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{{Cit2|Oggi parliamo di Verquinche... Verzindetor... Verspinghe... Di [[Gaio Giulio Cesare|Cesare]] e della guerra in Gallia| [[Luca Giurato]] su Vercingetorige}}
'''Vercingetorige''' ([[latino]]: ''Vercingetorix'', "
Vercingetorige è stato uno dei primi capi in grado di [[federalismo|federare]] una parte importante dei popoli gallici, grazie a convincenti discorsi a base di [[rutto|rutti]] alla [[polenta]] tartufata e [[dito medio]] alzato. Di fronte ad {{citnec|uno dei più grandi strateghi di sempre}}, mise in mostra i suoi eccellenti talenti, tra i quali quello di sapersi infilare quattro pennarelli nella narice destra.<br/>▼
Nel suo disegno di respingere l'[[Repubblica romana|invasione romana]], riuscì a coalizzare i [[popolo|popoli]] gallici; il disegno fu però utilizzato da [[Gaio Giulio Cesare]] per pulircisi il [[culo]].
Fu sconfitto nell'[[assedio di Alesia]] nel [[52 a.C.]]. Catturato, fu imprigionato a [[Roma]] per 5 anni a pane e [[sputo]]. Nel [[46 a.C.]] fu trascinato in catene e costretto a camminare con le gambe legate dietro la schiena, per ornare la celebrazione del [[trionfo]] di [[Gaio Giulio Cesare|Cesare]]. Immediatamente dopo fu mandato a [[morte]] tra le risate dei [[bambini]].▼
▲Vercingetorige è stato uno dei primi capi in grado di mangiare i bambini con la forchetta d'oro e riuscire a picchiare i cani.[[federalismo|federare]] una parte importante dei popoli gallici, grazie a convincenti discorsi a base di [[rutto|rutti]] alla [[polenta]] tartufata e [[dito medio]] alzato. Di fronte ad {{citnec|uno dei più grandi strateghi di sempre}}, mise in mostra i suoi eccellenti talenti, tra i quali quello di sapersi infilare quattro pennarelli nella narice destra.
▲Fu sconfitto
==Biografia==
[[File:Cosplayer Asterix.jpg|thumb|right|180px|Il giovane Vercy in un raro autoscatto d'epoca.]]
===Le origini===
Secondo lo storico [[Strabone|Strappone]], Vercingetorige nacque <u>senza dubbio me possino cecamme</u> in ''
Era figlio di '''
[[File: Gallo_2.jpg |thumb|right|250px|Gaglione, il padre di Vercingetorige.]] ▼
L'origine del suo nome è stata a lungo un mistero, anche perché agli [[storiografia|storiografi]] gliene fregava tanto quanto. [[Plutarco]]
Oggi è comunemente accettato quello che i [[filologia|filologi]] vanno dicendo da tempo:
{{Quote|Chi se ne sbatte di Vercingetorige? Tanto ha perso.|Filologi sul condottiero gallico}}
[[File: Folla 2.jpg|thumb|left|250px|Vercingetorige da piccolo.]]▼
=== L’infanzia ===
Fin da piccolo
All’età di 6 anni entra alle [[elementari]] dove i compagnetti lo prendono in giro per il nome del genitore, storpiandolo in ''
A 18 entra negli [[Ultras|ultrà]] dell''''Avernia f.c.''' e lì scopre il gusto di menare mazzate senza un motivo preciso.
===La guerra nel cuore della Gallia e i rapporti pruriginosi con Cesare===
{{vedi anche|Gaio Giulio Cesare}}
Nel [[58 a.C.]], Vercingetorige è un giovane rampante sulla ventina, nell'età giusta per farsi ammazzare in [[battaglia]], quando [[Gaio Giulio Cesare]] decide di invadere la Gallia. Il
{{Quote|Oh, non ti permettere a
▲Nel [[58 a.C.]], Vercingetorige è un giovane rampante sulla ventina, nell'età giusta per farsi ammazzare in [[battaglia]], quando [[Gaio Giulio Cesare]] decide di invadere la Gallia. Il motivo era rappresentato da un’occhiata prolungata lanciata alla sua ragazza da un [[gallo]] (l’animale) all'interno di un bar. Gli storiografi riportano la seguente frase pronunciata da Cesare:
[[File:Legionari con armi e veicoli moderni.jpg|thumb|left|300px|L'esercito di Cesare.]]
