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File:film Salò o le 120 giornate di Sodoma scena 8.jpg|''Signori'' e ''soldati'' si abbandonano a torture, mutilazioni e sevizie di ogni sorta. Purtroppo gli attori esagerano con l'applicazione del [[metodo Stanislavskij]], il film rischia presto di precipitare nello [[snuff movie]]. A ricondurre tutti alla ragione interviene l'operatore di ripresa Amedeo Pallocchia, infastidito dai continui schizzi di tessuto umano sulla cinepresa. Il regista si rende conto di aver esagerato un tantinello e decide che il girato è sufficiente, soprattutto quando si accorge dei numerosi [[Avvoltoio|avvoltoi]] appollaiati sui cornicioni della villa.
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== Analisi della pellicola ==
[[File:Vecchio vestito da Zorro.jpg|right|thumb|220px|Il critico Ulderico Chiavistelli Incastrati vestito da [[Morte]]<ref>a suo dire</ref>.]]
Per questo delicato compito ci siamo avvalsi della consulenza di Ulderico Chiavistelli Incastrati, critico cinematografico di grande prestigio e fine conoscitore del pensiero pasoliniano. In quello che abbiamo interpretato come ''"un chiaro omaggio alla Trilogia della morte"'', il critico ha preteso di rilasciare il suo parere vestito da [[Morte|oscura mietitrice]].
{{cit2|Salò o le 120 giornate di Sodoma è un'opera cristallina, strutturalmente complessa, fondata su un realismo allegorico dove la presunta oggettività della rappresentazione attinge a citazioni e riferimenti diretti ad altre forme espressive, raggiungendo sovente uno spessore metatestuale. Rispecchia inoltre, in modo esatto ma soprattutto anti-retorico, lo stile nudo e ossessivo della narrazione sadiana.|Il critico Incastrati in uno dei suoi sorprendenti momenti di lucidità. Comunque prima dell'iniezione.}}
 
== Il furto delle bobine ==
Durante la lavorazione del film furono rubate alcune bobine. Uno degli attori, che interpretava un ''soldato'' e che aveva più volte sottolineato il suo enorme piacere nello strizzare i [[capezzoli]] di una collega, fu sospettato a lungo. Pasolini decise di usare per il montaggio i "doppi"<ref>le stesse scene girate da una inquadratura diversa</ref> nonostante le proteste dell'altro, che avrebbe preferito girarle di nuovo.<br /> In occasione dell'ultima riapertura del "caso Pasolini", si è formulata l'ipotesi che il regista fosse andato ad [[Ostia]] per recuperare le suddette bobine, cadendo così nell'agguato mortale. Al momento resta comunque più verosimile la teoria iniziale degli inquirenti, secondo la quale: Pasolini si sarebbe recato sul Lido per una "bruschetta con le telline", o al limite per un'[[Sesso anale|inchiappettata]].
 
== Note ==
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