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Fontana se ne accorse meglio di chiunque altro ed utilizzò le sue schede per illustrare al pubblico le grandi manovre operate dal brillante presidente Blatter, come l'introduzione del [[Golden Gol]] e del ballottaggio in caso di pareggio dopo 120', del doppio arbitro in campo, l'obbligo per tutte le nazionali di imparare a memoria l'inno composto da [[Ricky Martin]] ed usarlo in sostituzione del proprio inno nazionale e la sostituzione dei tacchetti di ferro con quelli di porcellana perché si abbinavano meglio ai manti erbosi francesi. Questo almeno secondo quanto riportavano le fonti citate da Fontana, tra cui segnaliamo beppegrillo.it.
Condusse le inchieste in maniera assolutamente imparziale, anzi si fece consigliare da [[Emilio Fede]] per essere più sicuro. Portiamo come esempio alcune frasi che testimoniano la sua neutralità:
{{quote|Un uomo in leggero sovrappeso affetto da smanie dittatoriali.|Walter Fontana su Blatter}}
{{quote|Un altro pallino di Blatter è il suo cervello, incastrato all'interno del cranio.}}
 
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<references />
 
= Rivalità calcistica Italia-Germania =
[[File:Striscione Italia-Germania alleati.jpg|right|thumb|240px|Il poeta [[Trilussa]] riassume la storica rivalità tra Italia e Germania.]]
{{Cit2|[[Popopopopopopo|POPOPOPOPOPOPO]]!|[[Italiano]] dal 2006 in poi su Italia-Germania.}}
{{Cit2|Prima o poi...|[[Tedesco]] che autoalimenta false speranze.}}
{{Cit2|Ci vendicheremo del 2006!|Stampa tedesca che alimenta false speranze, prima della semifinale di [[Europei di Calcio Polonia e Ucraina 2012|Euro 2012]].}}
{{Cit2|È dal 1945 che non vedevo la [[Germania]] trionfare sull'[[Italia]]!|[[Nando Martellini]] commenta l'amichevole dell'[[8 ottobre]] 1977, ricordando la [[Seconda guerra mondiale|Confederations Cup]] del 1945.}}
 
Si definisce '''rivalità calcistica [[Nazionale di calcio italiana|Italia]]-[[Nazionale di calcio della Germania|Germania]]''' l'unica rivalsa a livello internazionale che l'Italia sia mai riuscita a prendersi nei confronti dell'[[austerity]] imposta dai tedeschi.
= Carlos Valderrama =
{{riquadro
|classe=radius
|larghezza=93%
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|spessore-bordo=5px
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|testo={{dimensione|125%|[[Cugino Itt|{{colore|cyan|'''Cugino Itt'''}}]] '''approva questo articolo!'''}}<br />
Compagni di pelo! <br />Unitevi per un secco [[NO|{{colore|yellow|'''NO'''}}]] a riporti, parrucchini e patonze depilate!! <br /> '''''EVVIVA LA PELUCHE!''''' <br />{{dimensione|80%|Cotone e lana merinos di produzione ''ITAGLIANA D.O.P.,'' per un'estate fresca e un inverno caldo}}<br />
}}
<br />
[[File:Carlos Valderrama 2.jpg|right|thumb|185px|Valderrama prima della potatura.]]
 
== Ragione sociale ==
{{Cit2|Vivo sempre insieme ai miei capelli|[[Niccolò Fabi]] canta un testo scritto per lui da Valderrama.}}
[[File:Italia pallone.jpg|right|thumb|100px |Non pensiamo solo al calcio.]]
{{Cit2|Capelli, capeeelli! Sono andati via... e non torneranno mai!|Un giocatore appena dribblato da Valderrama.}}
Siccome agli italiani il [[calcio]] interessa più della [[politica]] [[Europa|europea]], ogni vittoria sulla Germania equivale al completo riscatto italiano sul piano socio-politico-economico in campo internazionale, nonostante l'Italia rischi più e più volte il [[default]], lo [[spread]] raggunga le sei cifre e la Germania rimanga inavvicinabile in tutti i ranking possibili ([[Standard & Poor's]], [[ranking UEFA]], [[ranking FIFA]], classifica sulla durata media dei [[Sesso|rapporti sessuali]]...); nulla può toglierci la soddisfazione di dire ai tedeschi
<br />
{{quote|Suca}}
neanche una resurrezione improvvisa di [[Hitler]] deciso a scagliare la sua [[Bomba fine di mondo|arma più potente]] contro l'Italia.<br />
 