▲{{Quote|Oh non ti permettere a guardare la mia tipa! Vienine fuori che ti spacco la faccia| Cesare ad un [[gallo]]}}
In realtà Cesare [[ebbrezza|era ubriaco]] e aveva solo voglia di litigare con qualcuno. La guerra che ha inizio durerà sei anni, supplementari compresi.
Nel [[58 a.C.]] Cesare decide di intervenire per impedire ai [[Germania|Tedeskien]] di '''Merkello''' di minacciare la Gallia. Lo sconfigge in [[Alsazia]], con un [[all-in]] all’ultima mano.
Nel [[57 a.C.]] Cesare si dirige verso il Nord-Est e decide di affrontare i ''[[Belgi]]'' dello [[Standard Liegi]], poi i ''Nervi'' di '''Ambrogio''', ed infine i ''Bellovaci'' di '''Asfaltorix''', tirando loro le orecchie. La Gallia è sottomessa carponi, e la guerra è finita; tuttavia Cesare rimane in Gallia e a partire dal [[56 a.C.]] si trova ad affrontare il montare della [[resistenza]], soprattutto contro l’allungamento dell’[[età pensionabile]] fino a 83 anni e 70 lavorativi. Nel [[55 a.C.]] Cesare deve affrontare un nuovo esodo di popolazioni germaniche che in massa si riversavano in Gallia attraversando il [[Reno]]; Cesare considera il fiume un limite invalicabile e si inviperisce vistosamente nel vedere una quantità imbarazzante di '''[[punkabbestia|punkabbusta]]''' nel giardino di casa propria intenti a non fare una mazza. I [[Germani]] che oltrepassano il [[File:Legionari con armi e veicoli moderni.jpg|thumb|left|300px|L'esercito romano.]] fiume vengono sterminati dall'[[esercito romano]], che lascia sul terreno, a dire di Cesare, “''quattrocento milioni di mila persone''” tra morti, feriti e simpatizzanti. Agli altri Cesare dà 20 euro e dice loro: ▼
Nel [[57 a.C.]] Cesare si dirige verso il Nord-Est e decide di affrontare i ''[[Belgi]]'' dello [[Standard Liegi]], poi i ''Nervi'' di '''Ambrogio''', ed infine i ''Bellovaci'' di '''Asfaltorix''', impegnati in una feroce [[riunione di condominio]] che va avanti da mesi. Cesare approfitta della distrazione e la Gallia è sottomessa carponi, ponendo fino alla guerra nonostante le proteste dell'amministratore di condiminio per l'evidente vizio di forma; tuttavia Cesare rimane in Gallia e a partire dal [[56 a.C.]] si trova ad affrontare il montare della [[resistenza]], soprattutto contro l’allungamento dell’[[età pensionabile]] fino a 83 anni e 70 lavorativi.
{{Quote| Andate a tagliarvi i capelli, barboni.|Cesare ai [[punkabbestia]].}}▼
▲
I vecchi soldati annuivano, raccontando che alla loro età già zappavano la terra.
Con l'arrivo dell'inverno del [[53 a.C.]], Cesare ritorna in Italia spostandosi in
=== La ribellione dei Galli e l’ascesa al potere ===
▲[[File:Guerrieri
Vercingetorige incontra però la contrarietà del [[CdA]] dell'[[amaro Averna|Averna]], amministratore delegato lo zio paterno '''Gobannizione''', che teme un calo delle vendite dell'amaro. Lo cacciano quindi a bottigliate sul cranio.
