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'''Charlie the Unicorn e la Divina Commedia'''
'''NonLibri:Diario di un giramondo'''
Charlie the Unicorn può sembrare uno stupido tormentone nonsense di [[Yotube]], ma recenti studi filologici dimostrano che quest'opera in tre cantiche così pregna di contenuti simbolici ed allegorici è stata fonte d'ispirazione per buona parte dei maggiori capolavori della letteratura occidentale, come, tanto per citarne un paio, la [[Divina Commedia]] e il [[Bibbia|Libbro]].
[[File:Barbone3.jpg|right|thumb|180px|Come vorrei essere libero e gioioso come lui!]]
== Giorno 1 ==
Caro diario, ho cominciato a scriverti perché qualche settimana fa ho litigato con il mio [[amico immaginario]], il contro-ammiraglio Celestino, e non avevo più nessuno con cui confidarmi, anche se c'è sempre [[Federica]] a [[erezione|tirarmi su]] nei momenti di solitudine. Ultimamente mi sento oppresso dalla mia [[vita]]: la società mi impone stili di vita artificiosi, il giudizio degli altri pesa sempre su di [[me]] e anche il fatto che mia [[madre]] mi porti in giro col guinzaglio [[eufemismo|non è che mi faccia sentire molto libero]].


== Prima cantica: discesa all'abisso del pupazzo di neve ==
== Giorno 2 ==
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Oggi al ritorno da [[scuola]] sono andato per la prima volta al [[campo nomadi]] dietro il cavalcavia, sai, ho sempre ammirato questo popolo libero e fiero delle sue origini, e che per di più riesce a {{citnec|vivere onestamente e pagare le [[tasse]] costruendo un solo paiolo di rame ogni tanto}}. Sono entrato dunque in mezzo alle roulotte dichiarando ad alta voce che volevo intraprendere con loro un proficuo [[intercultura|scambio culturale]] interloquendo al fine di intrecciare nuovi rapporti di [[rispetto]] reciproco con loro, i quali prima mi hanno sputato in un [[occhio]]<ref>Dev'essere il loro modo per salutare...</ref>, poi ci siamo seduti intorno ad un copertone in fiamme e mi hanno gentilmente offerto una specie di [[the]] molto rilassante<ref>Ah, che bella l'ospitalità che il [[mondo]] moderno ha dimenticato...</ref>. Pensa, era così rilassante che, dopo averlo bevuto, forse per il [[sonno]] arretrato, mi sono addormentato e mi sono poi risvegliato all'imbrunire in un fosso senza [[nulla]] addosso, con un [[sodomia|forte dolore anale]] e una grossa ferita ricucita alla bell'e meglio all'altezza di un [[rene]]. Caspita, è ora che mi curi questi vuoti di memoria...
[[Divina Commedia|Nel mezzo del cammin di nostra vita]],
Charlie si trovò in una selva oscura,
che la diritta via ormai era smarrita,
quando ebbe inizio l'avventura
ita
che tosto lo menaron pei tre regni


== Giorno 3 ==
Questa [[notte]] non sono riuscito a dormire, un po' per le idee che mi frullavano in testa e un po' perchè la ferita si era infettata e mi era venuta una gran febbre cancrenosa. Stavo pensando a [[mio cugino]], che mi ha detto che quando aveva soli '''nove anni''', era fuggito col [[circo]] per fare il domatore di [[clown]], aveva viaggiato a lungo, era comparso su tutte le più importanti riviste circensi, era diventato così ricco da andare in giro con un camper fatto interamente di caviale e all'età di '''sette anni''' era tornato a casa fra due ali di folla e il [[Presidente degli Stati Uniti]] lo ha convocato in [[America]] per domare un orda di clown che stavano sterminando a torte in faccia il suo staff. A volte ho l'impressione che mio cugino esageri un po' i suoi racconti, ma un fondo di verità ci deve essere, anche perché come insegna la [[Disney]], se ci si crede veramente, i sogni si avverano, e io sono covinto che un giorno riuscirò a diventare un [[barbone|vagabondo]], alla faccia del mio zio [[ministro]] che mi ha prenotato una poltrona in [[Parlamento]]!


