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{{gilda|dei selezionatori del personale}}
{{cit2|Le faremo sapere.|Selezionatore del personale a un passante che gli ha chiesto da accendere}}
{{cit2|Chi non ha testa ha gambe. Chi non ha nemmeno gambe finisce a fare il selezionatore del personale.|[[Pier Paolo Pasolini]]}}
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=Bigliettaio=
 
 
{{gilda|dei bigliettai}}
{{dialogo2|Utente|Che [[treno]] devo prendere per arrivare a [[Roma]]?|Bigliettaio|Roma Termini o Tiburtina?}}{{dialogo2|Utente|E io che ne so? A me hanno detto solo di andare sul binario 6 e prendere il [[Frecciabianca]] delle 15.28.}}
Il '''bigliettaio''' è una figura professionale incaricata alla vendita di [[biglietto|biglietti]] e alla risposta a tutte le domande di fronte alle quali i [[servizi sociali]] scappano a gambe levate.
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===L'indiano===
 
Una delle razze più temute dal personale di front-office, poiché in [[India]] la [[casta]] dei bigliettai si trova nel gradino intermedio tra gli [[intoccabili]] e lo sporco tra lenegli [[dita]]interstizi dei [[piedi]] e non può essere toccata nemmeno col [[pensiero]], evita qualunque contatto mentale con l'operatore farfugliando tutte le sue richieste in una curiosa [[fusion]] di [[gujarati]], [[tamil]] e [[lingua salentina|salentino]], inframezzata di tanto in tanto da congiunzioni inglesi. Alla risposta del bigliettaio, formulata nella lingua d'albione al ritmo di cinque parole al minuto, risponderà invariabilmente:
 
{{quote|Sorry, I don't understand, can you repeat in English please?}}
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=Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene=
 
{{alcool}}
 
Il '''prosecco di Conegliano-Valdobbiadene''' è uno dei principali costituenti dello [[spritz]] e del [[sangue]] di un [[veneto]]. Rinomato principalmente nella versione [[spumante]], si consuma anche nelle versioni frizzante e tranquilla e, in caso di [[sete]] particolarmente impellente, anche [[piscio|previo filtraggio renale]].
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=Smejassa=
 
{{cucina}}
 
La '''smejassa''', o '''smegiassa''', è uno dei più antichi [[dessert]] del periodo [[Natale|natalizio]] della tradizione [[Veneto|veneta]]. Presenta alcune affinità con la [[pinza (dolce)|pinza]], sia per quanto riguarda gli ingredienti sia perché è l'unico cibo che la supera in termini di tempo medio di [[digestione]]: basti pensare che, dopo l'esondazione del [[Bacchiglione]] del [[2010]], sul sito del distrutto [[cimitero]] di Polverara ([[Padova|PD]]) la quantità di residui d'[[osso|ossa]] rinvenuta era inferiore a quella di smejassa.
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Non appena l'acqua viene assorbita procedere ad amalgamare gli altri ingredienti, continuando a mescolare e irrorando abbondantemente l'impasto con la grappa, onde evitare che solidifichi anzitempo. Nel caso ciò avvenga, aggregare gli ingredienti non ancora incorporati avvalendosi di un [[fucile d'assalto]].
 
=Umberto Tozzi=
=Unicum=
 
{{alcool}}
 
{{cit|Das ist ein Unicum!|L'[[imperatore]] [[Giuseppe II d'Austria]], incazzato nero perché aveva chiesto un [[Fernet]].}}
 
L''''Unicum''' è un torcibudella d'origine [[Ungheria|ungherese]], particolarmente indicato per la [[digestione]] di pasti [[Gargantua e Pantagruel|pantagruelici]] e per scrostare la [[ruggine]] dal [[termosifone]].
 