Solo e con le pezze al [[culo]] Vercingetorige arruola le sue truppe tra la [[poveraccio|gente miserabile delle campagne]] perché tanto quei cenciosi bevono solo acqua piovana.
Vercingetorige ritornerà in forze qualche giorno più tardi, assediando la città, e costringendo lo zio Gobannizione a fare un passo indietro. Dalla finestra. Aiutato con una spinta.
Viene così acclamato re. Le maestranze di Gobannizione dichiarano sciopero duro a oltranza. Crollano le [[Borsa valori|Borse]] [[Asia|Asiatiche]], costrette a ripiegare su quella cacchio di ''glappa di lose'' che sa di medicina.
Grandioso il suo primo discorso, di seguito integralmente riportato:
{{Quote|'''''BUUUURRRP!'''''
Le prime decisioni prese da
* insegnare il [[dialetto]] gallico nelle scuole;
* investire in una banca gallica che sarebbe fallita poco dopo;▼
* dare la colpa a [[Roma]];▼
* mangiare indossando la canottiera e mettendo i piedi sul tavolo;
▲* investire in una banca gallica che sarebbe fallita poco dopo;
=== Il genio militare e politico di Vercingetorige ===
▲[[File:Ballerina
Vercingetorige, nel corso di quell'
Nel gennaio del [[52 a.C.]] mette in gioco con successo le sue carte diplomatiche: invia ai vari popoli gallici una serie di inviti per un aperitivo con spogliarello di una ballerina albanese . Gli '''Edui''' e i '''Rutteni''' accettano, mentre i '''Biturigi Sferici''' declinano perché occupati con le [[moglie|mogli]].
Accortosi di questa accozzaglia di ignoranti per la puzza che si propagava per chilometri, Cesare decide pertanto di tornare in
=== Le campagne della primavera del [[52 a.C.]] ===
Vercingetorige mette in opera la sua strategia: [[
▲Vercingetorige mette in opera la sua strategia: [[cagare|cagarsi]] nelle mutande sfiancando così l’[[esercito]] romano, ed evitare lo scontro diretto.
Cesare non ci casca e punta sulla città d'''Avarico'', cingendola d’assedio. Vercingetorige, all’interno della città, dispone le seguenti difese:
* mostra il [[culo|sedere]] alle truppe nemiche, al fine di fermarli, come aveva visto fare in un [[Braveheart|film]];
* utilizza l’olio bollente per una [[frittura mista]] di calamari e gamberi;
* organizza gli arcieri
* ordina ai fanti di presidiare i “guarvi” con coraggio e “sprontevolezza”;
* [[bestemmia]] in [[metrica greca]];
* si pulisce i denti con lo [[stuzzicadenti]], tenendo la bocca aperta e facendo rumori;
* chiede scusa a [[Gaio Giulio Cesare|Cesare]].
Cesare con le sue scuse ci si sciacqua gli [[coglioni|zebedei]] e fa cadere
=== La vittoria di Gergovia in giugno ===
Dopo la sconfitta, Vercingetorige, sempre con le mutande patentate,
A [[Gregovia]] Vercingetorige ottiene la sua prima vittoria; [[Roberto Baggio]] e [[Alessandro Del Piero]] si mangiano due gol, [[Di Biagio]] sbaglia un rigore ed il generale [[Cesare Maldini]] viene ricoperto di sputi dagli spalti.
Cesare, nei suoi commentari, sostiene di aver raggiunto a Gergovia lo scopo di respingere la iattanza gallica e ridare [[coraggio]] ai suoi, avendo limitato le perdite a 700 legionari; il tutto viene esposto con un laconico:
{{Quote|Non vi preoccupate, tutto calcolato|Cesare, [[De Bello Gallico]] IV,4,752 nord-est}}
Vercingetorige nel mentre si riguadagna ancora l'alleanza degli Edui offrendo loro uno specchietto e un sacchetto di perle.
