [[Tippecanoe]]<ref> Dovrebbe essere un fiume, ma con un nome del genere potrebbe anche essere un pezzo dell'intestino tenue. </ref>;, dove Henry ebbe modo di sconfiggere il Grande Capo indiano [[Tecumseh]], il quale, prima di battere in ritirata, tirò una serie di accidenti al futuro Presidente degli Stati Uniti:
{{dialogo|Tecumseh|C'at vègna un cancher|Harrison|Eh? Cosa stai blaterando muso rosso?|Tecumseh|Ti sto maledicendo, coglione.|Harrison|Eheheh, io non credo al malocchio, specialmente se me lo fa un perdente.|Tecumseh|Ridi, ridi, ma un giorno farai una fine degna del coglione che sei.|Harrison|Ah si? E come dovrei morire di grazia? Divorato da uno dei tuoi ridicoli [[totem]]?|Tecumseh|No. Divorato dalla tua stupidità e da quella del tuo popolo.|Harrison|Ma sparisci morto di fame, se non vuoi che t'ammazzo del tutto.|Tecumseh|Ti ho avvertito coglione. Farai una fine talmente meschina che soffocherà tutte le tue vittorie.|Harrison|Si, certo, come no! E magari un domani qualche Presidente vi chiederà pure scusa. Tze, roba da matti!}}
 
Dopo la grande vittoria conseguita a Tippecanoe, Henry decise di lasciare definitivamente l'esercito; ormai aveva sfogato in toto la sua rabbia scolastica e nel frattempo era morta pure sua madre, il ché gli permise di prendersi anche il resto della corposa eredità di famiglia.
 
 
 
==La morte del coglione==
[[File:william_henry_harrison_ford_by_aerodynamite.jpg|left|thumb|150px300px|Una delle tante immagini della [[campagna elettorale]] di Harrison, questa doveva dimostrare la sua capacità di sopravvivere nello [[spazio]] profondo.]]
Grazie ai quattrini guadagnati e al nome che si era fatto, Harrison venne nominato ''Segretario per i Territori del Nord Ovest'', in pratica faceva il lavoro sporco per i governatori del nord-ovest, assicurandosi che i vari coloni potessero appropriarsi illecitamente degli ultimi territori rimasti agli indiani in [[barba]] ai vari accordi che questi siglavano col governo centrale. L'abilità di Henry venne rapidamente notata nei piani alti del parlamento, così nel [[1825]] venne nominato [[senatore]] e in seguito spedito in [[Colombia]]; ufficialmente come [[ambasciatore]], ma in realtà il suo scopo era quello di stroncare nel sangue eventuali rivolte da parte dei locali e assicurarsi che i traffici di droga rimanessero sotto stretto controllo americano. Esaurito anche questo mandato, Henry si ritirò a vita privata nella città di [[Hamilton]], svolgendo saltuariamente il ruolo di giudice-avvocato-giuria-boia nei processi che vedevano imputati neri, indiani o qualsiasi altra persona non rispondesse ai valori della famiglia bigotta americana.
 
A un certo punto però, i membri del neonato [[Partito Whig]] o [[Winx]] che dir si voglia, smaniosi di ottenere la presidenza, ma nel contempo privi di un candidato valido, puntarono gli occhi proprio su Henry Harrison; il nostro venne convinto a presentarsi come candidato a suon di leccaculate, puttane, bustarelle e anche qualche minaccia. Una volta accettata la candidatura, venne imbastita una campagna elettorale degna del peggior [[Silvio Berlusconi]]: utilizzando una piattaforma politica estremamente vacua e indistinta, tirò fuori argomentazioni [[populismo|populiste]] senza alcun fondamento, arrivando a definirsi ''"l'uomo della capanna di tronchi e del sidro forte"'', dipingendosi come il naturale referente dei duri uomini della frontiera, nonostante lui non fosse mai stato né un duro, né un uomo di frontiera. Oltretutto, Harrison fu il primo presidente ad utilizzare la [[diffamazione]] come argomento elettorale; l'avversario [[Martin Van Buren]] veniva insultato per qualsiasi motivo: dal fatto che fosse alcolizzato al fatto che avesse le basette troppo lunghe; venne addirittura accusato di essere [[gay]] solamente perché aveva installato una [[vasca da bagno]] e un [[cesso]] alla [[Casa Bianca]] (fino a quel momento i presidenti non si lavavano e andavano a cagare tra le aiuole).
nonostante lui non fosse mai stato né un duro, né un uomo di frontiera. Oltretutto, Harrison fu il primo presidente ad utilizzare la [[diffamazione]] come argomento elettorale; l'avversario [[Martin Van Buren]] veniva insultato per qualsiasi motivo: dal fatto che fosse alcolizzato, al fatto che avesse le basette troppo lunghe, venne addirittura accusato di essere [[gay]] solamente perché installato una [[vasca da bagno]] e un [[cesso]] alla [[Casa Bianca]] (fino a quel momento i presidenti non si lavavano e andavano a cagare tra le aiuole).
 