== La [[legge dei grandi numeri]] ==
'''Carlos Alberto Valderrama [[Rodrigo Palacio|Palacio]]''' ([[Utente:MisterDi/Santa Marta|Santa Marta]], [[2 settembre]] [[1961]]), detto più semplicemente "Valderrama" o anche "baobab" o "Pibe", più raramente "Pube", è la dimostrazione vivente dei grandi risultati che si possono ottenere insegnando il calcio ad un cespuglio.<br />
[[File:Italia Germania nel calcio.jpg|right|thumb|200px|Litografia allegorica di inizio [[XXI secolo]].]]
All'inizio degli [[anni '90]] divenne famoso in tutto il mondo con la maglia della [[Nazionale di calcio della Colombia|nazionale colombiana]], in quanto faceva pendant con la sua criniera.<br />
Secondo questa legge è inevitabile che prima o poi la Germania trionfi sull'Italia. Non è possibile che ogni confronto tra ''Azzurri'' e ''Die Mannschaft'' si traduca sempre in una sconfitta per l'undici teutonico.<br />
Inoltre si fece notare in campo per le sue doti tecniche, per i continui movimenti e passaggi e perché, onestamente, è difficile non vedere un'enorme macchia gialla di 185cm, di cui 170 di capelli e 15 di scarpini.<br />
Se le leggi [[matematica|matematiche]] funzionassero regolarmente, però, una volta applicate nella [[vita]] vera non avreste speso 1200 euro al [[videopoker]] e un giorno vi farete una [[gnocca]] da paura invece di ricevere un [[mojito]] in faccia ogni volta che ci provate con una. Ma sappiamo bene che [[teoria]] e [[pratica]] viaggiano su due piani diversi, che raramente si incontrano: per questo motivo le uniche volte che i crucchi hanno vinto è stato durante le amichevoli.<br />
E l'ultima vittoria risale al [[1995]], quando [[Jürgen Klinsmann]] giocava nell'[[Inter]] e riceveva gli elogi della stampa tedesca, al posto degli insulti tributatigli nel [[2006]], a causa del [[Mondiali di calcio Germania 2006|piccolo incidente]] capitato a [[Dortmund]] in semifinale.<br />
 
== CicloI vitaleconfronti e fotosintesistorici ==
La rivalità affonda le sue radici negli [[anni '20]], quando i giocatori erano in bianco e nero e il calcio internazionale somigliava al torneo parrocchiale di Pozzolo Formigaro.<ref>Ancora oggi uno dei tornei più prestigiosi in ambito internazionale.</ref><br />
Figlio di un professore di matematica e calciatore professionista (noto per le geometrie che creava in campo), vive la sua infanzia assieme ad altri 10 fratelli<ref>Da cui ha preso i capelli, lasciandoli completamente calvi.</ref> e al cugino Didì (ma mica quello che giocava con Pelé, eh) per meglio abituarsi al suo futuro da calciatore e ai ritiri della Nazionale. Vivere in una bidonville con una famiglia numerosa lo temprò e gli fece superare il più grande dramma della sua vita: 6 anni di calcio sudamericano da professionista. La rabbia e le sofferenze provate in questo periodo esploderanno di colpo dando luogo ad una [[Super Sayan|trasformazione]] che darà quel caratteristico color giallo limone ai suoi capelli che lo accompagnerà per tutta la vita.<br />
Il primo confronto in una competizione ufficiale si ha solo nel [[1962]], nei gironi del [[Mondiali di calcio Cile 1962|mondiale del Cile]], durante una partita in cui a vincere fu la nazionale della [[Noia]], mentre le due squadre evitarono la porta avversaria come la [[Peste|peste nera]], preferendo concludere sullo 0-0.<ref>Per la cronaca: fu uno dei mondiali più noiosi della storia, infatti fu vinto dal [[Nazionale di calcio del Brasile|Brasile]].</ref>
[[File:Valderrama fumetto.jpg|right|thumb|300px|La sua chioma può fungere da ottimo set per un film d'amore.]]
=== Germogliatura ===
Fece il suo debutto nel lontano 1981 con l'''Unión Magdalena Sanctissima Incoronada Ajutaci Tu'', allorquando l'allenatore capì che quello che credeva un salice nano durante il periodo autunnale faceva effettivamente parte della rosa.<br />
L'annata fu però piuttosto avara di risultati: Valderrama collezionò 15 presenze e 7 potature. L'anno successivo fu pure peggio: la società assunse un nuovo giardiniere che, durante la rifinitura, lo rincorreva di continuo pervaso da un'innato furore omicida, mentre il tecnico sosteneva che fosse un ottimo allenamento; ma il carico era troppo elevato per ''el Pibe'', che arrivava spompato ad ogni incontro. Fu però grazie a queste fughe che sviluppò la sua grande abilità nel [[dribbling]] che lo avrebbe reso famoso in tutto il mondo.<br />
Dopo il terzo anno infruttuoso nel club di Santa Marta, la sua corteccia venne acquistata dal ''Milionarios''; purtroppo il clima rigido della capitale ne compromise la fioritura ed il club si vide costretto a cederlo a primi stronzi che passavano di lì, nome alternativo del ''Depotivo Cali da los Mil Brazos'' (da cui sono usciti i migliori portieri colombiani).<br />
 
=== [[Mondiali di calcio Messico 1970|Messico '70]] ===
=== Il talento sboccia ===
{{Vedi anche|Partita del secolo}}
Reduce dall'infelice esperienza nella società della capitale, Valderrama riuscì a dare una [[Navigatore satellitare|svolta dopo 200m]] alla sua carriera con il ''Deportivo'', squadra su cui piantò le radici della sua futura fortuna. Qui trovò tanta gente disposta a dargli da bere e rispettosa delle sue [[doppie punte]]. Tra questi l'allenatore, Vladimir Popović, che lo schierò spesso affianco a Bernardo Redín, che tatticamente era la sua copia, forse per non dover tenere a mente più di uno schema.<br />
[[File:Lapide commemorativa partita del secolo.jpg|left|thumb|330px|Fu una partita talmente spettacolare come il Messico non ne vedrà mai più.]]
Fu qui che si manifestò il suo talento come regista di centrocampo e assist-man, che si rivelarono fondamentali per i risultati della squadra che quasi vinse il campionato, superata solo dall'''América de Cali con Meno Brazos de l'Otros'', che comprò lo scudetto con un giro impressionante di cocaina falsa.<ref>In realtà era forfora prelevata di nascosto allo stesso Valderrama durante una precedente sfida.</ref><br />
Fu nel 1970 che la rivalità assunse le note di [[folklore]] e di [[riscatto sociale]] che riveste tutt'oggi.<br />
Dopo un'impressionante serie di secondi posti dietro l'''América'' il ''Deportivo'' realizzò di non possedere le adeguate conoscenze nel mondo locale del narcotraffico e nel 1988 si vide costretto a comprare un gommone per permettere l'approdo al [[Montpellier]] della sua stella.<br />
L'Italia proveniva da una serie di critiche fatte dalla stampa nazionale che giocava allo sport preferito dagli italiani: la [[polemica]].<br />
Siccome da quell'anno venivano addirittura concesse ben due sostituzioni, l'allora CT, [[Ferruccio Valcareggi]], decise che [[Gianni Rivera|Rivera]] doveva occupare un posto d'onore in formazione: quello accanto a lui in [[panchina]].<ref>Almeno per un tempo.</ref>
 