== Seconda cantica: scalata al Monte delle Caramelle ==
== Giorno 4 ==
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Ho deciso che non rivelerò ai miei genitori la mia decisone di diventare un ''globetrotter''<ref>Ho letto su [[Wikipedia]] che quelli che girano il mondo si chiamano così.</ref>, sai, sono persone molto sensibili e apprensive: già me lo immagino mio [[padre]], appena gli rivelassi i miei piani mi rutterebbe la [[vodka]] in faccia come fa di solito, con quell'[[alitosi|alito]] che sembra voler dire ''"Perché, figliolo, ti arrischi in cotanta impresa?"''. Anche mi madre non reggerebbe allo shock, dovresti vederla, è veramente una [[donna]] d'altri tempi, con quanta delicatezza e decisione mi tappa la [[bocca]] con una ciabatta quando la disturbo mentre guarda [[Studio Aperto]]! A questo punto non mi resta che cominciare a preparare le valigie, ma ora è tardi, domattina è [[domenica]] e dopo la Santa [[Messa]] avrò tutto il tempo che voglio per fare i bagagli.


== Terza cantica: ascesa al Re delle Banane ==
== Giorno 5 ==
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Ho l'impressione che la mia [[famiglia]] abbia intuito i miei propositi, oggi ho trovato uno zaino da [[trekking]] già preparato con sopra un biglietto con scritto ''"sgombra la camera entro [[domani]] mattina, l'abbiamo affittata a una decina di universitari fuori sede"''. Che bello essere così in sintonia con i propri genitori da leggersi nel pensiero, e come sono premurosi! Non mi resta che infilare nel sacco il mio [[iPad]] con iAlimentatore ad iManovella su cui ho caricato tutti i video di [[McGyver]] e [[Bear Grylls]] che mi serviranno per sopravvivere nelle avversità.

== Giorno 6 ==
Sono partito furtivamente di casa poco prima dell'alba, addio, addio, oh dolce nido, culla dei miei momenti più sereni! Ero arrivato in fondo al vialetto, quando mi sono ricordato di aver lasciato lo [[spazzolino da denti]] sullo scaffale, quindi sono tornato indietro, ma ho trovato la porta sbarrata con quattro assi di legno inchiodate sopra, mentre all'interno la luce era accesa e sentivo [[orgasmo|urla animalesche di felicità]] accompagnate da un [[sesso|ritmico sbattere sulla porta]]: ancora una volta i miei genitori mi avevano aiutato a non tornare sui miei passi e stavano festeggiando questo mio momento di crescita sbattendo due scimmie urlatrici sulla porta<ref>(o almeno credo)</ref>.

Ho camminato per tutta la giornata sotto il sole cocente di lunedì<ref>Il mio [[professore]] insiste che si dica ''sole cocente di fine maggio'', ma sono convinto che la tamperatura dipenda dal giorno della settimana.</ref>, diretto al centro commerciale, dove c'è il cartello ''tutte le direzioni'', tappa fondamentale per chi vuole partire alla scoperta di tutte le terre. Poco dopo mezzanotte, oramai esausto, ho trovato uno strano edificio con su scritto ''"[[Biblioteca]]"'' e sotto un cartello che diceva ''"Una [[pizza]] gratis a chiunque venga a prendere un dannatissimo libro"''. Non mi sono fatto sfuggire l'occasione e sono entrato in quel misterioso palazzo deserto, mi sono ingozzato di pizze [[gratis]] anche se un po' stantie e adesso mi stendo in terra per dormire.