[[File:Soldatini romani.JPG|300px|thumb|left|Battaglia di Gregovia]]
=== Apogeo di Vercingetorige e isolamento di Cesare ===
Nel frattempo l'insurrezione è ormai generalizzata: la gente urla e si prende a [[schiaffo|schiaffi]], altri, [[ebbrezza|ubriachi]], guidano le bighe all’impazzata passando
Vercingetorige si impone così definitivamente come leader della [[coalizione]]. Cesare sa di non poter contare ormai su nessun alleato in Gallia, a parte i ''Minchioni'' e i ''
=== La capitolazione e l’Assedio di Alesia ===
Cesare vince a Digione e Vercingetorige decide, con un’astuta mossa militare, di rifugiarsi
Cesare
===La resa di Vercingetorige (ottobre [[52 a.C.]]) ===
{{Wikipedia}}
Dopo una quarantina di giorni di panico improduttivo, le truppe affamate ridotte a mangiare i batuffoli di polvere sotto il letto tradiscono Vercingetorige e lo consegnano ai romani, costringendolo ad arrendersi al cospetto di Cesare, che fatica a nascondere una possente [[erezione]]. È allora che il condottiero sconfitto pronuncia la celebre frase:
{{Quote|A uolnerati vel tu es aliud a pederast mortuus eis| Vercingetorige a Cesare}}
Benché gli storici dell'epoca riportassero un lusinghiero ''"Hai vinto un uomo forte, O uomo fortissimo"'', secondo i filologi moderni non trasmette propriamente il significato originale di ''"Ti venisse un colpo, o pederasta che non sei altro, li mortacci tua"''.
La sconfitta si rivela conseguenza di numerosi fattori: la superiorità dei Romani, la mancanza di [[intesa]] fra i diversi [[popoli]] e comandanti gallici, la totale incapacità in fatto di [[strategia militare]] da parte di Vercingetorige ma, soprattutto, la sua noncuranza per l’[[igiene intima]].
===La morte di Vercingetorige ===
Giulio Cesare conduce Vercingetorige con sé, come trofeo da mettere sul camino della sua casa di [[Roma]]. Il principe gallico viene tenuto prigioniero a [[Rebibbia]] fino al 26 settembre del [[46 a.C.]], quando, dopo aver ornato in catene il trionfo di Cesare, verrà subito mandato a morte per [[teabagging]].
== Vercingetorige nelle arti e nella scrittura ==
[[File: Moneta_50_lire.jpg|thumb|right|250px|Moneta antica raffigurante Vercingetorige.]]
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Le sole possibili immagini veritiere di Vercingetorige sono le 27 monete dell'epoca giunte ai giorni nostri e recentemente utilizzate per prendere il [[caffè]] alla macchinetta.
Con la sparizione dei Galli e di Vercingetorige dalla storia ufficiale per più di diciotto secoli,
Numerose le statue moderne raffiguranti Vercingetorige tra le quali si ricordano. Ed anche.
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{{vedi anche|Asterix}}
Vercingetorige compare anche nel fumetto e nel cartone animato [[Asterix]]
=== Il De bello gallico ===
L’opera più importante che narra delle vicende di Vercingetorige è certamente il [[De bello gallico]],<ref>In latino antico: "''Il Gallo Bello''".</ref> scritto di proprio pugno da [[Gaio Giulio Cesare]]. Si sa che la storia la fanno i vincitori, ma in questo caso il “perditore” viene fatto passare per un [[gay|culattone]] ignorante e rincoglionito.
Alle enciclopedie e agli storiografi, pertanto, l’arduo compito di ristabilire la sua figura di buzzurro perfettamente eterosessuale.
== Voci correlate ==
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*[[Francia]]
*[[Gay]]
== Note ==
{{Note}}
{{Asterix}}
{{Francia}}
{{Latrina|giorno=31|mese=07|anno=2016|votifavorevoli=5|votitotali=6|argomento=storia}}
[[Categoria:Guerrafondai]]▼
[[Categoria:terroristi]]
[[Categoria:Supercattivi]]
[[Categoria:Persone che hanno un nome del cazzo]]
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