Utente:Lo Stronzo di mamma tua/Sandbox: differenze tra le versioni

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La seconda metà degli anni Sessanta è per Shostakovich un periodo di grandi lutti e malattia. Scrive colonne sonore, si sposa una terza volta, all'insaputa di tutti. Anche della moglie Irina. Una ventenne che, forse, ancora non lo sa. Nessuno si è mai premurato di avvertirla.
 
 
== Gli anni Settanta ==
Si infittisce il rapporto con [[Benjamin Britten]], al quale Shostakovich si divertiva ad inviare lettere chiosate delle più volgari allusioni sessuali rivolte all'interprete russa della quale Britten, inglese, si serviva per la corrispondenza con il grande russo. Gli ultimi anni trascorrono tra l'ospedale e le sale da concerto. Non che sia malato, ma la carta igienica dell'infermiera Natasha è soffice e setosa, imbattibile per le parti delicate. E anche l'infermiera Natasha è soffice e setosa. Imbattibile sulle parti delicate.
 
Nascono una quattordicesima, una quindicesima sinfonia, un quattordicesimo e quindicesimo quartetto d'archi. Da alcuni amici tornati da un viaggio in Italia, scopre le poesie di Michelangelo. Ne nascerà uno splendido olio su tela.
 
Il 1975, suo ultimo anno, sarà anche quello della sua morte. L'enigmatica ''Sonata per [[viola]]'', ultima opera del compositore, con un emblematico "morendo", chiude la produzione di un genio tanto prolifico. Avesse scritto "sorgendo a nuova vita con esuberante gaiezza", oggi sarebbe un arzillo pluricentenario.
 
== La morte ==
Capita a tutti, prima o poi.
 
== Note ==