Nonostante il fatto che Harrison vivesse in una lussuosa magione dell'[[Ohio]] e non conducesse certo vita "da pioniere" il messaggio fece presa sulla massa dei rozzi e ignoranti elettori americani, consegnandogli la vittoria e di fatto decretandone la condanna a morte.
[[File:William Henry Harrison1.jpg|right|thumb|250px|Se Herrison si fosse messopresentato laalla mantellinacerimonia lavestito storiacosì forse non sarebbe statadiventato diversail (forsepresidente più coglione peggiore)d'Amerca.]]
E a questo punto possiamo finalmente spiegare per quale motivo William Henry Harrison è considerato il [[Presidente]] più coglione d'America.
Dopo essere stato eletto [[Presidente degli Stati Uniti]] Harrison fece la consueta cerimonia di insediamento alla [[Casa Bianca]], che si svolse il [[4 marzo]] [[1841]], fin quìqui niente di strano, il problema è che quel giorno batteva su [[Washington]] una di quelle fitte, fredde e inarrestabili piogge di fine inverno, che soltanto a pensarci ti si gela il sangue nelle vene. Di solito in queste situazioni una persona normale può fare solo due cose: o rimandare l'evento, oppure organizzare la cerimoniaorganizzarlo in maniera tale da limitare i danni, ma Henry (che ricordiamo era un coglione) durante la campagna elettorale si era spacciato per un rude uomo di frontiera rotto ad ogni avversità e per questo, spinto anche dai compari di partito, si presentò alla cerimonia a torso nudo e non solo, tenne il discorso d'insediamento più lungo della storia americana (13 ore ininterrotte); alla fine del quale stramazzò a terra colpito da una [[polmonite]] fulminante.
 
Willim Henry Harrison entro nella [[Casa Bianca]] con i piedi in avanti<ref>Su una barella.</ref> il [[4 marzo]] [[1841]] e ne uscì sempre con i piedi in avanti<ref>Ma 'sta volta in una bara.</ref> il [[4 aprile]] [[1841]],. leLe uniche cose che riuscì a fare durante la sua presidenza furono: tossire, vomitare [[catarro]] e pronunciare frasi deliranti di cui vi riportiamo una breve summa:
{{quote|Pape Satàn, pape Satàn aleppe!}}
{{quote|I gatti, i gatti, date da mangiare ai gatti!}}
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{{quote|Titanic...iceberg...babuumm!}}
 
La misera fine di Harrison è da considerarsi una beffa da [[Divina commedia|contrappasso dantesco]] a 360°: lui che sputtanava gli [[indiani]] e la loro [[danza della pioggia]] è stato ucciso da un temporale; lui che si vantava di essere un duro si è rivelato una sega; lui che derideva [[Tecumseh]] mentre gli dava del coglione è stato seppellito tra le risate dei presenti che urlavano ''"coglione, coglione"'' al passaggio del feretro. Tra l'altro il [[partito Whig]] fece una tale figura di merda che si spaccospaccò in due, anche a causa del vice Presidente [[John Tyler]], il quale era stato nominato vice solo per servire da [[Caprocapro espiatorio]] in caso di problemi durante la presidenza; Tylerquando poi succedette a infattiHarrison si guardò bene dall'accontentare i suoi onesti companicompagni di partito.
 
 
==Tirando le somme==
Possiamo dire di aver ampliamenteampiamente dimostrato la tesi secondo cui Henry Harrison era un coglione; il susuo mandato è stato il più corto fra tutti i presidenti degli Stati Uniti e nonostante questo se domandate ad un qualsiasi americano chi sia stato il Presidente dal mandato piupiù breve, quello 99 su 100 vi risponderà [[James A. Garfield]], incrementando ulteriormente la figura da coglione che Henry fece in vita.
 
 
==Bibliografia==
* (EN) William Henry Harrison, ''Sono invincibile'', una biografia scritta da gobbi durante la campagna elettorale, 1840 [[Mondolibri|ISBN]] [[Numeri|0-00000-000-0]].
* (EN) William Alexander , ''Mettiti il maglione'', una raccolta di lettere tra Harrison e sua madre, 1967 [[Mondolibri|ISBN]] [[Numeri|0-12345-678-9]].
* (EN) Tecumseh, ''Come fare una danza della pioggia funzionante'', un libro che spiega come innaffiare l'orto e non solo, 1845 [[Mondolibri|ISBN]] [[Numeri|0-199-67845-8-chiamate bollenti a ogni ora del giorno e della notte]].
* (EN) Robert Ripley, ''La maledizione dell'anno 0'', un libro che mette in relazione le elezioni avvenute negli anni terminanti con lo 0 e la morte dei rispettivi vincitori, 1934 [[Mondolibri|ISBN]] [[Numeri|0-00000-666-0]].
* (EN) [[Sigmund Freud]], ''Politica e coglioni'', un trattato sulla correlazione tra i due argomenti, 1936 [[Mondolibri|ISBN]] [[Numeri|0-65879-123-stella]].
* (EN) [[Anonimo]], ''Vendette dall'oltretomba'', un manoscritto rinvenuto sulla tomba di Harrison che spiega come vendicarsi di quelli che scrivono su Nonciclopedia, 2013 [[Mondolibri|ISBN]] [[Numeri|x-xxxxx-xxx-x]].
* (IT) Alex48, ''Porca troia'', una raccolta di bestemmie di un utente di Nonciclopedia il cui pc si è spento due volte a causa di un temporale durante la stesura dell'articolo su Harrison, 2013 [[Mondolibri|ISBN]] [[Numeri|0-porco-###-0]].
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
{{Cronologia|[[File:Stati uniti delle americanate.png|50px|center|link=]]William Henry Harrison<br />[[Presidente degli Stati Uniti|Gran coglione degli Stati Uniti]]''' <br />[[1841]] - [[1841]]|[[Martin Van Buren|Brighella]]<br />[[1837]] - [[1841]]|[[John Tyler|Quello a cui piacevano quelle giovani]]<br />[[1841]] - [[1845]]}}
 
==Note==
 
 
==Note==
{{Legginote}}
<references />
 
 
{{PresidentiUSA}}
{{politicaamericana}}
 
{{DEFAULTSORT:Harrison}}
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{{Cat|Coglioni}}
[[Categoria:Coglioni]]
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