L'Italia come sempre passò un girone ostico solo per un quarto e arrivò ai quarti contro i [[nazionale di calcio del Messico|padroni di casa]], reduci dalla recente rivoluzione guidata da [[Pancho Villa]]<ref>Sì, lo sappiamo che si era conclusa 50 anni prima, ma, si sa, i messicani sono un popolo indolente e ci hanno messo un po' a rendersene conto...</ref> e quindi non ancora pronti ad affrontare una competizione di quel livello; quindi in semifinale incontrò la Germania, reduce da un girone ancor più osceno e da un quarto contro i [[Nazionale di calcio dell'Inghilterra|campioni in carica]], che ottennero il titolo in quanto inventori del calcio. I tedeschi si avvalsero della maledizione di Montezuma per vincere e passare il turno.<br />
=== Il trapianto in Europa ===
La sfida si preannunciava tesissima, anche perché nell'intervallo si sarebbe tenuta un'appassionante gara di baffi, con le ''Aquile'' capitanate da un [[Kaiser|anziano giocatore di Monaco]] e da un [[Himmler|oriundo di origini argentine]] e gli ''Azzurri'' capitanati da [[Sandro Mazzola|Mazzola]] e Poletti.<br />
Quando arrivò in Europa Valderrama aveva già una notevole esperienza in campo internazionale come elemento del paesaggio durante i ritiri della nazionale colombiana. Per questo il ''Deportivo'' riuscì a venderlo in modo truffaldino al presidente del Montpellier, che in realtà cercava una residenza in Sud America.<br />
[[File:Sandro Mazzola fa il saluto romano.jpg|right|thumb|300px|"Baffo" Mazzola traeva in inganno i tedeschi spacciandosi per uno di loro.]]
I giornali inglesi, ancora leggermente risentiti per la [[Guerra dei Cent'anni]], scrissero beffardi che il club francese si era assicurato un campione. Forse in realtà gli albioni sapevano qualcosa, poiché il talento colombiano arrivò in [[Francia]] disidratato e con la chioma spoglia.<br />
La partita inizia con un'Italia frizzante, a causa delle abbondanti libagioni di [[chinotto]] con cui affrontava la canicola messicana. Dopo 8' Mazzola, grazie al suo passato da [[esattore delle tasse]], si fa consegnare la palla da una terrorizzata difesa tedesca, la passa a [[Roberto Boninsegna|Boninsegna]] che infila la palla in rete e festeggia con un [[fosbury]]. Ed è '''1-0'''.<br />
L'eminente esperto di calcio [[Laurent Blanc]] prima lo derise e poi scrisse dei suoi problemi con la presenza di una tattica per la squadra.<br />
Dopo l'ennesima annata infruttuosa e a causa della necessaria rizollatura del terreno i francesi dovettero cederlo al Real Valladolid, sicuri che il terreno spagnolo fosse il più adatto per la sua coltura.<br />
Lì ritrova due compagni di nazionale e l'ex CT, ed è su queste basi che fonderà la grande Colombia protagonista del [[Mondiali 1990|Mondiale del '90]].
[[File:Carlos Valderrama.jpg|left|thumb|125px|Valderrama si esibisce nella sua specialità: il dribbling senza un braccio.]]<br />
 
Dopo 82' minuti di [[Nicolò Carosio|quasi gol]], in pieno recupero la Germania recupera palla con Grabowski, che, tentando di spazzare, sforna invece un cross degno di [[Garrincha]]: il milanista [[Karl-Heinz Schnellinger]] prova ad alleggerire verso il futuro compagno di squadra, il portiere [[Enrico Albertosi|Albertosi]], ma con un po' troppa forza. '''1-1''' e a settembre sarebbero stati cazzi suoi.<br />
=== Rinvaso in Colombia ===
Venne estradato in Colombia con un volo speciale, compreso di servizio di coiffeur all'aeroporto.<br />
Tornato nel campionato casalingo vide che la situazione era peggiorata, dacché l'''América'' aveva assunto il pieno controllo del maggiore cartello del narcotraffico, garantendosi i successivi 15 campionati. O almeno così credevano.
Nel '93 Valderrama si rivelò effettivamente utile e l'''Atlético Junior'' sfruttò la provvidenziale overdose della classe arbitrale colombiana per aggiudicarsi il titolo, segnando anche con le mani.<br />
Nel '94 si sarebbero tenuti i Mondiali negli Stati Uniti; Valderrama, col cuore gonfio di speranze, atterrò nella terra delle opportunità, ma si vide costretto a lavorare come aiuto cuoco al McDonald di Santa Fé. A causa di questo spiacevole inconveniente la Colombia non riuscì a superare i gironi e ''el Pibe'' fu incolpato del fallimento. Deluso da questa esperienza decise di emigrare negli U.S.A per cambiarli dall'interno.<br />
 
