→Il gioco
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A fondo campo viene montata la tenda del ''Capitano'' e dell'''Alfiere'' che hanno il compito di intervenire nelle risse per pacificare gli animi dei propri calcianti. I due vengono eletti tra le vecchie glorie dei propri colori: il primo scelto in base alle cicatrici guadagnate in campo, il secondo tra quelli che hanno la migliore collezione di denti appartenuti ai nemici. Il loro livello medio di serenità equivale a quello di [[Sgarbi]] dopo avergli dato del [[Gay|culattone]]. L'incontro viene diretto dal ''Giudice Arbitro'', coadiuvato da sei ''Segnalinee'' e dal ''Giudice Commissario'' che risiede però fuori campo e si occupa di tener di conto, del [[VAR]] e delle estreme unzioni. Al di sopra di tutti c'è Il ''Maestro di Campo'' che sorveglia lo svolgersi regolare della partita e interviene con lo [[sfollagente]] per ristabilire l'ordine e mantenere la disciplina in caso di zuffe. Il ricorso agli idranti è raro, più frequente l'utilizzo del [[gatto a nove code]].<br />
[[File:calcio storico fiorentino 2.jpg|right|thumb|280px|Un calciante strizza i capezzoli all'avversario per capire se è ancora vivo.]]
{{s|Il massacro...}} La partita ha inizio con il lancio del pallone da parte del ''Pallaio'' sulla linea centrale, seguito dalla "sparata" delle colubrine (oggi sostituite dai [[Fucile a pompa|fucili a pompa]]) che salutano l'apertura delle ostilità. In questo clima di sana competizione sportiva, i calcianti delle due squadre cercheranno con qualunque mezzo, comprese le arti marziali e le capocciate in bocca, di portare il pallone in fondo al campo avversario e depositarlo nella rete, segnando così la "caccia" (goal).<br /> È importante tirare con molta precisione poiché: qualora la palla finisse al di sopra della rete, in seguito ad un tiro sbagliato o ad una deviazione dei difensori, verrebbe assegnata
* lo stendardo issato in alto;
* i musici che intonano l'inno della squadra;
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