Utente:Enzo A24/Sandbox: differenze tra le versioni

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Il nuovo tratto è invece quello a carreggiate separate, quello che è sempre bello, quello che non paghi mai, quello degli [[autovelox]] a go-go.
 
Per ragioni sconosciute ai più, il nome ufficiale di questa variante è conosciuta come ''raccordo Civitavecchia-[[Viterbo]]''. Il fatto è che questa superstrada non porta verso il capoluogo della Tuscia ma finisce all'altezza di un mega incrocio a raso nelle vicinanze del Santuario della [[Bestemmia|Madonna che piange!]] Per andare a Viterbo, in realtà, bisogna utilizzare la [[#La_strada_statale_1_bis_.27Via_Aurelia.27|strada statale Aurelia bis]] che piega verso l'entroterra. Non sperate di vederlo scritto su qualche cartello a Civitavecchia. Ora quelli dell'ANAS ti devono pure venire ad avvertire e ti devono pure dimostrare che l'unicorno esiste. Ma via!
 
A questo incrocio immenso arrivano anche la vecchia Aurelia e l'ultimo tratto dell'autostrada tirrenica, che si interrompe per ricominciare duecento chilometri più a nord. Superato lo svincolo, la strada assume la denominazione europea ''E80'' e oltrepassa il confine tra la provincia di Roma e quella di Viterbo. Ora sono affari vostri.
 
==== Civitavecchia - Grosseto sud ====
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Questo tratto di strada non è affiancato da nessuna autostrada o superstrada. Bisogna farsela piano piano e portare tanta, tanta pazienza.
 
Uno dei problemi più gravi di questo pezzo di stradaAurelia è quello degli allagamenti, che sono frequenti: nel caso in cui arrivi una pioggia un po' più forte del normale, lale sedecarreggiate stradale riesceriescono ad ospitare anche trenta centimetri d'acqua e qualche [[pesce|pesciolino]]. La caratteristica tinta della terra toscana fa sì che, durante un allagamento piuttosto forte, la sede stradale si colori di ''terra di Siena Bruciata''. In realtà il vero colore sarebbe ''ocra rossa'' ma ho perso il colore e non mi va di ricomprare tutti e 24 i pastelli per uno solo.
 
Da qui si può vedere il famosissimo [[Arcipelago toscano]] che altro non è che i resti di numerosi detriti portati a valle dai fiumiciattoli e il risultato delle discariche abusive, ma tutti credono che siano isole, va be, [[a nessuno importa]]<ref>Questa frase è stata scritta anni fa, quando il tormentone ''A nessuno importa'' faceva ancora ridere anche me. In realtà l'Arcipelago Toscano è formato da [[Francesco Schettino|Schettino]]</ref>.
 
 
Il tratto che congiunge Civitavecchia a Tarquinia è attualmente interessato da lavori in corso. Quando queste opere saranno terminate, questo pezzo di Aurelia verrà promosso ad autostrada. Sono già stati installati cartelli con le indicazioni stradali scritte su sfondo verde. Questa cosa andrebbe spiegata a chi percorre quel tratto di Aurelia in [[scooter|motorino]].
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Oltrepassato il torrente Chiarone, l'Aurelia abbandona il [[Lazio (regione)|Lazio]] ed entra nel territorio della regione [[Toscana]]. Fino a qualche anno fa, appena si entrava nella regione de' butteri, la strada a quattro corsie terminava e l'Aurelia tornava ad essere strada ordinaria. Invece, lunghi e difficili lavori nel corso degli ultimi anni hanno permesso l'ampliamento della sede stradale per duecento metri più o meno. È stata così schivata una storica piazzola con portico e villa dove si poteva marcare il territorio toscano seddelcaso ci si fosse dimenticati di andare al bagno. Si raggiunge in questo modo il mega svincolo di Capalbio, costruito già come se ci fosse l'autostrada. Questo svincolo, di solito, scompare a ottobre per poi materializzarsi di nuovo ad aprile dell'anno successivo con l'arrivo del primo turista [[Svizzera|svizzero]].
 
Dopo Capalbio, l'Aurelia passa ripetutamente da strada a quattro corsie a strada normale con le case ai bordi e gli incroci a raso. A Orbetello scalo avviene l'apoteosi: le due carreggiate della strada si trasformano in due normalissime strade cittadine a senso unico che attraversano tutto il paese.
 
La superstrada riprende solo alla fine del centro abitato. Salvo poi interrompersi dopo pochi chilometri all'altezza del bivio di Giannella, dove c'è un ponte stretto sopra un fiume che non è mai stato ammodernatomodernizzato dall'epoca del [[Mussolini|DVCIE]]. La speranza è che i prossimi allagamenti distruggano il ponticello, così poi l'ANAS è costretto a rifarlo ''bene''. Oltrepassato l'ostacolo, ricomincia l'Aurelia a quattro corsie, proprio nel punto dove è presente il più grosso campeggio della zona, con pineta, piazzole, bungalow ed accesso ''direkt am Meer''.
 
Il successivo tratto è noioso. Trenta chilometri a cercare di non addormentarsi finché non si avvista in lontananza un cartello gigantesco con la scritta ''Grosseto sud'': a questo punto, il piede destro del viaggiatore, fossilizzato da oltre un'ora, comincia a tremare.
La superstrada riprende solo alla fine del centro abitato. Salvo poi interrompersi dopo pochi chilometri all'altezza del bivio di Giannella, dove c'è un ponte stretto sopra un fiume che non è mai stato ammodernato dall'epoca del [[Mussolini|DVCIE]]. La speranza è che i prossimi allagamenti distruggano il ponticello, così poi l'ANAS è costretto a rifarlo ''bene''.
 
 
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