Si va così ai supplementari. Al 5', nel caos generale delle prime avvisaglie del [[terremoto dell'Irpinia]], [[Gerd Müller]] si avventa rapace sulla palla e convince il pallone ad entrare in porta, nonostante la sua ritrosia: '''2-1'''. Albertosi tira giù tre [[Madonna|madonne]] e due [[Cherubino|cherubini]].<br />
=== Stati Uniti: l'autunno e la potatura definitiva ===
Passano 4' e i tedeschi vogliono dimostrare di non essere da meno in difesa, così una punizione non respinta viene raccolta da [[Tarcisio Burgnich|Burgnich]] che, convinto di essere come al solito nella sua [[area di rigore]], nel tentativo di spazzare via insacca il '''2-2'''.<br />[[File:4 salcicce contro 3 wurstel.jpg|right|thumb|400px|La cena che venne servita alle formazioni a fine partita.]]
La federazione statunitense voleva dimostrare che non è vero che fondamentalmente agli americani non interessa il calcio:
E, puntuale come un [[orologio]] messicano, dopo altri 4' arriva un altro gol, quello del '''3-2''': ''[[Gigi Riva|Rombo di tuono]]'' non smentisce il suo nome e fa partire un tiro più veloce della luce, il cui suono viene sentito solo dopo ulteriori 4' dal portiere crucco.<br />
per questo fece rapire dalla [[CIA]] i migliori calciatori del mondo per poi smistarli [[Cazzo di cane|con gran criterio]] nelle varie squadre del campionato. Valderrama finì dunque al ''[[Tampax|Tampa Bay]] Mutiny'', sponsorizzato da una nota marca di assorbenti.<br />
Nonostante i 93 anni lordi sul groppone il colombiano giocò una stagione straordinaria, anche perché la federazione, malandrinamente, aveva chiamato lo sport [[football]], confondendo gli statunitensi che non capivano cosa si fischiasse l'arbitro quando prendevano la palla con le mani.<br />
Furono anni straordinari per ''el Pibe'' che fece vedere ai stelle e strisce che il calcio è uno sport che si gioca con i piedi.<br />
L'esperienza in Florida si concluse durante il ''Mardi gras'' del 1999, dopo una ciucca colossale che lo portò a mostrare il seno al presidente Clinton <ref>che stava per assegnarli il ministero della difesa, prima del provvidenziale intervento della moglie Hilary</ref>. Per sfuggire all'onta decise di trasferirsi in uno stato in cui i media non esistevano e, nonostante l'[[Alabama]] lo chiamasse a gran voce, alla fine optò per il [[Colorado]], l'unico posto degli Stati Uniti do ve anche un quarantenne può servire a qualcosa.<br />
[[File:Valderrama statua.jpg|right|thumb|185px|Statua di Valderrama a Santa Marta. I capelli sono fatti con la foglia d'oro, prodotta dalla chioma dello stesso Valderrama.]]
Purtroppo quel quarantenne non era Valderrama, che non riuscì più a raccogliere un pallone e a fare il più semplice passaggio. Decise così di ritirarsi nel 2002, andando a vivere in un vivaio di [[Bogotá]].<br />
Nonostante il ritiro non volle smettere di arricchire la sua collezione figure di merda: accuso un innocente arbitro di essere [[Byron Moreno]], finendo squalificato per 10 giornate dalla prossima reincarnazione. Nel 2008 ha ricevuto una [[Laurea|laurea honoris causa]] in capelli dall'Università di [[Barbarigo del Mugello]].<br />
Da allora non si hanno sue notizie.<br />
 
Al 110' la Germania segna il '''3-3''': sugli sviluppi di un calcio d'angolo Rivera s'illude di essere un [[difensore]], dimenticandosi di illudere perlomeno i tedeschi. Il colpo di testa di Seeler, che anche [[Andrea Ranocchia|il più pirla dei difensori]] avrebbe stoppato trafigge il milanista, che in un impeto erotomane si struscia sul palo, il quale viene sradicato da Albertosi e infranto in testa a Rivera; nel farlo il portiere azzurro tira giù anche la [[Trinità]], proprio addosso a Rivera.<br />
=== La grande Colombia: esistono altre piante ===
In seguito a questi traumi Rivera diviene un uomo nuovo e riesce ad inciampare fortuitamente su un invitante [[cross]] di Bonisegna, che prima di passare la palla era partito di corsa dal [[Costa Rica]]: e fu il '''4-3''' finale. Dopo questa partita l'Italia perderà gli arti inferiori e consegnerà l'ultima [[coppa Rimet]] al Brasile.<ref>Alcuni vociferano che fosse un atto voluto, in quanto nessuno voleva portarsi a casa quel perfetto esempio di arte cubista eseguita da un cieco. Nel dubbio gli italiani scaricarono il reparto ortofrutta del mercato di Roma contro gli ''Azzurri''.</ref><br />
All'inizio degli anni '90 il mondo scoprì improvvisamente l'elevato tasso tecnico della nazionale colombiana. Ciò era dovuto all'utilizzo del loro [[Cocaina|prodotto tipico]], esportato in tutto il mondo, e grazie anche ai controlli antidoping che erano quello che erano (per colpa anche del [[Nandrolone|dott. Nandrolone]] che verso gli anni 2000 fu coinvolto in numerosi scandali di malasanità e, chi lo avrebbe mai detto, doping).<br />
Fu così che venne alla luce il talento del centrocampista colombiano, capace di dispensare palloni a destra e a manca e saltare 30 difese di seguito piroettando come [[Carla Fracci]]. Dai suoi piedi sono nati gli spunti per gli unici gol che quella nazionale ha mai visto e vedrà mai.<br />
Grazie a ciò la Colombia ottenne risultati impressionanti: ottavi di finale a [[Mondiali 1990|Italia '90]] ed eliminazione ai gironi a [[Mondiali 1994|U.S.A. '94]]. E così Valderrama divenne la terza cosa più nota della Colombia, dopo la cocaina e l'ombelico {{s|della [[Raffaella Carrà|Carrà]]}} di [[Shakira]].<br />
 