== Giorno 7 ==
Oggi al risveglio ho finito il cibo omaggio e per curiosità ho aperto uno di quei [[libri]] sugli scaffali: non ci crederai, ma non assomigliava per niente a quelli di [[Geronimo Stilton]], non aveva né figure né paroline [[File:Anatomia del viso con chiodo infilato nel naso.jpg|right|thumb|200px|Un mio scarabocchio che illustra come mi sia beccato la borchia più lunga proprio in faccia.]]colorate<ref>Come ad esempio "elettricità" scritto in giallo con lettere a forma di fulmine o "testicoli" in caratteri rosa tondeggianti e pelosi.</ref>. Ho cominciato a sfogliare tutti i libri uno dietro l'altro: erano tutti quanti scritti in quel modo ed avevano un'aura negativa di saccenza e pedanteria, sì, erano una specie di [[Wikipedia]], però senza messaggi di [[Jimbo Wales]] che chiede sette milioni di dollari per {{citnec|scopi benefici}} alla [[gente che passava di lì per caso]]. Allora capì perché fosse così deserta, [[nessuno]] sano di mente avrebbe passato le sue giornate lì, doveva essere una trappola! E allora io, che sono [[coglione|furbo]], me ne sono andato di corsa, e verso sera sono arrivato al suddetto cartello sulla strada statale, dove c'era una [[puttana|simpatica signora che guardava le auto passare]] e che mi ha chiesto se volevamo giocare un po' assieme. Io, sentendola parlare con lo stesso accento dei [[rom]] che avevo conosciuto cinque giorni fa, l'ho salutata come loro avevano fatto con me, ossia sputandole in un occhio. Temo però che lei non fosse della stessa [[razza|etnia]], infatti ha cominciato a inseguirmi furiosamente cercando di accoltellarmi con un tacco a spillo, fino a quando sono saltato sul cassone di un camion pieno di [[chiodo|chiodi]], non puoi immaginare che dolore. Cioè, per "[[Chiodo (abbigliamento)|chiodi]]" intendo "giacche a maniche lunghe in pelle in voga negli anni '50", ma visto che erano ricoperti di borchie lunghe un paio di centimetri ti assicuro che facevano male lo stesso.

== Giorno 8 ==
Stamattina mi sono svegliato di buon ora per ripulire il mio [[sangue]] dalle giacche e ricucire al loro posto le due borchie che mi erano rimaste incastrate tra le vertebre, a quel punto, non volendo abusare oltre del camion su cui mi ero introdotto clandestinamente, sono sceso rotolandomi a terra come fa [[Vin Diesel]] nei suoi film e ho imparato che prima di gettarsi da un veicolo in corsa bisognerebbe accertarsi che non ce ne sia un altro che lo segue a ruota. Ho dunque cominciato a camminare lungo il ciglio della superstrada, ma ho incontrato solo [[paesini]] dai nomi tanto sconosciuti quanto il [[dialetto]] che vi si parla, per tutto il giorno non ho incontrato [[nulla]] che si distinguesse dal resto: non un monumento, non un punto di riferimento, i villaggi sono uguali tra di loro e sono uguali alla [[campagna]] al [[mare]], la gente in auto passa senza fermarsi, non c'è niente di niente di notevole, ho il timore di essere finito in [[Molise]].

== Giorno 10 ==
[[File:Molise.jpg|right|thumb|200px|Wow, ma allora [[Dimostrazione dell'inesistenza del Molise|esiste davvero]], mi sento come [[Cristoforo Colombo]] quando ha scoperto [[Atlantide]]!]]
Dopo due giorni di cammino ininterrotto nel [[vuoto spinto]], ormai sicuro di essere in [[Molise]], stavo per arrendermi e lasciarmi morire in mezzo alla strada, quando all'improvviso ho visto un campanello di una villa con il nome del capo del mio zio senatore di cui ti avevo scritto una settimana fa. Allora ho suonato e ho subito detto di chi ero nipote, che sono contraio ai tagli alla magistratura e che [[Lodo Alfano]] puzza e subito costui mi è venuto incontro dicendo nell'incomprensibile vernacolo locale:

{{quote|Che c'azzecca qua il nipote di [[politico onesto|Fabietto "Mano Lesta"]]?! Fatti dentro! <gesticola come per invitarmi ad entrare> Che sorpresa! Sai, io e tuo zio abbiamo stati i migliori parlatori alla facoltà di [[giurisprudenza|giuspu... giurip... giursp...]] Pam! Pam ! Pam! <mima un giudice che batte il martelletto>|[[Antonio di Pietro|Il buon uomo che mi ha accolta in casa sua]]}}

Poco dopo mi ha offerto una camera dove dormire e abbiamo cenato assieme e penso di aver capito dai suoi gesti che mi stava offrendo di diventare consigliere di [[molise|quella regione]]: ecco dov'era la fregatura, vuole relegarmi in eterno nel [[nulla]]!

