Vittorio Emanuele di Savoia: differenze tra le versioni

Nessun oggetto della modifica
Riga 19:
 
Nel tempo libero invece amava sconfinare in Italia per andare a rimorchiare davanti alle magistrali, ma non col buster come tutti noi poveri sfigati, bensì su un cavallo bianco. Fu appunto in una di queste occasioni che {{s|il cavallo}} Vittorio attirò l'attenzione di una giovane avvenente [[vacca da monta|donzella]], Marina Doria. I due convolarono a giuste nozze nonostante la lieve contrarietà della famiglia Savoia, e passarono la loro luna di miele in Corsica. Qui, ebbro di amore e gioventù, Vittorio volle dimostrare la sua perizia con le armi da fuoco alla sposina.
[[File:Vittorio Emanuele e figlio nella sala dei trofei.jpg|thumb|left|280px|Vittorio ed [[Emanuele Filiberto|erede]] nella sala dei trofei di caccia grossa]]
 
Sfortunatamente, davanti al bersaglio prescelto passò un giovane tedesco in vacanza, che ci rimase secco, a riprova della mira eccezionale del nostro. Con ignobile malafede, nessuno volle credere all'incidente, e Vittorio Emanuele venne processato, ma fortunatamente fu assolto. Inoltre spesso il suo carattere focoso lo portava ad avere alterchi; famosa la volta in cui, ubriaco, stese con un cazzotto suo cugino Amedeo alla festa di nozze del principe di [[Spagna]]. Dopo qualche anno turbolento tentò di mettere la testa a posto; fece un [[Emanuele Filiberto di Savoia|figlio]] e trovò degli [[loggia P2|amici fidati]] e un buon lavoro nel campo delle [[prostituzione|pubbliche relazioni]].
 
0

contributi