Una serie di insipide amichevoli ed un ennesimo noiosissimo pareggio al [[Mondiali di calcio 1978|Mondiale del '78]] fecero da preludio al successivo capitolo di questa sfida.<br />
== Caratteristiche fitofarmaceutiche ==
 
[[File:Carlos Valderrama 3.jpg|left|thumb|85px|[[Giorgio Gaber|''"Fffffffffon!"'']]]]
=== [[Mondiali di calcio Spagna 1982|Campioni del mondo! Campioni del mondo! Campioni del mondo!]] ===
Nonostante le enormi radici Valderrama ha sempre dimostrato una grande mobilità in campo. Sembra che nel 1983 si fosse fatto impiantare delle molle negli arti inferiori per riuscire a saltare meglio gli avversari, fatto poi smentito dallo stesso colombiano: in realtà erano elastici.<br />
L'Italia era reduce da un mondiale che non si può spiegare come. Uscita grazie ad una ragguardevole dose di [[Culo|natiche]] dalla prima fase a gironi, nella seconda fase venne inserita in un girone a tre assieme Brasile ed Argentina. Approfittando dell'atavica rivalità tra le compagini sudamericane l'Italia riuscì a cogliere in fallo le entrambe le difese avversarie e anche a vendergli una multiproprietà nel Gennargentu.<br />
A ciò si aggiunga la visione di gioco tipica del classico giocatore di [[PES]], con tanto di radar e dei piedi calibrati al millimetro, dai quali scaturivano assist fenomenali. Sfortunatamente chi li raccoglieva non era altrettanto fenomenale e spesso i tiri finivano [[Marte|leggermente fuori]].<br />
Arrivata in semifinale trovò la Polonia, in cerca di vendetta dopo l'[[Campionato europeo di calcio|Europeo]] perso a Varsavia nel 1939. [[Paolo Rossi]] però aveva bisogno di farsi notare da [[France Football]] e inavvertitamente eliminò i polacchi.<br />
Infine grazie alla propria chioma riusciva a crearsi spazio in campo, in quanto gli avversari si allontanavano per evitare di essere colpiti dalle fronde.<br />
 
Dopo il ritiro dimostrò una grande capacità dialettica, riuscendo ad eguagliare il numero di sparate fatte da [[Blatter]] e [[Platini]] in 20 in soli 5 mesi.<br />
Ma in finale ad attendere l'Italia ci sarebbe stata la Germania. La Germania poteva contare su forti individualità, come [[Hansi Müller]], nipote di secondo letto del più noto [[Gerd Müller|Gerd]] e padre di [[letto a castello]] di [[Thomas Müller]] e [[Karl-Heinz Rummenigge]], detto ''Die Kaiser'', in quanto tradizionalista.<br />
Ora tramanda questo talento ai giovani arbusti colombiani, nella speranza che un giorno fiorisca un altro Valderrama.<br />
Dal canto suo la nazionale azzurra poteva vantare un gruppo compatto quanto una cosca di [[Cosa Nostra]], una disposizone tattica efficace e il suo uomo migliore: [[Sandro Pertini]], dispensatore di insulti diplomatici e [[Presidente della Repubblica Italiana]] a tempo perso.
Per incrementare lo spettacolo la [[FIFA]] arruolò un pagliaccio del [[circo equestre]] per arbitrare la finale, il brasiliano [[Arnaldo César Coelho]]. A commentare invece c'era il suo collega Nando Martellini, che progettava una fuga in [[Paraguay]] col suo nuovo pupillo, Pablito Rossi.<br />
 
Nella tensione della finale, con la coppa del mondo a due passi al 24' [[Alessandro Altobelli]] fa partire un [[traversone]] diretto in area dove [[Bruno Conti]] e [[Hans-Peter Briegel]] stavano dialogando a [[Pizza|pizzoni]] in faccia. Coelho esprime il suo talento clownesco salendo fino al terzo anello del [[Stadio Santiago Bernabeu|Bernabeu]] ed esibendosi in gustosi esempi di giocoleria. I giocatori fraintendono ed è rigore. Battuto da [[Cabrini]] che sfortunatamente spedisce il pallone a [[Pamplona]] scatenando una violentissima (e quindi bellissima) [[Festa di san Firmino]] fuori stagione. La reazione in cabina di commento di Martellini fa pendant con la sobrietà degli smoccolamenti liguri di Pertini. Per il resto nulla di rilevante, si va al riposo sullo 0-0.<br />
 
Comincia la ripresa e subito l'arbitro dà un saggio del suo talento comico e, assieme a Conti e [[Uli Stielike|Stielike]], improvvisa un'imitazione di [[Don Vito Corleone]], con tanto di minacce e macchine bruciate. Il pubblico applaude.
 