==Nascita==
[[File:Contrassegno materiale irritante.png|right|thumb|150px|La croce che campeggia sulle bottiglie di Unicum.]]
L'Unicum viene prodotto per la prima volta nel [[1790]] da József Zwack, [[medico]] di corte dell'[[impero asburgico|imperatore d'Austria]], che scopre la ricetta di un [[amaro]] dal gusto amabile e dalle eccellenti proprietà digestive al termine di pluriennali [[esperimento|esperimenti]] con il kit del [[Il piccolo chimico|piccolo chimico]]. La formula viene tuttavia perduta quando l'[[infermiere]] di Zwack utilizza il [[foglio]] su cui era stata trascritta per sgocciolarci la [[frittura di pesce]], così il [[dottore]] è costretto a riprodurre la ricetta a [[memoria]], riuscendo solo parzialmente nell'intento in quanto produce un [[liquore]] che fa [[cagare]] sia perché favorisce la digestione come l'originale, sia perché sa di [[soda caustica]].
 
Nonostante l'esito non del tutto soddisfacente, Zwack decide di far assaggiare il liquido all'[[imperatore]], da tempo afflitto da un [[intestino]] talmente pigro che delegava al [[pancreas]] la produzione delle [[scoregge]]: il sovrano si rende conto di persona del prodigioso potere eupeptico del liquore quando, poco dopo averne ingollato il primo sorso, si ritrova supino sul [[pavimento]] a spruzzare [[merda]] come un [[irrigatore]]. Riavutosi dall'attacco di [[diarrea fulminante]], Giuseppe II proclama tre giorni di [[festa nazionale]], ordina alla [[servitù]] di svuotare le scorte di [[Activia]] nel [[Danubio]] e conferisce la croce imperiale alla bevanda battezzandola con il nome Unicum poiché, a suo dire, per [[gusto]] e proprietà digestive sarebbe stato ineguagliato nei secoli: per fortuna, il [[tempo]] gli diede ragione.
 
==Storia==
[[File:Ragazza con due bottiglie di Unicum.png|left|thumb|150px|In Ungheria le [[gnocca|gnocche]], per tenersi in forma, eliminano le [[scorie]] dandoci di Unicum. Altro che Rocchetta.]]
Per tutto il [[XIX secolo]] l'Unicum venne apprezzato in buona parte del [[Vecchio Continente]], impiegato soprattutto come [[aperitivo]] da parte dei [[padrone di casa|padroni di casa]] che volevano togliere l'[[appetito]] ai loro ospiti e come [[fertilizzante]] in [[agricoltura]]: una sola bottiglia versata nell'[[abbeveratoio]] di una [[stalla]] permetteva infatti di [[concime|concimare]] per un [[anno]] intere [[campagna|campagne]]. Sul finire dell'800 iniziò inoltre la vendita nella tipica bottiglia di forma rotonda con cui è tuttora commercializzato, scelta per la sua maggiore [[resistenza]] agli urti e perché si poteva facilmente trasformare in un [[bong]] artigianale.
 
Nei primi del [[Novecento]] l'Unicum continuò a godere di una vasta popolarità, grazie ad azzeccate campagne [[pubblicità|pubblicitarie]] e alla scoperta che funzionava egregiamente come repellente contro i [[tarlo|tarli]]. Tuttavia, nel [[1944]] lo [[stabilimento]] venne distrutto dai [[bombardamento|bombardamenti]] degli [[Alleati]] che, ingannati dagli odori, confusero la [[fabbrica]] con un deposito di [[armi chimiche]]. Al termine della ricostruzione, il regime [[comunista]] decretò la [[nazionalizzazione]] dell'[[azienda]]: gli eredi di Zwack, però, erano già fuggiti negli [[Stati Uniti]] con la formula originale e il [[TFR]] dei dipendenti, lasciandosi dietro una ricetta fasulla con cui il [[governo]] produsse per tutta la durata della [[Guerra Fredda]] una mistura di [[chinotto]] e [[collutorio]]. Tale contraffazione provocò violente [[protesta|proteste]] tra i consumatori magiari, sconcertati dall'improvvisa sparizione del caratteristico retrogusto di [[ginepro]] e [[acquaragia]].
 