== Giorno 11 ==
Stamattina sono fuggito dalla finestra prima dell'alba, non sono così [[scemo]] da preferire richezza e potere facili ad una sana vita di vagabondaggio lungo le circonvallazioni e le autostrade che di cui può vantarsi il nostro [[Italia|Bel Paese]]. [[È]] giunto il momento di trovarsi un compagno di viaggio a quattro zampe, sai, è odioso sentire gli altri [[barboni]] che si pavoneggiano dei loro pastori tedeschi pulciosi che rendono anche nove [[euro]] di elemosina al giorno. Prima di partire da [[casa]] ho svitato i pomelli d'ottone massiccio del letto di mio [[nonno]], li ho divisi in due e ho colorato una metà di [[bianco]] e l'altra di [[rosso]], in modo da costruirmi delle [[Sfera Poké|sfere poké]] adatte a catturare gli animali selvatici come l'idolo di tutti i bracconieri, [[Ash Ketchum]]. Ebbene, nel tardo pomeriggio ho visto un randagio venire verso di me e gli ho tirato la prima pokéball, ma l'ho preso sulle costole e lui mi ha addentato un braccio. Siccome [[io]] non sono uno che molla facilmente e neanche lui mi voleva mollare il braccio, gli ho tirato una sfera in faccia e un'altra su [[cazzo di cane|quella cosa che va proverbialmente in direzioni casuali]]. A questo punto è stramazzato a terra e ho provato ad infilarlo nella Pokéball, ma mi sono accorto che era troppo piccola, forse era per quello che non ero riuscito a catturarlo con quelle precedenti. Me lo sono dunque caricato sulle spalle: se si fosse svegliato entro la notte sarebbe diventato il mio [[migliore amica|migliore amico]], roccia della difesa nelle avversità e bastone della vecchiaia, se invece non avesse sato segni di vita sapevo cosa mangiare per [[cena]].

[[File:Chow chow.jpg|right|thumb|190px|Pikane mentre gli sto insegnando con successo le mosse ''Sfuriate'', ''Morso'' e ''Iper Raggio''.]]

== Giorno 12 ==
Il [[cane|bau bau]] si è svegliato un po' rimbambito, sembra che non si ricordi di me e forse è un bene. Ho deciso di chiamarlo Pikane in onore del più grande dei [[Pokémon]], [[Pikachu]], e del più famoso dei cani, Cane. Assieme abbiamo passato un giornata felice saltellando nei campi puntinati di margheritine, abiamo ascoltato i canti degli uccellini di bosco, abbiamo guardato il tramonto seduti sotto una quercia frondosa e gli ho chiesto se temere di più di essere diventato [[gay]] o [[zoofilia|zoofilo]] e lui ha dissolto tutte le mie preoccupazioni con una rassicurante ''Wof! Wof!''.

== Giorno 13 ==
Stamane ho accidentalmente inciampato in un [[condominio]] che non avevo notato da quanto era ben mimetizzato con gli altri edifici e mi sono rotto l'unghia del quinto dito del piede<ref>Quello che ci è stato affibbiato dalla [[lobby]] dei mobili sadici giusto per soffrire nello sbatterlo.</ref>. Con una tale [[handicap|invalidità]] non potevo più portare indosso le scarpe e il mio viaggio sembrava giunto ad una misera conclusione, ma la mia buona sorte mi ha fatto apparire proprio dietro l'angolo una bici da cross nuova fiammante e me l'ha anche legata con una catena ad un alberello, in modo che nessuno me le rubasse. Forse aveva un po' esagerato con la premurosità, ma come dice il proverbio, "aiutati che [[Dio]] t'aiuta": ho sradicato la pianta dicendo ad una [[vecchio|vecchia]] petulante che passava di lì che avevo bisogno di una toilette portatile per il mio cane e sono partito verso l'avventura più spedito che mai e senza più il problema di cercare [[cesso|luoghi predisposti all'espletamento della minzione]].


== Note ==
== Note ==
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Versione attuale delle 16:35, 4 nov 2014

Charlie the Unicorn e la Divina Commedia Charlie the Unicorn può sembrare uno stupido tormentone nonsense di Yotube, ma recenti studi filologici dimostrano che quest'opera in tre cantiche così pregna di contenuti simbolici ed allegorici è stata fonte d'ispirazione per buona parte dei maggiori capolavori della letteratura occidentale, come, tanto per citarne un paio, la Divina Commedia e il Libbro.

Prima cantica: discesa all'abisso del pupazzo di neve


Nel mezzo del cammin di nostra vita, Charlie si trovò in una selva oscura, che la diritta via ormai era smarrita, quando ebbe inizio l'avventura ita che tosto lo menaron pei tre regni


Seconda cantica: scalata al Monte delle Caramelle


Terza cantica: ascesa al Re delle Banane


Note