Vittorio Sgarbi: differenze tra le versioni

Riga 17:
Vittorio Adalberto Filippo Giovanni Ottaviano Augusto Conte Di Cavour Singroppa Maria Sgarbi nasce nel [[1952]] da una [[bestemmia]]. I suoi genitori, una [[mucca pazza]] e una [[nutria]] marina analfabeta, lo deposero in un [[cassonetto]] dei rifiuti nocivi alla salute e lo abbandonarono. Sgarbi visse i suoi primi anni di vita nei ghetti più malfamati della capitale, dove imparò a dire "[[merda|merda secca]]" in [[666]] modi diversi.
 
Da giovane si laureò in [[Storia dell'arte|Storia dell'Arte]] (di dire minchiate con ottima parlantina e stile) presso ''O' Scorreggione'', trattoria della [[provincia]] di Roma, e con il tempo acquisisce fama di [[critico]] d'arte (di cazzate pletoriche). Grazie alla sua irriverenza verso i deboli e il suo servilismo verso i potenti, diviene ospite di [[Maurizio Costanzo]] e ha un suo programma in TV in cui può esprimere tutto il suo provocatorio talento di critico con affermazioni come ''"La Gioconda era una mignotta"''. Qui commenta opere di artisti da lui inventati, di modo che nessuno possa contestare le sue panzane, e convince i telespettatori a comprare scarabocchi di dubbia artisticità.
 
Negli anni '90 diviene fedelissimo di Berlusconi ed entra in politica con [[Forza Italia|FI]]. Diventerà così [[sottosegretario]] alla cultura solo perché era l'unico del [[PdL|Polo delle Libertà]] a saper distinguere un [[Picasso]] da un [[segnale stradale]]. Intanto comincerà a frequentare [[soubrette]] e stellette televisive, seducendole con la classica scusa ''"Sali a casa mia che ti faccio vedere la mia collezione di cazzi del Parmigianino"''.
Utente anonimo