{{cit|Apri la porta a un guerriero di carta igienica...|Tozzi davanti a un [[cesso]] occupato all'[[Autogrill]]}}
La produzione secondo la ricetta originale riprese negli [[anni '70]] in [[Italia]], dove però non erano disponibili le [[botte|botti]] in [[quercia]] tradizionalmente utilizzate per l'invecchiamento, che dovette quindi avvenire in [[bombola|bombole]] da [[gas]] fino al [[1989]], quando alla famiglia Zwack fu permesso di tornare in patria grazie alla caduta del [[Muro di Berlino]] e alla pesante svalutazione del [[fiorino ungherese]], che permetteva all'azienda di pagare dieci [[stipendio|stipendi]] con la stessa spesa di un [[pallet]] in [[legno]].
 
=Claudio Garella=
Negli ultimi anni la gamma Unicum si è arricchita con il lancio dei liquori ''Unicum Next'', che al pari della [[Beck's]] con lo stesso nome è una sorta di versione [[omeopatia|omeopatica]] dell'originale in cui sei [[molecola|molecole]] di prodotto vengono disciolte in 250 ettolitri d'[[acqua]], e ''Unicum Szilva'', che aggiunge alla ricetta originale la [[prugna]] e perciò rappresenta l'ideale complemento di [[cena|cene]] a base di [[cacciagione]] e impianti per lo spurgo [[fognario]].
 
{{cit|Ehi, guarda qua: senza mani!|Garella a tutti gli avversari con cui si trovava a tu per tu}}
==La ricetta==
[[File:Tizio beve da una bottiglia di Unicum con la miccia.jpg|right|thumb|220px|''Oh, 'sto Unicum è una [[bomba]]!'']]
La plurisecolare formula di produzione dell'Unicum è un [[segreto]] che la [[famiglia]] Zwack custodisce così gelosamente da tramandarlo solo in punto di [[morte]]: infatti, appena un membro ne viene messo a parte viene subito [[fucilazione|fucilato]].
 
'''Claudio Garella''' è stato il più grande [[portiere]] senza [[mani]] della storia del [[calcio]]. Ed è tuttora ritenuto un grandissimo, perlomeno dal suo dietologo.
Avanzati [[test clinici]] e certosine [[indagine|indagini]] di [[spionaggio industriale]] non hanno permesso di svelare alcunché sulla composizione della ricetta; assai più utili in tal senso si sono invece dimostrate cospicue libagioni d'amaro, al termine delle quali è stato possibile determinare che:
[[File:Figurina di Claudio Garella dall'album Calciatori Panini 1984-85.jpg|right|thumb|Come per il leggendario [[Pizzaballa]], era difficilissimo trovare una bustina che contenesse una [[figurina Panini]] di Garella: infatti in quasi tutti i pacchetti ce n'erano tre.]]
 
*la presenza di [[erbe]] medicinali provenienti da tutto il mondo produce un [[bouquet]] di straordinaria ricchezza, esaltata dal fatto che vengono distillate insieme ai [[diamanti]];
*è certa la presenza di piante officinali quali [[malva]], [[tarassaco]], [[cicoria]], [[ortica]], [[erba voglio]] e [[marijuana|super skunk]];
*si distingue chiaramente l'aroma del [[coriandolo]], delle [[stelle filanti]] e delle [[fialetta puzzolente|fialette puzzolenti]];
*la percettibile nota di [[sottobosco]] è data da una sapiente miscela di [[foglia|foglie]] di [[betulla]] e [[stivali]] di [[gomma]] sporchi di [[fango]];
*sarà anche curativo per l'[[apparato digerente]], ma provoca più [[mal di testa]] di una [[scure]] conficcata nel cranio;
*si vede che negli ultimi mesi mia [[moglie]] si è sfasciata di [[Unicum]].
 
