Vagina: differenze tra le versioni

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Pare che il modo migliore per ovviare a questi inconvenienti sia quello di rifornire il [[donna|simbionte]] di bigliettoni viola a corso legale sia direttamente, che indirettamente, sotto forma di [[oro]] e gioielli (i [[diamante|diamanti]] vanno per la maggiore, specialmente se sono tre in un [[unico anello]]:<ref>Sauron di Mordor fu il primo a forgiarne uno in cui incise le celebri parole che riassumevano la malvagità predisposta della donna</ref> lì l'uso della vagina viene concesso in modo pressoché illimitato, variabile in proporzione alla caratura delle gemme).<br>
Tuttavia, le desuete espressioni "se mi paghi te la do" (la vagina) sono oggi state soppiantate da "se mi paghi te la noleggio" o addirittura "se mi paghi te la faccio solo vedere", per complicate leggi domanda/offerta del mercato azionario globale, oggi in crisi, motivo per cui oggi la vagina è quotata dai cauti agenti di borsa in "trading position" (posizione di commercio), e non in "buy and hold" (compra e tieni stretto).<br>
Esperti di Wall Street hanno inoltre coniato i termini socio-economici di vaginocracy (vaginocrazia), così come dei recenti astronomi i termini fregnocentrismo o [[figacentrismo]], ispirati da una vecchia esclamazione di una [[puttana]] polacca presunta discendente di Niccolò Copernico.<br>
La condizione di mercato migliore di una vagina rimane comunque il comodato d'uso o la provvigione in conto vendita.
[[File:Sauron.jpg|thumb|999px|La passera infuocata.]]
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Paese che vai, vagina che trovi...
 
 
'''PUCCHIACCA'''
 
Il termine “Pucchiacca” o “Pucciacca” si ritiene abbia origine dal greco pyr (fuoco) + koliòs (fodero) e significa letteralmente fodero infuocato; utilizzato generalmente per indicare una donna con una parte posteriore inferiore del tronco particolarmente sviluppata annessa all’organo riproduttore femminile di spiccata carnosità e morbidezza (generalmente queste ultime due caratteristiche non sono materialmente provate dalla parte ma sono scaturite dall’eros dell’osservatore)
 
«Uà che pucchiacca ‘ca ten»
 
''Tradotto:”Mamma mia che <Pucchiacca> che tiene”''
 
 
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