Al 56' un fallo su [[Gabriele Oriali]] gli servirà come esperienza allorquando sarà trombato da [[Marco Branca]] ai tempi del triplete. Due guerre mondiali da voltagabbana hanno insegnato agli italiani come e quando è meglio tradire, ma la Germania dimostra di non saper far tesor della propria storia: Tardelli furbescamente scatena la guerra civile nell'area teutonica (ritratta nel celbre [[Guernica]] di [[Picasso]]). Dalle macerie di questo conflitto sbuca Rossi che insacca l''''1-0''', tanto inaspettato che Martellini neanche riesce a concludere il pacato commento al gol, l'asta del microfono che divelle la cabina di commento. Pertini ha rimembranze partigiane e tenta di far saltare la linea ferroviaria che conduce dal suo posto ai cessi dello stadio: purtroppo il progetto fallisce nel momento in cui scopre che il vile attentato era già stato perpetrato dall'[[ETA]]. La sua incontinenza subisce un duro colpo.<br />
 
Al 69' un'innocua perdita di possesso dei tedeschi innesca il contropiede dell'Itala: gli ''azzurri'' attuano la "tattica 129", detta anche "''tattica [[Valium]]''", che consiste nel far addormentare il gioco con una melina interminabile: purtroppo ad assistere alla partita vi era anche un giovanissimo [[Josep Guardiola|Pep Guardiola]] che si innamorerà di questo schema e lo trasformerà nel suo marchio di fabbrica, per molti esperti di settore un'innovazione nel calcio, per tutto il pubblico la disumana tortura chiamata "[[Tiki-taka]]".<br />
L'idea geniale di Bearzot è quella di scodellare all'improvviso il pallone ad un terzino come [[Marco Tardelli|Tardelli]], tanto quando minchia capita che un terzino faccia gol, pensano i tedeschi. L'azione è confusa: si vede un tiro partire, tedeschi scettici sul pericolo della traiettoria, poi buio. Ad un certo punto si sente un urlo che scuote la Terra fin dal nucleo di ferro fuso. Questo evento, unito alla demenza senile del nostro Presidente (di cui Martellini è entusiasta) sono il ricordo indelebile di per gli italiani e per i sismologi di tutto il mondo di questo "''Mundial''". È '''2-0'''.<br />
 
L'Italia prosegue col suo gioco di rimessa, volto a nauseare e portare al vomito gli avversari, quando questi non sono in coma farmacologico a causa della [[melina]]. Dagli sviluppi di un contropiede all'80' il guru [[Alessandro Altobelli|"Spillo" Altobelli]] cerca di insegnare la meditazione brahaminica al mondo attraverso i teleschermi. Le violenze scaturite dai compagni di squadra lo convincono che è il momento di tirare: '''3-0'''. Nando Martellini raggiunge Pertini in tribuna a fare trenino urlando "Provate a prenderci!", ma il precedente attentato dinamitardo li blocca e il Presidente inveisce contro l'ennesima malvagia opera dei [[nazisti]].<br />
 
Tre minuti dopo Gentile inciampa in numerosi baffi, regalando ai tedeschi il [[gol della bandiera]].<br />
 
Al 90' l'arbitro si esibisce ancora in pezzo di giocoleria col pallone, ma viene ancora frainteso. Il match ha fine e l'Italia è campione del mondo, campione del mondo, campione del mondo, come sottolinea Martellini, che ormai vede triplo a causa delle numerosi libagioni di grappa artigianale di casa Pertini, che ha già espresso il proprio deretano al presidente ovest-tedesco.<br />
L'Italia solleva la coppa nella tribuna d'onore del Bernabeu e comincia a festeggiare. Nel mentre la demenza senile di Pertini ha raggiunto lo stadio terminale, tanto che il Presidente decide di abbandonare l'''Aria Forza Uno'' a Madrid e salire sull'[[airbus]] degli azzurri, dove precetta altri due pensionati come Zoff e Bearzot, assieme a Causio e li sfida a [[scopone]].<br />
Per evitare il ripetersi dell'eventualità condita da una demenza senile più sarda e rabbiosa con [[Cossiga]] Zoff e Causio abbandoneranno la nazionale.<br />
 
A questo trionfo seguirono altri due confronti in campo europeo: nel [[1988]] ai gironi degli [[Campionato europeo di calcio Germania Ovest 1988|Europei]] a nessuna delle due squadre interessa la vittoria e preferiscono prendersi a ceffoni e fermare la partita sull'1-1. Nel 1996 uno 0-0 spettacolare quanto soporifero sancì l'uscita dall'[[Campionato europeo di calcio Inghilterra 1996|Europeo]] per la gioia dei calciatori che volevano andare a [[Ladispoli]].<br />
 
In questo intervallo di tempo i mangiacrauti avevano osato vincere il [[Campionato mondiale di calcio Italia 1990|mondiale]] in casa degli azzurri; in questa circostanza emerse l'anima latina del popolo italiano, deciso a vendicare tale affronto.<br />
 
E, dopo una finale mondiale persa a testa, nel [[2006]] l'Italia ebbe la sua occasione.<br />
 
