Utente:Il Signor Lapa/Sandbox: differenze tra le versioni

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Durante i [[Medioevo|Secoli Bui]], Senigallia non fu mai abbandonata, anzi entrò addirittura a far parte del country club più [[VIP]] d'Italia, la Pentapoli [[Impero Bizantino|Bizantina]], ma non lo venne mai a sapere, visto che la palude circostante con il declino dell'Impero si era allargata fino ad inglobare la città, regalando ai cittadini un sano colore [[giallo]], come testimoniato da vari manoscritti dell'epoca, e conferendo alla città una vispa atmosfera alla [[Silent Hill]] che inspiegabilmente la protesse sempre dalle [[invasioni barbariche|incursioni dei barbari]].
 
A [[cavallo]] del [[1500]], Senigallia conobbe un periodo di rinascita e di vittorie nell'equitazione di secoli: in quegli anni [[qualcuno|Giovanni della Rovere]], nipote di [[papa]] PioSisto IIIV, ordinò la bonifica delle paludi locali, così, giusto per divertirsi a sprecare i [[soldi]] del nonno<ref>Tanto pagavano quei coglioni dell'[[Otto per mille]]</ref> e fu con grande piacere che scoprì che sotto quella fitta coltre di [[zanzara|zanzare]] c'era una città, sebbene gli abitanti furono trovati tutti morti, inceneriti dalla luce solare dopo secoli di buio.
 
Per ovviare a questo vuoto demografico, Giovanni garantì a Senigallia lo status di [[città]] franca e numerose agevolazioni sui dazi: non appena ebbe firmato l'editto, le viscere della [[terra]] si spalancarono e fra fiamme e vapori di zolfo ne uscirono sciami di [[ebrei]] che riempirono immediatamente il borgo abbandonato di [[banca|banche]] e oreficerie, seguiti a ruota da rapinatori e scassinatori da tutte le contrade circostanti, garantendo il lusinghiero titolo di ''Sinigaja mezza ebrea e mezza canaja'', di cui i cittadini vanno ancora oggi fieri.
 
==== Dal '700 ad oggi ====
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