=Placenta coppata=
==Campagne pubblicitarie==
 
=Piave=
L'Unicum ha saputo conquistare una [[secolo|secolare]] popolarità grazie anche a moderne strategie promozionali, responsabili del successo del {{s|liquame}} liquore almeno quanto la sua capacità di sostituire egregiamente la [[clistere|peretta]]. Particolarmente riusciti furono i [[manifesto|manifesti]] dei primi del Novecento, per molti versi simili alle [[pubblicità]] d'oggigiorno per via dell'apporto di [[artista|creativi]] di prim'ordine, di un [[marketing]] all'avanguardia e del fatto che stavano sempre in mezzo ai [[coglioni]]:
 
{{E il Piave mormorò: "Non passa lo straniero"!}}
{{Galleria
|nome=unicum
|larghezza=300
|immagine1=Manifesto pubblicitario Unicum 1.jpg
|coommento1=L'[[uomo]] che emerge da acque in cui è appena [[naufragio|naufragata]] una [[petroliera]] e si trova davanti la bottiglia, con la croce modificata rispetto all'attuale poiché all'epoca veniva ancora venduto come [[lassativo]], è la più nota pubblicità dell'Unicum di ogni tempo, dopo quella in cui [[Eva Henger]] la usava per farsi il [[bidet]].
|immagine2=Manifesto pubblicitario Unicum 3.jpg
|commento2=Una [[donna]] in [[scarpe col tacco]] e [[pelliccia]] di [[dalmata]], probabilmente [[Crudelia De Mon]], porta una [[magnum]] di Unicum col chiaro intento di prendersi una [[ebbrezza|spaccata]] coi fiocchi. Vinse il premio pubblicità dell'anno del [[1912]], battendo di pochi voti la [[pubblicità della Cedrata Tassoni]].
|immagine3=Manifesto pubblicitario Unicum 2.jpg
|commento3=Più minimalista questo manifesto del [[1924]], ornato solo della scritta ''gyomorerősítő'', che in [[lingua ungherese|ungherese]] significa "consumare con moderazione o vi tocca farvi le [[ferie]] sulla tazza", e dagli inconfondibili [[mani]] bianche di un [[testimonial]] d'eccezione: il [[negro]] della pubblicità delle [[caramelle Tabù]].
}}
 
Nel suo alto corso in provincia di Belluno si trovano numerose centrali idroelettriche, che ne sfruttano la corrente per produrre energia per tutta la durata della primavera e dell'autunno: d'inverno, infatti, sul fiume si forma uno spesso strato di ghiaccio, che fu utilizzato anche durante le Olimpiadi invernali di Cortina 1956 per disputare le gare di hockey e di margarita. Durante l'estate, invece, il suo letto si prosciuga così tanto che, se un paio di alpini si fermano sulle sue rive per pisciare, diventa una piena eccezionale.
==Altre pagine amare==
 
Nei pressi di Feltre con un'ampia ansa devia verso sinistra, per evitare i velox sulla statale verso Bassano. Scorre quindi nella provincia di Treviso dove attraversa territori ampiamente modificati dall'opera dell'uomo, come attestano i numerosi stabilimenti e capannoni poco lontano dalle sue rive e le rotonde costruite per rallentarne il flusso.
*[[Amaro Montenegro]]
*[[Amaro Carocchio]]
*[[Fernet]]
*[[Vecchio Amaro del Capo]]
*[[Petrus]]
*[[Slivoviz]]
*[[Palinka]]
 
Fu teatro di una nota battaglia nella prima guerra mondiale, che le truppe italiane vinsero con un abile stratagemma: fu infatti imposto ai comuni di Nervesa, Sernaglia e Moriago di aggiungere "della Battaglia" in coda al proprio nome per disperdere le milizie nemiche, che furono facile preda delle imboscate dell'esercito italiano e del fiato da prosecco e grappa delle popolazioni autoctone.
 
Sfocia tra Jesolo ed Eraclea, in una zona nota come la ''Laguna del Mort'', così chiamata perché
<nowiki>[[Categoria:Torcibudella]][[Categoria:Veleni]][[Categoria:Lassativi]]</nowiki>