=== [[Mondiali di calcio Germania 2006|Popopopopopopo]] ===
L'Italia veniva da un percorso altamente abbordabile: dopo aver superato il girone assieme al [[Nazionale di calcio del Ghana|Ghana]] (che ottenne il posto giocandoselo a morra con [[Nazionale di calcio della Repubblica Ceca|Repubblica Ceca]] e [[Nazionale di calcio degli Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]), da un ottavo più duro del previsto contro dei [[Nazionale di calcio dell'Australia|canguri]], deciso da un rigore scaturito da un salto in area di [[Fabio Grosso]], e un quarto contro un'[[Nazionale di calcio dell'Ucraina|Ucraina]] talmente debole che neanche se ci fossero stati in campo 11 [[Shevchenko]] avrebbe potuto fare qualcosa, in semifinale ritrova la Germania.<br />
 
Dal canto loro i padroni di casa avevano sfruttato accordi sottobanco con la [[FIFA]] per ottenere il girone più puerile che potesse capitargli, trovandosi con [[Nazionale di calcio della Costa Rica|Costa Rica]], [[Nazionale di calcio della Polonia|Polonia]] ed [[Nazionale di calcio dell'Ecuador|Ecuador]]. Ma se esiste il karma era sicuro che prima o poi l'avrebbero pagata. Agli ottavi superarono agevolmente il [[Nazionale di calcio della Svezia|naso di Ibra]], ma ai quarti incontrò l'Argentina: per sua fortuna [[Messi]] con addosso la maglia ''albiceleste'' ha le stesse doti tecniche di un comodino e la partita arriva ai rigori, superati grazie ad un'epidemia di verruche occorsa agli argentini, che hanno tirato addosso a [[Jens Lehmann]] due rigori.<br />
 
La viglia della partita fu caldissima: nei due paesi si registrarono numerosi casi di orgasmi multipli spontanei.<br />
Arrivò il [[4 luglio]], ma fondamentalmente agli americani i mondiali di calcio interessavano anche meno, perché era festa nazionale. Ad [[Angela Merkel]], presente al [[Westfalenstadion]], invece la partita interessava particolarmente, un po' come nel 1936 le [[Olimpiadi]] al ''Fürher''.<br />
 
Quell'anno per la prima volta mondiali furono trasmessi anche da [[Sky]]; in questa occasione [[Fabio Caressa]] diede prova del suo enorme talento da ultrà, fomentando le curve di tutti gli stadi in cui giocò l'Italia. In occasione di questa semifinale si presentò in cabina di commento con giacca verde, camicia bianca, cravatta rossa e senza pantaloni, perché non ebbe tempo di comprarne un paio in tinta col resto dell'abito.<br />
 
Fin da subito l'Italia sembra più pimpante dei tedeschi, in virtù del suddetto sangue latino e della [['Nduja]] casalinga offerta a tutti da [[Gattuso]] poco prima dell'incontro. Lo stesso calabrese inveirà contro tutti i tedeschi che perderanno un menisco dopo un suo fallo, chiamandoli "simulatori". Caressa gli faceva eco, incitandolo ad aggredire anche le tibie.<br />
 
Durante il primo tempo la Germania prova a più riprese a sfondare la retroguardia azzurra con la fanteria, ma il muro abusivo fatto costruire da [[Fabio Cannavaro]] non vuole saperne di crollare. Nel frattempo l'Italia decide di abbonarsi all'''Area di rigore della Germania'', settimanale tedesco dedicato agli attaccanti.<br />
In un primo tempo somigliante più ad una partita di ping-pong giocata sotto anfetamine che ad una partita di calcio, in cui l'Italia non aveva capito qual era la sua metà campo e in cui la Germania, da perfetta ospite di casa aveva lasciato che l'Italia facesse come a casa sua, dopo 45' si va a riposo a reti inviolate.<br />
 
Nel secondo tempo la Germania esce fuori, ma l'Italia non ne approfitta per segnare; rientrata ricomincia il ping-pong, senza successo. La partita sarà decisa asi supplementari.<br />
 
Ai supplementari la Germania attiva le calamite che aveva posizionato nottetempo nei palloni e nel primo supplementare l'Italia colleziona due legni e 5 pacemaker rotti nella sua curva.<br />
Nel secondo supplementare l'Italia rischia ancora di fare gol con [[Del Piero]], ma il pallone non vuole saperne di entrare. Buffon respinge un krapfen di Podolski, dopodiché il pallone viene sostituito con uno più accomodante.<br />
A 2' dalla fine Pirlo costringe Lehmann a fare il portiere, mentre tutt'Europa e pure un pezzo d'Africa è ormai rassegnata ai rigori, anche se Caressa non concorda e urla
{{quote|Sti crucchi so dei rasponi fatti coi piedi, dobbiamo vincere noi, li morté!}}
Ed è proprio in queste circostanze che esce la tipica bastardaggine italica.<br />
Sugli sviluppi del corner arriva palla a Pirlo, che evita di tirare e passa palla a Grosso confondendolo con [[Alberto Gilardino|Gilardino]]. Il suo sinistro è un colpo di mortaio che buca Lehmann e il settore ospiti dello stadio e a questo punto la gente pensa davvero che abbia segnato Gilardino. E invece no! È proprio Grosso! E anche lui caccia un urlo disumano, tipico dei terzini, percepito distintamente fino a [[Reykjavík]]. Caressa commenta così l''''1-0''':
{{quote|Hai visto [[Beppe Bergomi|Beppe]]? Noi ce l'abbiamo Grosso, altro che sti tedeschi col [[würstel]]!}}
e Bergomi risponde
{{quote|Sì Fabio.}}<br />
 
La Germania ci prova anche, ma vengono anche loro contagiati dalle verruche argentine. L'Italia ne approfitta e, su un disimpegno di Cannavaro il pallone arriva a qualcuno che sembra Gilardino ed effettivamente è Gilardino, che vede Del Piero correre come un ossesso perché stava perdendo il treno per Dresda, ma si trova il pallone tra i piedi: non sapendo che fare prova a calciare e trova la porta, per il '''2-0'''. Caressa nel frattempo progetta assieme a Bergomi<ref>Che si concede anche lui un po' di entusiasmo per la prima volta dal '76</ref> un rocambolesco furto a Berlino, poi fallito perché Cannavaro ci aveva pensato prima di loro.<br />
 
L'Italia quindi vincerà il Mondiale di testate contro la [[Nazionale di calcio della Francia|Francia]] capitanata da [[Zidane]], grazie ancora a Grosso che sconvolgerà Barthez con la propria presenza in campo.<br />
 
E dopo l'ennesima amichevole, nel [[2011]] proprio a Dortmund, finita in pareggio tra la gioia masochistica dei tedeschi, l'anno successivo si scrive l'ultima eliminazione dei tedeschi.
 
=== [[Europei di calcio Polonia e Ucraina 2012|Hulk spacca!]] ===
E si ritorna alla storica partita agli europei. Gironi ostici per entrambe con campioni e vice-campioni del monte, mentre i quarti vedono la Germania contro il [[Nazionale di calcio della Grecia|circolo anziani di Patrasso]] e l'Italia contro una squadra fortissima perché ha inventato il calcio®, ritorna in semifinale Italia-Germania.<br />
[[File:Il Giornale ciao ciao culona.jpg|right|thumb|300px|Ci sono cose che riescono a mettere d'accordo tutti, ma proprio tutti gli italiani.]]
Ora, se c'è qualcosa che i tedeschi dovrebbero aver imparato dovrebbe essere che <math>Italia+Germania+semifinale=eliminazione</math>.<br />
Ma, avvalendosi della logica tipica della filosofia [[Nietzsche|nietzschiana]] affermano che il passato non esiste e che il destino dell'[[eterno ritorno]] dipende solo da loro. Per questo passeranno i giorni che precedono il fatale incontro a convincere il G20 che la Germania vendicherà la semifinale di sei anni prima, grazie alla fronte di [[Mesut Özil]], convintissimo di dare una grande prova contro l'Italia.<br />
Probabilmente intendeva l'Italia dell'[[hockey]] su prato, perché contro quella del calcio si sono visti solo i suoi scarpini.<br />
 
Quando le squadre entrano in campo i tedeschi erano reduci dall'apparizione del fantasma di [[Bismarck]] nelle loro stanze la sera prima, altrimenti non si spiega l'espressione di profondo terrore nei loro occhi, dopo le dichiarazioni fatte alla vigilia. In tutto ciò la presenza di 22 [[Neri|colorati]] in campo convince il pubblico che sta assistendo alla semifinale della [[Coppa d'Africa]].<br />
 
Dopo 20' minuti di tiri in porta di riscaldamento, [[Balotelli]], che ha già un caldo boia, infila di testa [[Manuel Neuer]] e tenta di strapparsi la maglietta. '''1-0''' e Neuer mette in dubbio la mralità della [[Raffaella Fico|signora Balotelli]].<br />
 
La Germania prova a rispondere con tutte le forze<ref>Anche perché, si sa, in [[Polonia]] è più cattiva.</ref>, ma al 36' ancora quell'uomo fa rinascere nei tedeschi sopiti sentimenti [[Nazionalsocialismo|nazionalsocialisti]], anche verso la propria nazionale non ariana: da fuori area carica una badilata che buca la rete e distrugge il [[ghetto]] di [[Varsavia]]. Balotelli riesce finalmente a togliersi la maglia, urlando ''"te [[figa|la]] pago io Raffaella!"'' ed è '''2-0'''. Su questo punteggio si va a riposo.<br />
 
Nella ripresa [[Prandelli]] sfida [[Joachim Löw|Löw]] a [[sudoku]], che accetta: è questa la cosa più interessante del secondo tempo, finché [[Federico Balzaretti]], visibilmente annoiato, decide di dare un tocco di brio al match, cambiando gioco sulla sinistra: purtroppo la sua interpretazione fin troppo letterale della frase e la sua schiacciata da [[Beach volley]] non piacciono all'arbitro, che assegna la massima punizione ai tedeschi. Özil dagli 11 metri riesce a trasformare ed esulta, salvo poi scoppiare in lacrime quando scopre che il gol nel recupero non vale doppio.<br />
 
Un'amichevole del [[15 dicembre]] [[2013]], in cui è già scritto che la Germania non può vincere, conclusa infatti 1-1 è finora l'ultimo capitolo di questa sfida tra ignoranza e classe, tra rutti e bestemmie, tra vernacolo e filosofia, tra BundesBank e [[Lega]]. Attendiamo la prossima, in cui l'italico potrà ancora dire
{{quote|Nun vincete mai}}
prima del prossimo declassamento.<br />
 
== Note ==
 
{{Note|2}}
<references />
 
{{Calcio}}
== Voci correlate ==
[[Categoria:Incontri di calcio]][[Categoria:Risse famose]]
*[[Colombia]]
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*[[Alberi]]
{{Calciatori}}
[[Categoria:Calciatori]][[Categoria:Piante da ornamento]]
 
= Gli altri cantieri =
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